Concetti Chiave
- Nel Quattrocento, Firenze si riprende dalla decadenza, diventando una delle città italiane più ricche e influenti.
- La Signoria dei Medici inizia nel 1434 con Cosimo il Vecchio, che assume il controllo del governo fiorentino.
- I Medici, una famiglia di origine popolare, si arricchiscono attraverso il commercio, le manifatture tessili e una solida rete bancaria.
- Lorenzo il Magnifico, nipote di Cosimo, diventa un importante mecenate delle arti e un leader politico e diplomatico di rilievo.
- Lorenzo promuove la cultura a Firenze, ospitando artisti e filosofi, e contribuendo significativamente al Rinascimento.
Indice
La Rinascita di Firenze nel Quattrocento
Dopo aver attraversato un periodo di decadenza, nel Quattrocento, Firenze è tornata ad essere una delle più ricche e importanti città italiane.
L'Ascesa della Signoria dei Medici
Nel 1434 il governo della città, che formalmente mantiene le istituzioni repubblicane, viene di fatto assunto da Cosimo il Vecchio che dà inizio alla Signoria dei Medici.
I Medici sono un’antica famiglia fiorentina di origine popolare che si è arricchita con il commercio e le attività finanziarie. Proprietari di manifatture tessili, abili mercanti e uomini d’affari, hanno una banca con filiali in tutte le principali capitali europee.Lorenzo il Magnifico e la Cultura Fiorentina
Lorenzo, nipote di Cosimo il Vecchio con cui inizia la Signoria dei Medici, nasce a Firenze nel 1449. A solo venti anni, alla morte del padre, viene invitato dai principali cittadini di Firenze a prendere in mano il governo della città. Educato dai più noti studiosi del tempo, Lorenzo, che sarà chiamato il Magnifico, si dimostra un abile diplomatico e uomo politico. Colto e raffinato, amante della poesia e delle arti, Lorenzo dà un grande impulso alla vita culturale fiorentina, accogliendo alla sua corte letterati, artisti e filosofi e sostenendo materialmente il loro lavoro. Poeta egli stesso, scrive numerose opere in versi e in prosa, passando dalle poesie d’amore, ai dialoghi filosofici, ai poemetti burleschi. Muore improvvisamente nel 1492, lasciando un grande vuoto nel mondo politico e artistico del Quattrocento.