Concetti Chiave
- Luigi Pulci, membro della Brigata Laurenziana e fiorentino, influenzò la produzione letteraria di Lorenzo de Medici.
- Proveniente da una famiglia nobile ma decaduta, Pulci studiò i classici, senza però una profonda conoscenza del latino.
- Apprezzato alla corte medicea per il suo carattere eccentrico, ricevette l'incarico di scrivere il poema cavalleresco "Il Morgante".
- Nel 1476, a causa di posizioni considerate eretiche, lasciò Firenze per diventare capitano di ventura e viaggiare attraverso l'Italia.
- Le opere principali di Pulci includono "Il Morgante", sonetti, lettere, una tenzone e un dizionario della lingua furbesca.
Luigi Pulci e la Brigata Laurenziana
Luigi Pulci è l’ultimo autore della Brigata Laurenziana. è fiorentino e influenzò la prima parte della produzione letteraria di Lorenzo de Medici. Pulci proviene da una famiglia di antica nobiltà, che però si è impoverita. Egli ha seguito gli studi classici, ma non ha una conoscenza raffinata del latino. Nel 1461 arriva alla corte medicea e viene apprezzato per il suo carattere bizzarro.
Egli viene apprezzato dalla madre di Lorenzo de Medici che gli affida l’incarico di scrivere un poema cavalleresco, Il Morgante.Rottura con i Medici e viaggi
Intorno alla metà degli ani settanta del 1400 si diffonde un interesse per la filosofia neoplatonica. A partire da questi anni si diffondono queste nuove idee, Pulci assume delle posizioni abbastanza polemiche. Le polemiche che si creano portano alla rottura del rapporto con i Medici ed egli va via dalla corte dei Medici. Egli assume delle posizioni che sono considerate eretiche. Nel 1476 si allontana da Firenze ed entra in servizio come primo capitano di ventura. Grazie a questo incarico viaggia per tutta l’Italia. Muore nel 1484 a Padova e viene seppellito in terra non consacrata.
Opere principali di Pulci
Le sue opere principali sono : “Il Morgante”, un poemetto sulla Nencia da Barberino, dei sonetti, delle lettere e una tenzone (composta da sonetti). Inoltre compila un dizionario della lingua furbesca. Egli usa una lingua vernacolare, cioè caratteristica di determinati luoghi.