Concetti Chiave
- La caduta di Costantinopoli nel 1453 segnò la fine dell'Impero Bizantino e interruppe i contatti con la civiltà greca.
- Enea Silvio Piccolomini divenne papa Pio II nel 1458, cercando di organizzare una crociata contro i turchi, ma morì nel 1464 prima di realizzarla.
- La sua carriera letteraria iniziò con opere sensuali, ma dopo una crisi di coscienza nel 1444, si dedicò a scritti di riflessione e storiografia.
- Piccolomini scrisse opere significative come "Historia Bohemica" e "Commentarii rerum memorabilium", mostrando abilità nella narrazione storica e psicologica.
- Come papa, promosse arti e lettere e progettò una storia universale enciclopedica, la "Cosmographia", che rimase incompleta.
Indice
La caduta di Costantinopoli
La caduta di Costantinopoli e la pace di Lodi. Lineamenti biografici di Enea Silvio Piccolomini: Nel 1453 l’esercito turco guidato da Maometto II conquistava Costantinopoli e metteva fine alla millenaria civiltà bizantina dell’Impero d’Oriente. Si interrompevano bruscamente i contatti diplomatici e i traffici commerciali, si troncava l’apertura umanistica verso la civiltà e la lingua greca, si chiudeva il difficile dialogo fra cattolici ed ortodossi. In Italia, la pace di Lodi del 1454 pone fine alle guerre fra gli stati regionali, determinando un assetto di fragile equilibrio per 50 anni.
Enea Silvio Piccolomini: da umanista a papa
Nel 1458 l’umanista Enea Silvio Piccolomini saliva sul soglio di Pietro col nome di Pio II. Era nato a Pienza nel 1405, ed aveva ricevuto un’educazione giuridica a Siena e letteraria a Firenze col Filelfo. Dopo una giovinezza sensuale e mondana, nel 1444 ebbe una crisi di coscienza. Eletto papa, fallito il tentativo di convertire Maometto II, si impegnò in una complessa azione diplomatica presso gli stati europei per organizzare la crociata contro i turchi, che riuscì ad indire nel 1463. Ma la grande riunione delle navi crociate fu un fallimento: e ad Ancona, dove le attendeva, un Pio II malato e prostrato dal fallimento morì nel 1464.
Opere e conversione di Piccolomini
Piccolomini-Pio II: dalla sensualità giovanile alla storiografia autobiografica: Fra le prime opere sensuali e brillanti del Piccolomini citiamo la novella epistolare “Historia de duobus amantibus”, una passionale storia di amore e morte che risente molto della Fiammetta del Boccaccio, ma anche di Virgilio, Ovidio e Seneca. Nel 1444, dopo la conversione, scrisse un trattato pedagogico, il “De eruditione puerorum”, e un’amara e ironica riflessione sui compromessi della vita di Curia, il “De curialium miseriis”.Dopo il 1444 si dedicò alla storiografia contemporanea: scrisse un “Historia Bohemica”, un “Historia Federici III imperatoris” e un curioso “Tractatus”, che descrive un suo immaginario viaggio nell’oltretomba. Dopo l’elezione a pontefice protesse arti e lettere, e concepì il disegno di una vasta storia universale di carattere enciclopedico, che lasciò incompleta: la “Cosmographia”. La sua opera principale sono i vasti “Commentarii rerum memorabilium quae temporibus suis contingerunt”, un’autobiografia scritta in terza persona secondo il modello dei Commentarii di Cesare, in cui mostra una lucida capacità di osservazione delle vicende umane e uno spiccato gusto per il ritratto psicologico.
Domande da interrogazione
- Quali furono le conseguenze della caduta di Costantinopoli nel 1453?
- Chi era Enea Silvio Piccolomini e quale ruolo assunse nel 1458?
- Quali furono le principali opere di Piccolomini dopo la sua conversione nel 1444?
- Quali furono gli sforzi di Pio II per organizzare una crociata contro i turchi?
La caduta di Costantinopoli interruppe i contatti diplomatici e commerciali, chiuse il dialogo tra cattolici e ortodossi e pose fine alla civiltà bizantina.
Enea Silvio Piccolomini, nato a Pienza nel 1405, divenne papa col nome di Pio II nel 1458, dopo una carriera da umanista e una crisi di coscienza.
Dopo la conversione, Piccolomini scrisse opere come il "De eruditione puerorum", "De curialium miseriis", e si dedicò alla storiografia con lavori come "Historia Bohemica" e "Commentarii rerum memorabilium".
Pio II tentò di organizzare una crociata contro i turchi nel 1463, ma l'iniziativa fallì e morì ad Ancona nel 1464, prostrato dal fallimento.