Concetti Chiave
- Il filone classicista si sviluppa in opposizione al barocco, promuovendo uno stile semplice e razionalistico nella poesia.
- L'Arcadia, fondata nel 1690, riunisce poeti classicisti e si ispira al ritorno alla limpidezza stilistica e alla poetica del buongusto.
- Gli arcadi si definiscono pastori, seguendo un modello pastorale e gravitano intorno a idee ecclesiastiche e valori sociali mondani.
- Pietro Metastasio rinnova il melodramma, donandogli nuova dignità in un periodo di decadenza del genere.
- Carlo Innocenzo Frugoni introduce l'endecasillabo sciolto nella poesia lirica, ampliando il suo uso oltre la satira e il dramma.
Indice
Origini del filone classicistico
Il filone classicistico nasce in opposizione al barocco.
C'è il ritorno ad uno stile semplice e limpido per scrivere poesie lineari e razionalistiche perchè la “Poesia è un sogno che si fa alla presenza della ragione”.
Metà 1600 = regina Cristina di Svezia arriva a Roma e si converte al cristianesimo. Fonda poi l' Accademia reale con poeti di fede classicista.
Morte della regina.
1690 = Giovanni Vincenzo Gravina e Giovanni Mario Crescimbeni fondano nuova accademia, l’Arcadia.
Ne fanno parte poeti classicisti dell’Accademia reale.
Si definiscono pastori e pastore e si chiamano con nomi pastorali.
Patrono è Gesù Bambino.
Essi non vogliono essere artisti di rottura e quindi gravitano intorno ambienti ecclesiastici. Credono che secondo i Vangeli Gesù si è rivelato ai pastori.
In tutta Italia sono noti come Colonie.
Obiettivi e stile dell'Arcadia
Mirano al rinnovamento poesia ritornando alla naturalezza, limpidezza stilistica, poetica del buongusto semplice e precisa, applicazione valori società frivola e superficiale, senso salottiero e mondano.
Nonostante la cura formale leziosa c’è povertà di contenuto.
Quindi è apparente la differenza tra Arcadia e barocco.
Contributi di Metassi e Frugoni
Esempi di autori.
Pietro Metassi. Dà nuova dignità al melodramma, nato con Claudio Monteverdi.
In quel periodo aveva momento di decadenza perché hanno testi superficiali e
la parola non era valorizzata con scenografia.
Carlo Innocenzo Frugoni. Ha il merito di aver introdotto nella poesia lirica l’endecasillabo sciolto che prima era riservato solo alla satira e al dramma.