Alessia.pi
Erectus
2 min. di lettura
Vota 4 / 5

Concetti Chiave

  • Il Trecento segna il declino della civiltà medievale e l'emergere di elementi umanistici, creando una dualità tra continuità e innovazione.
  • Il periodo è definito da due concetti: "Autunno del Medioevo" per la continuità e "Preumanesimo" per i temi anticipatori dell'umanesimo.
  • Figure di spicco come Francesco Petrarca e Giovanni Boccaccio rappresentano il fiorire della cultura in questo periodo.
  • La cultura si diffonde dalle università e cenacoli alle corti, pur rimanendo accessibile solo alle classi agiate.
  • Si consolida la figura dell'intellettuale "separato", che opera in autonomia ma spesso sotto la protezione di un signore.

Indice

  1. Declino e Rinascita Culturale del Trecento
  2. Centri di Elaborazione Culturale
  3. La Figura dell'Intellettuale Separato

Declino e Rinascita Culturale del Trecento

Nel Trecento la civiltà Medievale inizia il suo declino, nel frattempo sorgono alcuni elementi che anticipano l’umanesimo. Il 14° secolo quindi ha una doppia interpretazione: continuità e rottura rispetto alla civiltà medievale. Nascono quindi due concetti: Autunno del Medioevo e Preumanesimo.

Si usa “Autunno del Medioevo” se si vuole sottolineare la continuità dell’età medievale durante il 14° secolo, si parla invece di “Preumanesimo” per sottolineare nell’arte e nella letteratura , temi che anticipano l?umanesimo. I massimi esponenti di questo periodo sono Francesco Petrarca e Giovanni Boccaccio. Nel Trecento, nonostante la crisi economica e demografica si ha un notevole riscontro nella diffusione della cultura, che si sviluppa elle botteghe , nei palazzi delle corti, a differenza dell’età medievale dove la cultura era un privilegio di monasteri ed università.

Centri di Elaborazione Culturale

Nonostante una vasta diffusione la cultura rimase accessibile solo allo strato più agiato della popolazione. La cultura si sviluppa principalmente in tre centri di elaborazione culturale: università, Cenacoli e corti. Le università si accrescono anche grazie al contributo degli Stati nazionali e regionali, con l’interesse di formare personale competente e specializzato che si occupi degli affari burocratici dello stato. Nascono anche i cenacoli, luoghi in cui gli intellettuali si riunivano per discutere e studiare insieme i classici. L’ambiente culturale per eccellenza rimane la corte, destinata a svilupparsi anche nei secoli successivi. Nelle corti venivano commissionate opere d’arte, includevano a volte biblioteche e ospitavano artisti e scrittori.

La Figura dell'Intellettuale Separato

Durante il 14° secolo avviene un distacco tra attività pratiche e intellettuali; nasce quindi la figura dell’intellettuale “separato” che vive al di fuori della società. Questo nuovo tipo di studioso il più delle volte si accorda con un signore: il padrone gli fornisce ospitalità e protezione, mentre il compito dello scrittore sarà quello di amministrare gli incarichi all’interno della corte e di donare al signore il prestigio della propria residenza all’interno della corte.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i due concetti principali che caratterizzano il Trecento in termini di continuità e rottura rispetto al Medioevo?
  2. I due concetti principali sono "Autunno del Medioevo", che sottolinea la continuità con l'età medievale, e "Preumanesimo", che evidenzia temi nell'arte e nella letteratura che anticipano l'umanesimo.

  3. Dove si sviluppa principalmente la cultura nel Trecento e chi ne ha accesso?
  4. La cultura si sviluppa principalmente in università, cenacoli e corti, ed è accessibile principalmente allo strato più agiato della popolazione.

  5. Chi è l'intellettuale "separato" e quale ruolo svolge nel 14° secolo?
  6. L'intellettuale "separato" è uno studioso che vive al di fuori della società, spesso accordandosi con un signore per ricevere ospitalità e protezione in cambio di amministrare incarichi e donare prestigio alla corte.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community