Rosabianca 88
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Concetti Chiave

  • Le sequenze sono unità narrative minime e autonome all'interno di un testo, che raccontano o trasmettono un senso compiuto.
  • Esistono diverse tipologie di sequenze: narrative, descrittive, riflessive e dialogiche, con possibili combinazioni miste all'interno del testo.
  • Il cambiamento di sequenza può avvenire per l'ingresso o uscita di un personaggio, cambiamenti di tempo, luogo o tipologia narrativa.
  • Le sequenze possono essere raggruppate in macrosequenze o scomposte in microsequenze a seconda dell'argomento trattato.
  • L'inizio di una nuova sequenza può essere segnalato da elementi come cambiamenti di scena, salti cronologici o l'introduzione di dialoghi o descrizioni.

Appunto di Italiano che spiega come fare una corretta divisione in sequenze. Quante tipologie di sequenze esistono? Come si può passare da una sequenza all'altra? Quali sono gli elementi che determinano i cambi sequenza? Si è cercato di dare una risposta a questi interrogativi, spiegando come si individua una sequenza e illustrando gli elementi che aiutano a dividere un testo. Una sequenza può cambiare innanzitutto se un personaggio entra o esce dalla scena.

Prova a pensare a quando sei a teatro e un personaggio principale entra in scena o esce dalla scena. Inoltre, una sequenza può cambiare quando si verificano cambiamenti di tempo e di luogo o della tipologia narrativa utilizzata.
Divisione in sequenze: esempi e spiegazione articolo

Indice

  1. Che cosa sono le sequenze
  2. Sequenze: tipologie ed esempi
  3. Come si individua una sequenza

Che cosa sono le sequenze

Le sequenze rappresentano le unità narrative minime in cui qualsiasi testo narrativo può essere suddiviso. Ogni sequenza è una porzione di testo che sviluppa un argomento, ed è autonoma. In altre parole, la sequenza è un insieme di frasi e proposizioni con un senso logico. Le frasi contenute in una sequenza esprimono, nel complesso, fatti e avvenimenti fra loro collegati. Le sequenze sono parti di un racconto che, anche se isolate dal resto del testo, continuano ad avere un senso compiuto.
Pertanto, una sequenza deve raccontare o trasmettere qualcosa. A volte, lo stacco della sequenza da quella precedente e da quella successiva, può coincidere con il punto e a capo. Tuttavia, bisogna fare attenzione, in quanto questa non è una regola che vale sempre.
Per ulteriori approfondimenti su cosa sono le sequenze vedi anche qua

Sequenze: tipologie ed esempi

In base al loro contenuto le sequenze possono essere distinte in: narrative, descrittive, riflessive e dialogiche. Le sequenze narrative sono quelle in cui accade qualcosa. Il narratore ci racconta qualcosa e gli eventi procedono. Quindi, c'è uno sviluppo dell'azione, le frasi sono brevi e ci sono molti verbi che rendono il ritmo incalzante.
Nelle sequenze descrittive la narrazione si interrompe per lasciare il posto alla descrizione di un paesaggio, di un ambiente, di un oggetto o di un personaggio. Si forniscono molti particolari, non c'è azione, ma un elevato uso di aggettivi. Nelle sequenze riflessive la narrazione si interrompe per lasciare il posto a riflessioni, commenti o spiegazioni. Vengono riportano i pensieri e le idee, di un personaggio. Nelle sequenze dialogiche, infine, il protagonista o altri personaggi della storia dialogano fra loro. Questa è una classificazione abbastanza rigida. Tuttavia, è necessario sottolineare che nella realtà dei fatti possiamo trovare all'interno dei testi, delle sequenze che possiamo definire miste (cioè sequenze che sono sia narrative che descrittive, oppure sia dialogiche che narrative). Per esempio, all'interno di una sequenza narrativa ci possono essere dei piccoli tocchi descrittivi, oppure all'interno di una sequenza dialogica ci può essere qualche breve intermezzo narrativo e così via. È molto più facile, quindi, trovarsi di fronte a delle sequenze miste. Ciò che conta, comunque, è la caratteristica che prevale in una sequenza per poterla definire narrativa, dialogica, descrittiva o riflessiva. Inoltre, le sequenze possono essere raggruppate in base all’argomento in macrosequenze o scomposte al loro interno in microsequenze.
Esempio di sequenza narrativa:
Bill fece ritorno dopo un'ora e raccontò che i lupi li seguivano sparpagliati. Mentre parlavano, videro un lupo avanzare, fiutando la loro pista. I due uomini ammutolirono.
Esempio di sequenza descrittiva:
Il castello era infinitamente vecchio e orribile. Gremito di corridori neri, culminava in soffitti così alti che l'occhio doveva fermarsi alle ombre e alle ragnatele. Non c'era mai luce, al punto che avevo l'abitudine di accendere candele per avere sollievo; fuori non c'era sole perché i tremendi alberi erano più alti delle torri accessibili.
Esempio di sequenza riflessiva:
Com'è che non avevo paura? Capii che la mia paura era timida, per uscire allo scoperto aveva bisogno di stare da sola.
Esempio di sequenza dialogica:
“Cos'ha in mano?” chiese Jankiel.
“Una spilla luminosa” rispose Srulik.
“Fammi vedere”.
Srulik cercò a tentoni la mano di Jankiel per dargli la spilla.
“Dove l'hai presa?”
“L'ho trovata nei rifiuti”
“È bellissima” disse Jankiel restituendogliela.
“Hai fatto un buon lavoro oggi, Srulik”.

Divisione in sequenze: esempi e spiegazione articolo

Come si individua una sequenza

Ogni narrazione può essere suddivisa in sequenze, che, come detto prima, sono porzioni di testo di senso compiuto, che spesso, ma non sempre, coincidono con i paragrafi. L’inizio di una nuova sequenza può essere indicata da elementi diversi, per esempio:

  • l’azione si sposta in un altro luogo. Esempio: “Intanto nei quartieri periferici della città...”
  • si verifica un salto cronologico. Esempio: “Due anni dopo Giovanni tornò a casa.”
  • compare un nuovo personaggio. Esempio: “Ma ecco che qualcuno bussò alla porta...”
  • viene introdotto un flash-back (analessi) o un’anticipazione (prolessi). Esempio: “La sua vita non era stata facile, infatti quando era ancora in fasce...”
  • viene introdotto un dialogo. Esempio: “Allora Marco prese la parola e disse...”
  • viene introdotta una descrizione. Esempio: “Era una splendida serata: le colline, illuminate dalla luna...”
  • viene introdotta una riflessione, un commento o una spiegazione. Esempio: “Paolo si chiedeva se facesse bene ad andare...”

Domande da interrogazione

  1. Quante tipologie di sequenze esistono in un testo narrativo?
  2. Esistono quattro tipologie principali di sequenze: narrative, descrittive, riflessive e dialogiche. Tuttavia, è possibile trovare sequenze miste che combinano queste caratteristiche.

  3. Come si può passare da una sequenza all'altra in un testo?
  4. Il passaggio tra sequenze può avvenire attraverso cambiamenti di personaggi, tempo, luogo, o tipologia narrativa, come l'introduzione di un dialogo o una descrizione.

  5. Quali elementi determinano i cambi di sequenza in un racconto?
  6. I cambi di sequenza possono essere determinati da elementi come l'entrata o l'uscita di un personaggio, un salto cronologico, un cambio di luogo, o l'introduzione di un flash-back o di un'anticipazione.

  7. Cosa caratterizza una sequenza narrativa?
  8. Una sequenza narrativa è caratterizzata dallo sviluppo dell'azione, con frasi brevi e molti verbi che rendono il ritmo incalzante, raccontando eventi che procedono.

  9. Come si individua una sequenza in un testo?
  10. Una sequenza si individua come una porzione di testo di senso compiuto, spesso coincidente con i paragrafi, e può essere segnalata da cambiamenti di luogo, tempo, personaggi, o dall'introduzione di dialoghi e descrizioni.

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