Concetti Chiave
- Francesco Petrarca, nato nel 1304 ad Arezzo, visse tra Italia e Avignone, diventando un importante poeta e umanista del XIV secolo.
- Le opere di Petrarca, come il "Canzoniere" e "I Trionfi", esplorano temi di amore, bellezza e conflitto interiore, spesso centrati sulla figura di Laura.
- Il "Secretum" è un dialogo immaginario tra Petrarca e Sant'Agostino, dove il poeta riflette sulle sue ansie e sulla tensione tra amore terreno e spiritualità.
- L'epistolario di Petrarca, composto da cinquecento lettere in latino, offre uno spaccato della sua vita e dei cambiamenti sociali del suo tempo.
- Petrarca è considerato un precursore dell'Umanesimo, con una forte attenzione alla letteratura classica e un approccio introspezionale alla scrittura.
Indice
- Infanzia e formazione di Petrarca
- Incontri e carriera ecclesiastica
- Crisi spirituali e viaggi
- Peste e incontri letterari
- Ritiro e protezione a Milano
- Opere e influenze culturali
- Epistole e conflitti interiori
- Trionfi e visioni allegoriche
- Rerum vulgarium fragmenta
- Sonetti e temi amorosi
- Canzone politica e critica sociale
- Confronto tra Dante e Petrarca
Infanzia e formazione di Petrarca
-padre, notaio di parte bianca, viene esiliato nel 1302
-Francesco nasce ad Arezzo nel 1304
-tre anni dopo nasce il fratello Gherardo
-trascorre l’infanzia a Incisa di Valdarno
-nel 1311 si trasferiscono a Pisa
-nel 1312 si trasferiscono a Avignone, sede della corte pontificia
-suo padre lavora per papa Clemente V
-più precisamente Petrarca vive a Carpentras ai piedi del Monte Ventoso
-tra il 1316 e il 1320 i due fratelli iniziano gli studi giuridici a Montpellier e Bologna
Incontri e carriera ecclesiastica
-alla morte del padre i due fratelli tornano ad Avignone
-nel 1327 avviene il primo incontro con Laura nella Chiesa di Santa Chiara
-Francesco decide di intraprendere la carriera ecclesiastica
-nel 1330 prende gli Ordini minori (celibato)
-si mette al servizio del cardinale Giovanni Colonna
-inizia un periodo di viaggi: Parigi, in Germania e a Roma (passione per arte classica)
-si ritira in campagna a Valchiusa dove coltiva i suoi studi
-nel frattempo gli nasce un figlio, Giovanni
-legge le Confessioni di sant’Agostino
-nel 1340 riceve la corona poetica (Università di Parigi e Senato di Roma)
-viene esaminato a Napoli da Roberto d’Angiò
-il giorno di Pasqua del 1341 viene incoronato come grande poeta e storico sul Campidoglio
Crisi spirituali e viaggi
-colpito da profonde crisi spirituali
-il fratello è diventato monaco nel 1343
-sentimento di vanità della vita e sensi di colpa per l’abbandonarsi alle passioni terrene e per il desiderio di gloria
-nasce una seconda figlia, Francesca
-spostamenti continui tra Avignone e soggiorni presso rinomate famiglie a Parma, Napoli e Verona
-nel 1343 incontra Cola di Rienzo ad Avignone, che fallirà la sua spedizione a Roma
-Francesco si ferma a Parma
Peste e incontri letterari
-nel frattempo infuria la peste nera, muore Laura nel 1348
-nel 1349 è a Padova
-nel 1350 si reca a Roma per il giubileo ma si ferma a Firenze dove incontra i suoi ammiratori toscani, tra cui Boccaccio
-rinuncia alla cattedra presso l’Università cittadina
Ritiro e protezione a Milano
-tra 1351 e 1353 vive ritirato a Valchiusa ma poi si stabilisce in Italia
-vive a Milano dove ottiene la protezione e libertà di studio e di pensiero dall’arcivescovo Giovanni Visconti
-si impegna in prestigiose iniziative diplomatiche: accompagnare Carlo 4 all’incoronazione
-nel 1361 per sfuggire alla peste va a Padova poi a Venezia
-nel 1368 viene ospitato a Padova e poi si fa costruire una casa sui Colli Euganei ad Arquà dove muore nel 1374
Opere e influenze culturali
-La formazione culturale
-letture private di testi
-opere di Virgilio
-autori classici e Padri della Chiesa (sant’Agostino)
-classici greci
-ricerca di opere dimenticate
-precursore dell’Umanesimo (movimento che studia le opere antiche)
-meno letture romanze
-bilinguismo di Petrarca: latino è la lingua pubblica degli intellettuali, il volgare è una lingua privata
-cinquecento lettere in latino compresa in cinque raccolte
-intero percorso di vita del poeta
-confessioni dirette e ricerca dell’equilibrio, testimonianza di una società in pieno cambiamento
-raccolta maggiore è quella delle Familiari perchè c’è l’Ascensione al Monte Ventoso
-Sine nomine(senza nome-politica), Seniles(vecchiaia), Variae(dopo la morte-scartate), Epistolae metricae(lettere in forma poetica)
Epistole e conflitti interiori
-rivolta a Dionigi di Borgo San Sepolcro (frate agostiniano) che regalò le Confessioni di Sant’Agostino
-scritta nel 1336 il giorno del venerdì santo (giorno simbolico per la cristianità)
-ascensione sul Monte Ventoso con il fratello Gherardo
-conquistare la vetta è metafora della conquista della salvezza
-temperamenti opposti dei due fratelli
-De Secreto conflictu mearum (il segreto conflitto delle mie ansie)
-composto nel 1347 in prosa
-non era destinata alla pubblicazione
-dialogo tra il poeta e sant’Agostino (secondo io) svolto alla presenza della Verità
-diviso in tre giorni quindi in libri (Trinità)
-primo libro: ansia che affligge Petrarca, eccessivo attaccamento ai beni terreni, ammettere la sua infelicità causata da lui stesso
-secondo libro: peccati capitali (superbia-amore per il lauro, lussuria-amore per Laura, accidia-fermarsi al primo ostacolo)
-terzo libro: vincoli che ostacolano il poeta dal raggiungimento di Dio- amore per Laura (bellezza di Dio e avvicinamento alla verità ma è distolto dal vero amore per Dio) e attaccamento alla gloria (innalzarsi al di sopra dei limiti terreni ma provoca vanità e superbia)
-il dialogo si conclude in modo aperto
-Francesco ha confessato il proprio amore per Laura ad Agostino, sostenendone il significato positivo (lirica cortese)
-Agostino colpevolizza il poeta per la sua passione
-Francesco ritiene che l’amore per Laura l’abbia avvicinato a Dio e al bene
-secondo il frate però il poeta ha volto il desiderio per il Creatore in quello per la creatura
-scissione dell’io: primo io (Petrarca) che vuole resistere e difendersi dal secondo io (Agostino) che lo accusa di essere in una posizione di errore
-lettera pitagorica Y (162) rappresenta nel Medioevo la vita umana nella quale si presenta un bivio: a destra stanno le virtù e a sinistra i piaceri
Trionfi e visioni allegoriche
-opera in volgare allegorica con terzine incatenate rimasta incompiuta
-composta dal 1351
-Petrarca addormentato in Valchiusa ha sei visioni
-Trionfi di Amore: P. segue un carro infuocato perché attratto da Laura
-Trionfi della Pudicizia: Laura sconfigge Amore e lo rinchiude nel tempio della Pudicizia in Roma
-Trionfi della Morte: morte di Laura, affermazione di fiducia in Dio
-Fama trionfa sulla morte: il poeta presenta uomini famosi soprattutto romani
-Trionfo del Tempo: svela la vanità della Fama e la distrugge
-Trionfo dell’Eterno: Dio rasserena Petrarca perchè riscatta la vanità di tutte le cose mondane
-svolta netta rispetto alla tradizione lirica
-assoluta centralità dell’io, autoanalisi
Rerum vulgarium fragmenta
-366 componimenti poetici (1373) scritti durante l’arco di 40 anni
-titolo dato dall’autore “frammenti di cose in volgare di Francesco Petrarca”
-Rerum vulgarium fragmenta
-titolo si riferisce alla personalità frammentata che va ricostruita
-tema centrale amore per Laura ma ci sono anche temi extra-amorosi
-il libro si presenta come diario diviso tra “prima della morte di Laura e dopo”
-tema stilnovistico dell’amore e del potere salvifico della donna
-tema della lontananza e della solitudine
-assenza di Laura
-celebrazione della sua bellezza
-tema del paesaggio e della memoria
-rielaborazione del lutto
-sonetto e canzone
Sonetti e temi amorosi
-sonetto di apertura del Canzoniere, detto sonetto proemiale
-punto di vista autocritico
-prospettiva cristiana: pentimento, brevità e illusione dei beni terreni
-ricapitola la vicenda esistenziale di Petrarca
-si rivolge ai destinatari “Voi” e usa motivi cortesi come sospiri e core
-contrasto tra passato e presente
-all’inizio si parla di un “giovenile errore” che coincide con l’amore stesso
-legame tra amore e errore tramite la rima
-mi vergogno/vergogna(vv.11-12) e vane e van(v.6)= figure etimologiche
-Era il giorno ch’al sol si scoloraro
-rievoca il giorno dell’innamoramento per Laura (1327 Chiesa di Santa Chiara)
-poeta assaltato da Amore con arco e freccia
-poeta si ritrova indifeso e disarmato
-durante in giorno così simbolico per la tradizione cristiana l’autore non si immagina di poter essere sorpreso dall’amore
-arma di Laura sono gli occhi
-Amore ha colpito solo Petrarca ma non Laura
-sonetto scritto in occasione del viaggio a Roma nel 1337
-paragone tra vecchio pellegrino che va verso la Città Santa per vedere la Veronica e il poeta che cerca il volto di Laura
-sentimento della morte imminente
-viaggio allegorico verso la morte
-tema della memoria
-dopo molti anni dall’innamoramento la bellezza di Laura svanisce ma non l’amore per lei
-Laura è l’arco, l’innamoramento la freccia e la ferita l’amore (v.14)
-messi in risalto particolari fisici della donna della lirica d’amore: occhi, capelli, voce
-donna paragonata a un angelo
-Petrarca al contrario degli stilnovisti usa tempi passati evidenziando la condizione del ricordo
-poeta si rivolge ai luoghi frequentati Laura in passato
-sentimento di morte imminente, chiede di essere sepolto in quei luoghi
-spera che un giorno Laura torni lì e possa essere presa da pietà
-innamoramento avviene nella natura e non più per via
-elementi naturali legati a un ricordo(parte fisica) della donna
-tema del raccoglimento solitario (solitudine>ricerca di compagnia)
-alternanza passato(rifugio,protezione) /presente(lacrime,disperazione)
-conflitti dell’io e turbamento interiore
-presenti antitesi, significato opposto: presente passato, giorno notte, pianto vergogna di piangere, conforto angoscia
Canzone politica e critica sociale
-Italia mia, benché ‘l parlar sia indarno
-canzone politica
-critica al particolarismo che mette in conflitto i sovrani e popoli
-riferimento alla tradizione romana
-critica l’utilizzo di truppe mercenarie(in particolare tedesche)
-invita gli italiano a insorgere contro gli stranieri che si trovano in Italia
Confronto tra Dante e Petrarca
Dante:
-non era letterato di professione
-partecipa alle vicende politiche del comune di Firenze
Petrarca:
-è considerato il primo letterato moderno perché lo è di professione
-passa la sua vita ad Avignone e si considera cittadina europeo
Dante:
-scrittore pienamente medievale
Petrarca:
-non riconosce più pienamente i valori del medioevo
Dante:
-si interessa alla vita intesa nella sua totalità con una visione universale dell’io
Petrarca:
-il centro delle sue opere sono il suo Io. Esprime se stesso con le inquietudini ed i lati negativi. Riflette sull’uomo e se stesso anziché sull’umanità
Dante:
-è una fede sicura tipica del Medioevo
Petrarca:
-è una fede incerta. Ha una crisi religiosa quando il fratello prende i voti. Per lui non è importante la teologia ma la religione intesa come fatto personale.
Dante:
-amore porta a Dio, la donna fa da mediatrice tra cielo e terra
Petrarca
-la bellezza di Laura è un ostacolo per raggiungere spiritualmente la religione
Tematiche:
Dante:
-questioni teologiche a questioni linguistiche, dalla politica all'amore
Petrarca:
I suoi temi prediletti sono quello amoroso e, in minima parte, quello storico con riferimenti religiosi e filosofici, il tutto è sempre inequivocabilmente filtrato dall’onnipresenza dell'io poetico. Il leit motiv di ogni componimento di Petrarca è indubbiamente il dissidio interiore tra le due tendenze antitetiche che lo spingono alternativamente a donare il suo cuore a Laura o a Dio.
Domande da interrogazione
- Quali sono stati i primi anni di vita e formazione di Petrarca?
- Come ha influenzato la carriera ecclesiastica di Petrarca la sua vita personale?
- Quali crisi spirituali ha affrontato Petrarca e come hanno influenzato la sua opera?
- Qual è il significato delle "Rerum vulgarium fragmenta" nella produzione di Petrarca?
- In che modo Petrarca si differenzia da Dante nella loro visione dell'amore e della fede?
Petrarca è nato ad Arezzo nel 1304 e ha trascorso l'infanzia a Incisa di Valdarno. Si è trasferito con la famiglia a Pisa nel 1311 e poi ad Avignone nel 1312, dove suo padre lavorava per papa Clemente V. Ha iniziato gli studi giuridici a Montpellier e Bologna tra il 1316 e il 1320.
Dopo la morte del padre, Petrarca ha deciso di intraprendere la carriera ecclesiastica, prendendo gli Ordini minori nel 1330. Ha servito il cardinale Giovanni Colonna e ha viaggiato in Europa, coltivando la sua passione per l'arte classica. Durante questo periodo, ha avuto un figlio, Giovanni.
Petrarca ha vissuto profonde crisi spirituali, sentendo la vanità della vita e sensi di colpa per le passioni terrene. Queste crisi sono riflesse nelle sue opere, come il "De Secreto conflictu mearum", dove dialoga con Sant'Agostino sui suoi conflitti interiori.
Le "Rerum vulgarium fragmenta" sono una raccolta di 366 componimenti poetici che riflettono la personalità frammentata di Petrarca. Il tema centrale è l'amore per Laura, ma include anche temi extra-amorosi, come la solitudine e la memoria, divisi tra il periodo prima e dopo la morte di Laura.
Mentre Dante vede l'amore come un mezzo per avvicinarsi a Dio, con la donna come mediatrice, Petrarca considera la bellezza di Laura un ostacolo spirituale. La fede di Petrarca è incerta e personale, a differenza della fede sicura di Dante, e si concentra sull'io e le sue inquietudini.