Concetti Chiave
- Lo Studio di Padova era un centro attivo per la ricerca pedagogica nel '400, dove Vittorino da Feltre studiò e successivamente fondò la "Ca’ zoiosa" a Mantova.
- Pier Paolo Vergerio ha contribuito all'umanesimo con il manifesto pedagogico "De ingenuis moribus" e la commedia moralistica "Paulus".
- Guarini Guarini ha promosso uno sviluppo armonico di mente, spirito e corpo attraverso lo studio dei classici e l'esercizio fisico.
- Francesco Barbaro ha legato l'umanesimo veneto all'umanesimo civile fiorentino, con opere che riflettono lo sviluppo della personalità e l'azione politica.
- Opere di Leonardo Giustiniani e Sicco Polenton documentano la storia e la letteratura latina, sottolineando il rinnovamento umanistico nel Veneto.
Indice
La ricerca pedagogica nel '400
Orientamenti pedagogici dell’Umanesimo veneto: La ricerca pedagogica è uno dei temi portanti della cultura del ‘400. Vi è una copiosa letteratura sull’educazione dei giovani umanisti. Il centro che fu maggiormente attivo in questa direzione fu lo Studio di Padova. Vi studiò Vittorino da Feltre, il quale aprì a sua volta a Mantova (1423) la “Ca’ zoiosa”.
Pier Paolo Vergerio (1370-1444) scrisse il manifesto della nuova metodologia pedagogica, il “De ingenuis moribus”, e fu autore anche del “Paulus”, una della prima commedie umanistiche dal chiaro intento moralistico. Guarini Guarini (Verona 1370 – Ferrara 1460) da giovane era andato a Costantinopoli a studiare il greco, che insegnò a Verona, Venezia, Firenze e Ferrara. Il suo metodo prevedeva lo sviluppo armonico della mente, dello spirito e del corpo, nell’ambito di un curriculum che prevedeva lo studio filologico e letterario dei classici accanto all’esercizio fisico.Influenze culturali e politiche
Umanisti veneti: L’alleanza con Firenze contro l’espansione della Milano dei Visconti e i riflessi della vocazione pedagogica della vicina Padova, consentirono a Venezia di elaborare autonomamente linee culturali che risentono dell’umanesimo civile e insieme delle nuove tendenze della ratio studiorum. Francesco Barbaro (1390-1454), uomo politico e letterato, strinse stretti rapporti con l’ambiente fiorentino. Le sue numerose lettere e il trattato “De re uxoria” sul matrimonio, riflettono appunto una concezione dell’Umanesimo come studio della cultura classica e indirizzato all’armonico sviluppo della personalità, e insieme all’individuazione di modelli forti per la formazione e per l’azione dell’uomo politico nello stato.
Contributi letterari e storici
Leonardo Giustiniani (1388-1446), noto per le numerose poesie d’amore in volgare, scrisse in latino una ponderosa storia di Venezia in 50 libri. Padovano era invece il notaio Sicco Polenton (1375-1447), autore di una storia della letteratura latina dall’antichità ai trecentisti toscani e al rinnovamento umanistico, intitolata “Scriptores illustres latinae linguae”.
Domande da interrogazione
- Quali furono i principali contributi pedagogici dell'Umanesimo veneto nel '400?
- Come influenzarono le alleanze politiche le linee culturali dell'Umanesimo veneto?
- Quali furono i contributi letterari e storici significativi del '400 in Veneto?
La ricerca pedagogica nel '400 fu caratterizzata da una copiosa letteratura sull'educazione dei giovani umanisti, con lo Studio di Padova come centro attivo. Vittorino da Feltre e Pier Paolo Vergerio furono figure chiave, con quest'ultimo che scrisse il manifesto della nuova metodologia pedagogica, il "De ingenuis moribus".
L'alleanza con Firenze contro Milano e l'influenza pedagogica di Padova permisero a Venezia di sviluppare linee culturali autonome, caratterizzate dall'umanesimo civile e dalle nuove tendenze della ratio studiorum, come dimostrato dal lavoro di Francesco Barbaro.
Leonardo Giustiniani scrisse una storia di Venezia in 50 libri, mentre Sicco Polenton, notaio padovano, fu autore di una storia della letteratura latina, "Scriptores illustres latinae linguae", che copriva dall'antichità al rinnovamento umanistico.