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Concetti Chiave

  • "La Calandria" di Bibbiena è una commedia ambientata nell'antica Roma, con protagonisti i gemelli Lidio e Santilla separati da bambini.
  • Il passo analizzato si concentra sulla burla di Fessenio, un servo furbo, ai danni del suo padrone sciocco, Calandro.
  • Calandro, innamorato di Santilla, viene ingannato da Fessenio che gli propone un piano assurdo per incontrarla, mostrando la sua ingenuità.
  • La commedia di Bibbiena è ricca di ironia e si ispira al teatro plautino, con intrecci comici e personaggi stereotipati come il servo astuto.
  • Le battute dei personaggi forniscono informazioni sulla scena e sostituiscono le didascalie, permettendo di comprendere i loro stati d'animo.

Indice

  1. La Vita di Bibbiena
  2. Trama de "La Calandria"
  3. Burla di Fessenio
  4. Caratterizzazione dei Personaggi
  5. Dinamiche e Ironia
  6. Influenze Plautine

La Vita di Bibbiena

Il passo tratto dalla commedia “La Calandria è opera del drammaturgo aretino Bibbiena. Nato nel millequattrocentosettanta presso la famiglia dei Dovizi, signori di Bibbiena, divenne presto potente uomo della corte medicea, dove assiste alle questioni legate a Piero de' Medici e Girolamo Savonarola. Successivamente, avviatosi alla carriera religiosa, segue, in qualità di segretario, il cardinale Giovanni de' Medici, futuro Papa Leone X, nell'esilio ad Urbino. Nelle marche ottiene la possibilità di entrare in contatto con numerosi artisti che frequentavano la corte e inizia a dedicarsi alla scrittura della sua unica commedia, “La Calandria”, recitata ad Urbino nel millecinquecentotredici. Dopo l'elezione di Leone X, il Bibbiena segue il Papa a Roma. Investito della porpora cardinalizia nel millecinquecentotredici, riceve la berretta e la diaconia di Santa Maria in Portico. Dopo alcuni viaggi in Francia per conto del Papa, muore a Roma, forse avvelenato, nel millecinquecentoventi.

Trama de "La Calandria"

La sua unica opera, “La Calandria”, è ambientata nell'antica Roma. Protagonisti della commedia sono i gemelli Lidio e Santilla, separati da bambini, che dopo numerose peripezie si rincontrano nella stessa città.

COMPRENSIONE COMPLESSIVA DEL TESTO

Burla di Fessenio

Il passo tratto dall'atto secondo della commedia di Bibbiena si costituisce di un'unica sequenza, dal titolo “Burla di Fessenio ai danni di Calandro”. Per ottenere un incontro con Santilla, di cui si era innamorato, Calandro chiede aiuto al furbo Fessenio che si burla del padrone. Il piano architettato dal servo Fessenio prevedeva che Calandro “perché scoperto non sia e perché ella vituperata non resti, in un forziero entri e (fosse) portato in camera sua.”. In questo modo Calandro avrebbe potuto incontrare la bella Santilla, nonché Lidio travestito da donna. Ma il servo Fessenio si prende gioco del suo padrone anche durante la pianificazione della burla; infatti, lo intimorisce proponendogli situazioni surreali e fingendo delle magie. La breve sequenza si conclude con il saluto tra i due personaggi.

ANALISI DEL TESTO

Caratterizzazione dei Personaggi

Protagonisti del passo tratto da “La Calandria” di Bibbiena sono Calandro e il suo servo Fessenio. Il giovane Calandro, innamoratosi di Santilla, è ottuso e sciocco e si lascia canzonare e sbeffeggiare dal furbissimo Fessenio. Inoltre il padrone esasperato e irritato, dimostra di perdere facilmente la pazienza gridando. Il servo, invece, si presenta come un personaggio estremamente intelligente e scaltro, tanto da ricordare le caratteristiche che tale figura assumeva nel teatro plautino. Inoltre è possibile determinare una relazione di confidenza ed intimità che lega i due personaggi. Infatti, lo sventurato Calandro chiede aiuto a Fessenio, ma non può minimamente immaginare che questo si stia in realtà burlando del padrone.

Dinamiche e Ironia

Il passo tratto dal secondo atto della commedia di Bibbiena si costituisce perlopiù battute dinamico-narrative, che svolgono anche la funzione di fornire informazioni riguardo la scena e i personaggi. Infatti la battuta conclusiva di Fessenio, ad esempio, indica e introduce il personaggio di Samia, intenta a borbottare fra sé. Inoltre, durante lo scambio di battute tra i due personaggi principali è possibile individuare stati d'animo e sentimenti provati da Calandro; egli si presenta allarmato, costernato e intimorito dalle parole del servo. Tale funzione delle battute del tutto estranea alla tradizione, scaturisce dalla totale mancanza di didascalie nel testo di Bibbiena. Anche i movimenti dei personaggi sono perciò descritti attraverso le loro parole. Il lettore può facilmente immaginare i gesti convulsi e concitati di Calandro, in antitesi con la calma e l'imparzialità di Fessenio. Ma anche il servo si lascia andare a movimenti più dinamici durante il corso del passo estrapolato da “La Calandria”; egli, infatti, per rendersi più credibile, indica in modo frenetico e turbinoso parti del corpo del padrone, oppure, pronuncerà con voce estremamente bassa l'incantesimo che deve esser ripetuto dall'ignaro Calandro.

Il brano è ricco di ironia, finalizzata ad un totale capovolgimento di ruoli. Il servo, tanto è vero, si diverte a schernire e deridere il suo padrone, dando vita ad una situazione del tutto anomala e inconsueta. Ma la finalità principale della burla è proprio quella di divertirsi a discapito di Calandro; ciò è dimostrato dalla battuta finale pronunciata “a parte” da Fessenio.

INTERPRETAZIONE COMPLESSIVA E APPROFONDIMENTI

Influenze Plautine

L'intreccio comico presente nel passo tratto dall'opera di Bibbiena ricorda i “Menecmi” di Plauto e più in generale l'opera usufruisce di aspetti strutturali e situazioni tipiche del teatro plautino e della commedia classica. Come in Plauto, l'autore adotta intrecci comici non sempre originali, con un fine puramente ironico. Particolari sono i personaggi, che mancano di personalità e spessore psicologico. Anche il Bibbiena fa uso quindi delle maschere fisse, tra le quali spicca quella del servo, figura cara al teatro plautino. Come nelle opere del commediografo latino, il sevo si presenta come un personaggio astuto e scaltro, anche se non esalta valori morali.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il contesto storico e biografico di Bibbiena?
  2. Bibbiena, nato nel 1470, era un drammaturgo aretino della famiglia Dovizi. Fu un uomo influente alla corte medicea e seguì il cardinale Giovanni de' Medici, futuro Papa Leone X, nell'esilio ad Urbino. Morì a Roma nel 1520, forse avvelenato.

  3. Qual è la trama principale de "La Calandria"?
  4. "La Calandria" è ambientata nell'antica Roma e narra la storia dei gemelli Lidio e Santilla, separati da bambini, che si ritrovano dopo varie peripezie nella stessa città.

  5. Come si caratterizzano i personaggi di Calandro e Fessenio?
  6. Calandro è un giovane sciocco e facilmente ingannabile, mentre Fessenio è un servo astuto e intelligente, che si diverte a burlarsi del suo padrone, ricordando le caratteristiche dei servi nel teatro plautino.

  7. Quali sono le dinamiche e l'ironia presenti nel passo della commedia?
  8. Il passo è ricco di battute dinamiche che rivelano stati d'animo e sentimenti, con un'ironia che capovolge i ruoli tradizionali, dove il servo schernisce il padrone, creando una situazione anomala e divertente.

  9. In che modo "La Calandria" è influenzata dal teatro plautino?
  10. "La Calandria" ricorda i "Menecmi" di Plauto e adotta intrecci comici tipici del teatro plautino, con personaggi che mancano di profondità psicologica e l'uso di maschere fisse, come quella del servo astuto e scaltro.

Domande e risposte

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