Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Matteo Maria Boiardo, poeta del Cinquecento, ha realizzato opere originali come Orlando innamorato e Amorum libri, ispirandosi a Petrarca e alla tradizione cavalleresca.
  • L'opera Amorum libri, con 180 componimenti di diversi metri, esplora l'amore nascente, la gelosia e l'incertezza sentimentale attraverso un percorso umano e spirituale.
  • Il sonetto analizzato anticipa elementi dell'Orlando innamorato, ispirandosi a liriche classiche e medievali, in particolare ai sonetti di Petrarca.
  • La narrazione del sonetto si sviluppa attraverso un viaggio simbolico che riflette esperienze amorose modellate sulle imprese cavalleresche in un contesto fantastico.
  • L'immaginario del sonetto include il topos del locus amœnus, un luogo piacevole e sereno che nasconde insidie, evocando atmosfere dei racconti cavallereschi.

Indice

  1. L'originalità di Boiardo
  2. Il ponte e la bestia feroce
  3. Il sonetto e le sue fonti
  4. Il locus amœnus e l'insidia

L'originalità di Boiardo

Matteo Maria Boiardo è un poeta del Cinquecento che, pur ispirandosi al Petrarca e alla tradizione cavalleresca ha saputo produrre un’opera con una maggiore originalità. Il suo nome è legato all’Orlando innamorato e agli Amorum libri, un titolo che ci rimanda a Ovidio. Quest’opera comprende 180 componimenti di metro diverso: sonetti, canzoni, ballate, madrigali.

In essi descrive l’amore nascente ricambiato, la gelosia dell’innamorato causata dalla delusione del tradimento e infine uno stato sentimentale di incertezza che in bilico fra speranza, nostalgia, ricordi e meditazione mortale. In sintesi, si tratta di una percorso umano e spirituale che non è dissimile a quello che Petrarca rappresenta nel Canzoniere.

Il ponte e la bestia feroce

Superato quel ponte, o anime gentili, che con il suo bianco marmo attraversa il fiume, vedreste per sempre un mese di aprile in fiore e sentireste soffiare una brezza dolce e leggera.

Io vi scorgo con chiarezza che vi è una bestia feroce che abbatte e incatena il pensiero di ogni uomo e qualsiasi anima, anche la più superba e sprezzante, una volta persa la libertà torna a riessere umile.

Andate se vi piace là dove udite cantare gli uccelli nell’aria più serena, fra mirti ombrosi, pini, faggi e abeti.

Voi recatevi pure in quel luogo, io ne sono appena fuggito, ma non me ne sono ancora liberato del tutto perché, si può vedere, trascino le catene ancora come.

Il sonetto e le sue fonti

Il sonetto è tratto dal terzo libro e, per alcuni aspetti, prelude a certe curvature fantastiche dell’Orlando innamorato. Le fonti di ispirazione affondano le radici nella lirica classica e medioevale e, in particolare nei sonetti di Petrarca.

Le parole calde sono: amore, donna, fiera, immaginario cavalleresco, locus amœnus, natura, petrarchismo, superbia/umiltà

Lo schema metrico è il seguente: ABAB, ABAB, CDC, DCD

La componente narrativa del sonetto si muove secondo due direzioni:

a) Il viaggio compiuto oltre il ponte dal poeta e l’incontro la bestia feroce di cui porta ancora i segni, che viene

b) Il viaggio supposto e sconsigliato a tutti coloro che hanno un animo “gentile” (= destinatari dell’allocuzione). Il termine ricorda il dolce stil novo per il quale l’animo gentile è l’animo virtuoso (”Amor qu’a cor gentil ratto s’apprenne”).

Il locus amœnus e l'insidia

Entrambe le direzioni alludono ad una esperienza amorosa, modellata sulle imprese cavalleresche, condotte in un ambito fantastico (viaggio, sfida e soggiogamento). Occorre anche osservare un luogo comune o topos, tipico dell’ambiente cavalleresco: il locus amœnus, cioè il luogo piacevole, attraversato da un ruscello, dove crescono alberi ombrosi e profumati, dove l’aria è serena e dolce e la brezza leggera, dove cantano gli uccelli e in cui è sempre primavera. Da notare che questo luogo, pur essendo “amœnus”, nasconde un’insidia che potrebbe essere fatale al poeta. Si potrebbe parlare, quindi, di un luogo incantato, fantastico, assai simile agli ambienti che popolano i racconti cavallereschi. Collocata in un’atmosfera simile, la donna potrebbe meritarsi l’epiteto di “incantatrice”.

I riferimenti ci riportano allo Stil novo e a Dante, soprattutto nella seconda strofa quando l’animo da superbo e altezzoso diventa umile. La donna “fera” e l’enumerazione degli alberi che compongono il bosco ci rimandano al Petrarca (“ Questa humil fera, un cor di tigre o d’orsa – CLII)

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'originalità di Matteo Maria Boiardo rispetto alla tradizione poetica precedente?
  2. Boiardo, pur ispirandosi a Petrarca e alla tradizione cavalleresca, ha saputo creare opere originali come "Orlando innamorato" e "Amorum libri", che esplorano temi di amore, gelosia e incertezza sentimentale.

  3. Cosa rappresenta il ponte e la bestia feroce nel contesto poetico?
  4. Il ponte rappresenta un passaggio verso un luogo ideale e sereno, mentre la bestia feroce simboleggia le catene mentali e la perdita di libertà che riportano l'animo superbo all'umiltà.

  5. Quali sono le fonti di ispirazione del sonetto di Boiardo?
  6. Le fonti di ispirazione del sonetto includono la lirica classica e medievale, in particolare i sonetti di Petrarca, con temi di amore, natura e immaginario cavalleresco.

  7. Come viene descritto il "locus amœnus" e quale insidia nasconde?
  8. Il "locus amœnus" è descritto come un luogo piacevole e sereno, ma nasconde un'insidia che potrebbe essere fatale, simile agli ambienti incantati delle storie cavalleresche.

  9. Quali riferimenti letterari sono presenti nel testo?
  10. Il testo fa riferimento allo Stil novo e a Dante, con l'idea di un animo che passa da superbo a umile, e a Petrarca, con l'immagine della donna "fera" e la descrizione del bosco.

Domande e risposte

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