Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • Domenico Giovanni, noto come il Burchiello, era un barbiere e poeta fiorentino del XV secolo, immerso in un ambiente culturale vivace con poeti e artisti.
  • Vissuto in opposizione ai Medici, abbandonò Firenze per Siena, dove condusse una vita sregolata che lo portò anche in prigione.
  • La sua raccolta di rime si inserisce nella corrente realistico-giocosa, caratterizzata da versi disordinati e accostamenti sorprendenti, in contrasto con il petrarchismo.
  • I suoi componimenti, spesso incomprensibili e privi di nessi logici, hanno ispirato interpretazioni che li vedono come un'anticipazione del surrealismo.
  • Nei suoi scritti, il Burchiello combina riferimenti mitologici, storici e popolari, riflettendo un caotico quadro della realtà fiorentina del Quattrocento.

Indice

  1. Vita e Carriera di Domenico Giovanni
  2. Produzione Poetica e Stile del Burchiello
  3. Interpretazioni Critiche e Influenze
  4. Poesia: Nominativi fritti e mappamondi
  5. Analisi Sociologica di De Robertis

Vita e Carriera di Domenico Giovanni

Domenico Giovanni, o forse di Giovanni, è uno scrittore fiorentino vissuto nella prima metà del XV secolo; nato da una famiglia di umili origini e fino alla morte, condusse una vita di modesta. Faceva il barbiere e nella sua bottega, situata in via di Calimala a Firenze, erano soliti ritrovarsi poeti e pittori (fra questi anche Leon Battista Alberti). A quel tempo erano frequenti le tenzoni poetiche e gli scambi di componimenti in versi alla moda del Burchiello, iniziativa che suscitò molto l’interesse negli scrittori a cui contemporanei. Dal punto di vista politico, egli era contrario ai Medici. Per questo motivo, quando nel 1534 Cosimo riprese il governo di Firenze, egli abbandonò la città per rifugiarsi a Siena; qui condusse una vita talmente sregolata, da conoscere anche la prigione. Circa 10 anni più tardi, lo ritroviamo a Roma dove continua ad esercitare l’attività di barbiere e dove muore all’età 45 anni.

Produzione Poetica e Stile del Burchiello

La sua produzione (una raccolta di rime) si colloca all’interno della corrente realistico-giocosa, espressione della cultura popolare fiorentina e pertanto antipetrarchista. Il soprannome di Burchiello gli fu dato, probabilmente dai suoi contemporanei. La burchia è una piccola barca e venivano chiamati “alla burchia” (= alla rinfusa) i versi che ammassavano alla rinfusa immagini, concetti discordanti e privi di nessi logici fra di loro. Fra l’altro, nella Francia del XII secolo esisteva il modello di “vers batelés”, ossia di versi ammucchiati alla rinfusa, senza alcun ordine. Questo epiteto ci rende l’idea della caratteristica della produzione poetica del Burchiello: componimenti in cui sono presenti accostamenti di termini e di immagini imprevedibili e arbitrari e di cose le più eterogenee che si possano immaginare, arrivando così a creare nel lettore stupore e delle immagini con una forte spettacolarità.Come forma poetica, Burchiello adopera il sonetto caudato, ossia il tradizionale sonetto a cui si aggiunge, in coda, un’altra terzina.

Interpretazioni Critiche e Influenze

La maggior parte dei componimenti sono incomprensibili. Probabilmente, racchiudono allusioni o riferimenti a persone o a fatti del tempo di cui, però, non abbiamo più traccia. I critici letterari hanno cercato di dare un’interpretazione e ne sono uscite delle ipotesi molto fantasiose. C’è addirittura chi ha sostenuto che la forma del Burchiello di opposizione al petrarchismo imperante, sia un’anticipazione del surrealismo del XX secolo. Altri, più concretamente, sostengono che la fonte di ispirazione che sta alle radici di questa poetica delle cose si ritrovi nei libri delle gabelle e nei mercati del tempo. Sta di fatto che le caratteristiche degli scritti del Burchiello restano l’irrazionalità, l’assurdo, incongruenza, il rifiuto dell’equilibrio del linguaggio della poesia tradizionale e l’interesse verso termini mitologici, scientifici, popolari, storici, biblici e luoghi comuni in un generale guazzabuglio, slegati da ogni preoccupazione di dare un senso al discorso.

Poesia: Nominativi fritti e mappamondi

Nominativi fritti e mappamondi

e l’arca di Noé fra due colonne

cantavan tutti chirïeleisonne [canto religioso per chiedere perdono a Dio]

per l’influenza de’ taglier mal tondi [piatti non perfettamente rotondi, fatti male]

La Luna mi dicea:”Ché non rispondi?”

E io risposi:”Io temo di Giasonne, [forma popolare di Giasone, l’ero mitologico che conquistò il vello d’oro]

però ch’io odo che ‘l diaquilonne [il diachilo, una sorta di decotto miracoloso]

è buona cosa a fare i capei biondi.”

Analisi Sociologica di De Robertis

Il critico D. De Robertis fornisce dei componimenti del Burchiello un’interpretazione sociologica: essi rappresenterebbero la realtà quotidiana della Firenze della prima metà del Quattrocento: i trasporti, le attività commerciali, gli inventari, l’incalzare delle cose e degli eventi senza alcun ordine

Domande da interrogazione

  1. Chi era Domenico Giovanni e quale fu il suo ruolo nella società fiorentina del XV secolo?
  2. Domenico Giovanni, noto anche come Burchiello, era un barbiere e poeta fiorentino del XV secolo. La sua bottega era un punto di ritrovo per poeti e artisti, e partecipava a tenzoni poetiche. Era contrario ai Medici e si rifugiò a Siena quando Cosimo riprese il governo di Firenze.

  3. Quali sono le caratteristiche principali della produzione poetica del Burchiello?
  4. La produzione poetica del Burchiello si distingue per l'uso di immagini e concetti discordanti, accostamenti imprevedibili e arbitrari, e l'adozione del sonetto caudato. La sua poesia è espressione della cultura popolare fiorentina e si oppone al petrarchismo.

  5. Come sono state interpretate le poesie del Burchiello dai critici letterari?
  6. Le poesie del Burchiello sono spesso considerate incomprensibili e contengono allusioni a persone o eventi del tempo. Alcuni critici le vedono come un'anticipazione del surrealismo, mentre altri le collegano a fonti come i libri delle gabelle e i mercati del tempo.

  7. Qual è il significato del termine "alla burchia" in relazione alla poesia del Burchiello?
  8. "Alla burchia" si riferisce a versi ammassati alla rinfusa, senza nessi logici, simili al "vers batelés" francese. Questo termine descrive la caratteristica principale della poesia del Burchiello, che crea stupore attraverso accostamenti di termini e immagini eterogenee.

  9. Qual è l'interpretazione sociologica di De Robertis sui componimenti del Burchiello?
  10. De Robertis interpreta i componimenti del Burchiello come una rappresentazione della realtà quotidiana della Firenze del Quattrocento, includendo trasporti, attività commerciali e l'incalzare degli eventi senza ordine.

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