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Concetti Chiave

  • La prosa del Quattrocento è caratterizzata da una varietà di generi, tra cui romanzo allegorico, novella e poesia lirica, che esplorano il fantastico, il patetico e il sensuale.
  • Il poema cavalleresco risponde alle esigenze di svago della società di corte, incarnando ideali cavallereschi e cortesi, con opere come "L'Orlando innamorato" di Boiardo.
  • Orlando, protagonista di Boiardo, rappresenta l'ideale cavalleresco umanistico, combinando valore guerriero e saggezza filosofica, sfidando il destino con virtù e coscienza.
  • Angelica, personaggio chiave, simboleggia la seduzione e il piacere sensuale, riflettendo la società rinascimentale, in contrasto con l'ideale di "donna angelo".
  • La struttura narrativa dell'opera è complessa, con intrecci di avventure e sub-trame, supportata da una lingua ibrida che mescola toscano e latinismi, creando freschezza e immediatezza.

Indice

  1. La varietà della prosa del Quattrocento
  2. Il poema cavalleresco e Boiardo
  3. Orlando: guerriero e filosofo
  4. Angelica e la società rinascimentale

La varietà della prosa del Quattrocento

La prosa del Quattrocento è molto promiscua; troviamo:

-Romanzo allegorico, con sfumature fantastiche, elementi magici, a metà tra il reale e il fantastico, con significato oscuro, iniziatico

-Novella, dove trionfa il gusto per le atmosfere cupe, patetiche e con dettagli crudi e violenti

-Poesia lirica, i cui versi sono molto musicali e raffinati, ricordano molto poeti latini come Ovidio e Catullo per la vena sensuale ed erotica che li avvolge

-Canti carnascialeschi e poesia parodica, ossia quel tipo di letteratura scritta in occasione del Carnevale, che presenta caratteri irriverenti e popolareschi (ricordiamo Lorenzo de’ Medici con il suo “Trionfo di Bacco e Arianna”

-Poemetto mitologico ed encomiastico, fa parte del genere della poesia lirica, che ha forme descrittive e/o narrative, con tematiche tipiche dei classici, traendo ispirazione dalla poesia bucolica, la cui genesi è da attribuire a Virgilio

-Poema epico-cavalleresco, ampi poemi eseguiti da scrittori colti e raffinati che ruotano intorno ai valori cavallereschi e cortesi tipici della tradizione arturiana

-Poesia drammatica, con sacre rappresentazioni all’aperto che possiedono caratteri comici e laici

Il poema cavalleresco e Boiardo

Il poema cavalleresco si sviluppa in relazione alle esigenze di divertimento e svago della nuova società di corte, per questioni anche di autocelebrazione degli ambienti signorili, di cui ricordiamo una delle più floride, per antonomasia, che è la corte ferrarese.

Si indagano e si scoprono dunque le “aitia” di una casata. In questo contesto opera Matteo Maria Boiardo, con le sue opere intrise di nostalgia per il mondo cortese e cavalleresco.

L’opera che più incarna queste esigenze è il suo capolavoro “L’ Orlando innamorato”, rimasto incompleto a causa della volontà di Carlo VIII che indusse il poeta a non continuarlo.

Già il proemio annuncia di dedicare i temi affrontati (“cose dilettose e nove”) a un’elite cortigiana. Il protagonista dell’opera è il paladino Orlando, valoroso, credente e saggio, che si innamora di una donna, Angelica, la bellissima figlia del re del Cataio, nel corso di una “corte bandita” di Carlo Magno. Ella ha numerosi pretendenti che cercheranno di sposarla. Su questo sfondo amoroso si sovrappone un altro, più guerresco, ossia la discesa dei Mori in Francia, guidati da Agramante e da Marsilio, il primo re africano, il secondo spagnolo. Orlando si batte per il suo amore con un pretendente della donna, Rinaldo. Re Carlo promette la fanciulla a chi dei due avrebbe combattuto meglio la guerra contro i Saraceni. La narrazione finisce qui ma verrà ripresa nel successivo “Orlando furioso”.

Boiardo può essere definito “cantore della cavalleria” in quanto riprende i vecchi valori cavallereschi e li mette in pratica nel presente, rendendoli così efficaci e non mitici e irraggiungibili. Tale ripresa però non è contaminata dalla tradizione medioevale precedente, bensì posta sotto una prospettiva, quella umanistica. La virtù del cavaliere non è solo prodezza guerresca, ma rappresenta l’energia, il vigore e la coscienza dell’individuo che riesce da solo a vincere il Fato e a non farsi condizionare da esso.

Anche l’onore perde il suo carattere feudale e non è altro che il premio dell’agire e dell’impegno dell’uomo. La cortesia diventa un modo per non avere chiusura mentale verso credenze diverse e apre un nuovo mondo, più duttile e meno corrotto da pregiudizi.

Orlando: guerriero e filosofo

Orlando ha una duplice natura: è guerriero e filosofo. Non è solo un guerriero che combatte ma ha una capacità di discernimento, pondera le sue decisioni, è colto e sa affrontare questioni etiche e metafisiche. Lui stesso afferma che nel sapere risiede la coscienza dell’uomo, che altrimenti, privo di tale capacità, sarebbe come un animale o una cosa inanimata, come dice nel libro 1, canto XVIII, ottava 44).

Angelica e la società rinascimentale

Angelica: donna angelo?

Il nome di Angelica si presenta in antitesi con quello che è davvero il suo significato. Ella infatti è godimento voluttuoso, piacere dei sensi, non donna irraggiungibile, diafana, divina, evanescente. E’ umana, seducente, passionale, capricciosa, maliziosa, il chiaro specchio della società rinascimentale, di una vita laica, mondana, edonistica, ma sempre colta con qualche vena ironica.

C’è un senso di esuberante vitalità nell’affollarsi di fatti, personaggi, atmosfere variegate che animano l’opera, in un continuo “entrelacement” (groviglio) di avventure, duelli, fate, giganti, incantesimi, amori. Ci sono, in termini moderni, molte “sub-plots” che si sovrappongono alla trama principale, come un gomitolo di lana da srotolare. Ne risente anche la lingua adottata, una lingua ibrida, composta da toscano, elementi fonetici e/o lessicali “padani”, latinismi, con un grande senso di immediatezza e freschezza.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali caratteristiche della prosa del Quattrocento?
  2. La prosa del Quattrocento è caratterizzata da una grande varietà di generi, tra cui il romanzo allegorico, la novella, la poesia lirica, i canti carnascialeschi, il poemetto mitologico ed encomiastico, il poema epico-cavalleresco e la poesia drammatica. Ogni genere presenta elementi distintivi come atmosfere cupe, musicalità dei versi, e temi cavallereschi.

  3. Qual è il contesto in cui si sviluppa il poema cavalleresco di Boiardo?
  4. Il poema cavalleresco di Boiardo si sviluppa nel contesto della società di corte rinascimentale, in particolare alla corte ferrarese, dove si cercava divertimento e autocelebrazione. Boiardo, con il suo "Orlando innamorato", esplora i valori cavallereschi e cortesi, adattandoli alla prospettiva umanistica del suo tempo.

  5. Come viene rappresentato il personaggio di Orlando nell'opera di Boiardo?
  6. Orlando è rappresentato come un personaggio con una duplice natura: guerriero e filosofo. Non è solo un combattente valoroso, ma anche un uomo colto e riflessivo, capace di affrontare questioni etiche e metafisiche. La sua virtù non è solo prodezza guerresca, ma anche energia e coscienza individuale.

  7. Qual è il ruolo di Angelica nella società rinascimentale secondo l'opera?
  8. Angelica rappresenta il godimento voluttuoso e il piacere dei sensi, in contrasto con l'immagine della donna angelo. È umana, seducente e passionale, riflettendo la società rinascimentale laica, mondana ed edonistica. La sua figura è un chiaro specchio di una vita colta e ironica.

  9. Quali sono le caratteristiche linguistiche dell'opera di Boiardo?
  10. L'opera di Boiardo utilizza una lingua ibrida, composta da toscano, elementi fonetici e lessicali padani, e latinismi. Questa combinazione conferisce all'opera un grande senso di immediatezza e freschezza, rispecchiando la varietà e la complessità delle avventure e dei personaggi descritti.

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