Il conflitto tra amore e dovere nella Gerusalemme Liberata di Tasso

Il conflitto tra amore e dovere

L'amore per Tasso è in costante conflitto con il dovere e la coscienza. Nella Gerusalemme liberata questa passione amorosa non è mai estranea al dolore, e risulta legata indissolubilmente con la sofferenza. Questi sentimenti struggenti espressi nell’opera sono infatti infestati da un’ombra angosciosa, che perseguita senza pietà i vari personaggi.

Viene ripresentato il tema dell’amore impossibile, presente anche nell’Orlando Furioso, che con Tasso prende però i connotati di un amore infelice, tragico e contrastato, straziato dalla consapevolezza della sua irrealizzabilità. Mentre nell’Ariosto il tono ironico e disincantato limita il coinvolgimento del lettore nel racconto, nella Gerusalemme Liberata possiamo notare il coinvolgimento emotivo dell’autore stesso. L’amore di cui scrive Tasso è una continua lotta che lacera a metà. Questa guerra tra dovere e sentimento, priva di un epilogo felice, sfocia nella totale sofferenza. Arriva infatti la morte che scende sugli animi degli eroi come una fitta nebbia, lasciando dietro di sé angoscia e dolore. Ne troviamo un esempio nel duello di Clorinda e Tancredi. Tancredi è un cavaliere bello, valoroso e cortese, che si innamora di Clorinda, una donna guerriero, ma questi suoi sentimenti rischiano di ostacolare il suo dovere di eroe. Nell’episodio di Tancredi e Clorinda viene quindi rappresentato l’amore nemico. Tancredi si ritrova infatti a combattere contro la donna amata, diviso dal dovere morale e dai sentimenti. Troviamo quindi il connubio amore-morte, infatti il combattimento si risolve con la morte di Clorinda. In Tasso troviamo l’altra faccia della medaglia che sfata il mito del ‘vissero per sempre felici e contenti’ e rappresenta i suoi effetti più catastrofici.

È come sofferenza che conduce alla morte nell’episodio di Tancredi che uccide Clorinda. L'amore è sempre immerso in una condizione di inquieta solitudine, e da illusione finisce in delusione, un sogno che si traduce in un rimpianto.

L'amore impossibile di Tancredi

Tancredi è un cavaliere valoroso, bello, cortese, pieno di forza e di coraggio. Ha un amore segreto, non conosce niente di lei, nemmeno il suo nome, l’ha incontrata per caso. E’ bastato un attimo per innamorarsi di Clorinda, principessa etiope in fuga, non era mai stata guardata in quel modo; non si era mai sentita donna, vulnerabile, indifesa come si sente sotto lo sguardo di Tancredi. Non lo accetta, gli fa paura e nello stesso tempo rabbia quando lo rincontra. Si convince ad odiarlo.

Il tragico duello finale

Il duello tra i due e’ di una violenza inaudita, Tancredi non riconosce Clorinda che colpisce al petto. È allora che qualcosa dentro di lei si spezza: vede la morte in faccia, e vede tutto quello che non ha potuto essere, la donna che lei stessa ha annientato e che forse avrebbe potuto essere felice.

Nella scena della morte di Clorinda e’ chiaro il conflitto amore- morte (il triplice abbraccio, la spada che la penetra).

L’amore è in contrasto con il dovere guerriero (Tancredi è pronto a farsi ammazzare quando vede in Argante Clorinda).