swat-
Ominide
4 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • Le Chansons de geste francesi erano racconti storici e religiosi con protagonisti paladini cristiani, organizzati in cicli come quello di Carlo Magno.
  • I romanzi cavallereschi del nord della Francia introducevano storie laiche e leggendarie, con cicli come quello di re Artù, caratterizzati da temi di amore adultero e amore-morte.
  • Nel 1300 in Italia, poeti girovaghi rianimarono la narrativa epico-cavalleresca con racconti orali, successivamente scritti come cantari, utilizzando la strofa dell'ottava.
  • I poeti italiani fusero elementi dei cicli bretoni e carolingi, creando opere originali come l'Orlando Innamorato di Boiardo, che combinava il codice cavalleresco e il tema dell'amore.
  • Luigi Pulci, nel Morgante, riadattò i contenuti delle Chansons de geste in chiave ironica, ma dovette rivedere l'opera a causa delle critiche, creando il Morgante Maggiore con cantari più seri.

Indice

  1. Le Chansons de geste
  2. Il romanzo cavalleresco
  3. Rinascita epico-cavalleresca in Italia
  4. Originalità dei poeti girovaghi
  5. Il Morgante di Pulci

Le Chansons de geste

Durante il corso del Medioevo, nella Francia meridionale si erano sviluppate le Chansons de geste, dei racconti storici e religiosi i cui protagonisti erano i paladini, ovvero dei guerrieri cristiani che combattevano in nome della fede cristiana; questi racconti erano stati articolati in cicli, il più importante dei quali era quello di Carlo Magno, detto ciclo carolingio, in cui si narravano fatti che avevano come protagonista il re cristiano e i suoi paladini più importanti (ad esempio, Orlando). Carlo Magno, sovrano simbolo del Cristianesimo, in realtà era vissuto molti secoli prima rispetto al momento in cui questi racconti furono messi per iscritto: era stato re dei Franchi nell’800 d.C., mentre i racconti che ruotano intorno alla sua figura furono scritti dopo l’anno Mille.

Il romanzo cavalleresco

Nella Francia settentrionale, invece, era nato il romanzo cavalleresco, dove assumeva particolare importanza la figura del cavaliere. A differenza delle Chansons, i romanzi cavallereschi erano dei racconti laici e leggendari ispirati alla materia di Bretagna, tant’è vero che il ciclo più importante è proprio quello di re Artù. Si deduce quindi che anche i romanzi cavallereschi si articolavano in cicli: oltre a quello citato poc’anzi, molto importanti erano anche il ciclo di Lancillotto e Ginevra e quello di Tristano e Isotta, tramite i quali assistiamo all’introduzione rispettivamente della concezione di amore adultero e del binomio amore-morte.

Rinascita epico-cavalleresca in Italia

Nel 1300, in Italia, si assiste a una rinascita della narrativa epico-cavalleresca: vi erano infatti dei poeti che non appartenevano a nessuna corte (proprio per questo definiti poeti girovaghi) che giravano per le piazze cantando le avventure dei cavalieri e dei paladini. Inizialmente si trattava di racconti orali che solo in un secondo momento furono messi per iscritto, chiamati cantari; il metro utilizzato nella stesura di queste narrazioni era l’ottava, ossia strofe di otto versi, che molti autori italiani di quel periodo utilizzarono nella realizzazione delle proprie opere (Pulci nel Morgante, Boiardo nell’Orlando Innamorato, Ariosto nell’Orlando Furioso, Tasso nella Gerusalemme Liberata, ecc.).

Originalità dei poeti girovaghi

In un primo momento, si potrebbe pensare che i cantari non siano altro che una copia in lingua italiana delle precedenti opere degli autori francesi, ma in realtà il lavoro dei poeti girovaghi era stato assai più originale: nei loro racconti, essi avevano infatti fuso elementi appartenenti al ciclo bretone con altri appartenenti a quello carolingio (tanto che nell’Orlando Innamorato di Boiardo coesistono il codice cavalleresco tipico delle Chansons de geste con il tema dell’amore, tipico dei romanzi cavallereschi).

Il Morgante di Pulci

In alcuni casi, assistiamo addirittura al riadattamento dei contenuti tipici delle Chansons de geste in chiave ironica: è proprio ciò che fece Pulci nella sua più grande opera, il Morgante, che gli fu commissionato dalla madre di Lorenzo il Magnifico (Lucrezia Tornabuoni) nel 1400 con lo scopo di intrattenere la Corte. L’opera fu apprezzata da molti fiorentini, che avevano la tradizione della letteratura burlesca, ma è anche vero che ci troviamo in un periodo in cui dal punto di vista filosofico era presente il neoplatonismo: intorno a Pulci si creò quindi un clima ostile, a causa dell’esagerata comicità della sua opera; a questo punto, lo scrittore decise di stampare una nuova versione del Morgante, al quale furono aggiunti cinque nuovi cantari più seri: questa nuova versione prese il nome di Morgante Maggiore.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le caratteristiche principali delle Chansons de geste?
  2. Le Chansons de geste sono racconti storici e religiosi sviluppati nella Francia meridionale durante il Medioevo, incentrati sui paladini cristiani che combattono per la fede. Il ciclo più importante è quello carolingio, con Carlo Magno e i suoi paladini come protagonisti.

  3. In che modo il romanzo cavalleresco differisce dalle Chansons de geste?
  4. Il romanzo cavalleresco, nato nella Francia settentrionale, è un racconto laico e leggendario ispirato alla materia di Bretagna, con cicli come quello di re Artù. A differenza delle Chansons, introduce temi come l'amore adultero e il binomio amore-morte.

  5. Come si è manifestata la rinascita epico-cavalleresca in Italia nel 1300?
  6. In Italia, la rinascita epico-cavalleresca si è manifestata attraverso i poeti girovaghi che cantavano le avventure dei cavalieri e dei paladini nelle piazze. Questi racconti orali, chiamati cantari, furono poi messi per iscritto utilizzando l'ottava.

  7. In che modo i poeti girovaghi italiani hanno dimostrato originalità nei loro racconti?
  8. I poeti girovaghi italiani hanno dimostrato originalità fondendo elementi del ciclo bretone con quelli carolingi, creando opere uniche come l'Orlando Innamorato di Boiardo, che combina il codice cavalleresco delle Chansons de geste con il tema dell'amore dei romanzi cavallereschi.

  9. Qual è l'approccio di Pulci nel Morgante e come è stato accolto?
  10. Pulci ha riadattato i contenuti delle Chansons de geste in chiave ironica nel Morgante, commissionato da Lucrezia Tornabuoni. L'opera, apprezzata per la sua comicità, ha suscitato un clima ostile a causa del neoplatonismo dell'epoca, portando Pulci a creare una versione più seria, il Morgante Maggiore.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community