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Concetti Chiave

  • Francesco Petrarca è considerato il fondatore dell'umanesimo e ha gettato le basi per il Rinascimento, nato ad Arezzo nel 1304 e vissuto in Francia fin da giovane.
  • Nonostante la pressione familiare a studiare giurisprudenza, Petrarca seguì la sua passione per la letteratura, diventando un promotore di una nuova corrente umanistica.
  • La produzione letteraria di Petrarca include sonetti, epistole e opere come "Africa", oltre a poesie ispirate da Laura, la sua musa.
  • Il dissidio interiore di Petrarca è rappresentato dalla scelta tra amore terreno e aspirazioni divine, simboleggiato dal suo amore per Laura e dalla bellezza di Dio.
  • Nel "Secretum", Petrarca esplora il suo conflitto interno attraverso un dialogo con Agostino, che lo esorta a distaccarsi dai beni terreni per trovare la vera felicità.

Indice

  1. Il dissidio interiore di Petrarca
  2. La vita e le scelte di Petrarca
  3. Produzione letteraria e ispirazioni
  4. Il conflitto tra amore e fede
  5. La lettera a Dionigi e il Monte Ventoso
  6. Il cammino verso la consapevolezza
  7. Il dialogo interiore nel Secretum

Il dissidio interiore di Petrarca

All’interno di questo appunto viene descritto il dissidio interiore facendo riferimento al pensiero di Petrarca. Di seguito sono riportate tutta una serie di informazioni su chi è Francesco Petrarca, il suo pensiero letterario andando soprattutto ad indagare sul concetto di dissidio interiore che rappresenta il fulcro del suo pensiero letterario.

La vita e le scelte di Petrarca

Francesco Petrarca è stato un uomo di cultura tale da essere considerato il fondatore della corrente umanistica ed ha gettato le basi per lo sviluppo del periodo rinascimentale.

Petrarca

è nato nella città di Arezzo nel 1304. Ancora molto piccolo, è andato a vivere con la sua famiglia in Francia. La sua più forte passione era la scrittura, però decise di iscriversi alla facoltà di giurisprudenza solamente per volere del padre. In seguito alla scomparsa di suo padre, Petrarca comprese che la sua strada era la letteratura e la scrittura così abbandonò l’università. Il dissidio interiore di Petrarca tra amore terreno e fede divina articoloAmava la letteratura antica, infatti durante la sua vita grazie ai numerosi viaggi che fece come uomo diplomatico di Chiesa, riuscì ad entrare in contatto e studiare numerosi testi antichi. Approfondendo sempre di più questi testi, egli comprese che la società in cui viveva poteva risollevarsi e vivere in modo migliore. Perciò Petrarca si fece promotore di una nuova corrente letteraria che poneva al centro di tutto l’uomo, riunendo gli elementi del periodo passato con gli elementi che iniziavano a diffondersi in quel periodo.

Produzione letteraria e ispirazioni

Riguardo alla sua produzione letteraria è stata molto vasta: egli si dilettava nella stesura di sonetti, epistole ma anche avvenimenti passati. Tra i suoi componimenti si ricordano il poema epico intitolato Africa, in cui egli racconta dello scoppio della Seconda guerra punica; le poesie scritte in lingua volgare ed infine le poesie scritte per Laura che rappresentava la sua musa ispiratrice e la donna che amava.

La lunga vita di Petrarca volge al termine nel 1374, anno della sua morte avvenuta ad Arquà. Grazie alla sua conoscenza, cultura e curiosità, Petrarca è riuscito a far crescere da un punto di vista intellettuale il pensiero umano di quel periodo.

Il conflitto tra amore e fede

In base a tutto ciò che ci viene riportato sulla figura di Petrarca, emerge soprattutto la sua personalità più intima caratterizzata da un continuo dissidio interiore. Il poeta, durante l’arco della sua vita, si trova spesso davanti ad un bivio che gli implica una scelta tra virtù terrene e virtù divine. Questa ardua scelta viene dettata da una parte dall’amore che il poeta prova per Laura, la quale è una donna reale che gli infiamma il cuore mentre dall’altra parte Petrarca si ritrova la bellezza di Dio e del suo creato. Petrarca sa molto bene che tutto ciò che è stato creato per stare sulla terra ha un tempo limitato ed è destinato a svanire; invece, ciò che è divino durerà in eterno. Però nonostante questa presa di coscienza, Petrarca si trova sempre attratto dai fascini terreni.

La lettera a Dionigi e il Monte Ventoso

La sua consapevolezza viene anche descritta all’interno di una lettera che il poeta ha deciso di inviare a Dionigi da Borgo San Sepolcro, in cui narra dell’episodio in cui egli si è recato sul Monte Ventoso insieme al fratello Gherardo. Quello era un periodo molto delicato in cui Gherardo aveva preso i voti per entrare in convento ed era stato più coraggioso di Petrarca, il quale era costantemente tormentato da questo dissidio interiore. Nella lettera Petrarca descrive la salita sul monte: il fratello decide di intraprendere la strada più tortuosa mentre Petrarca sceglie la strada più semplice per raggiungere più velocemente la cima del monte. Tutto ciò ha un significato molto profondo in quanto fa comprendere la vita differente che i due fratelli hanno deciso di intraprendere. Gherardo ha deciso di seguire la strada monacale, mentre Petrarca una strada apparentemente più semplice, ma in realtà più complicata che gli causa molto dolore in quanto non riesce a fare una scelta definitiva.

Il cammino verso la consapevolezza

In seguito a questa lettera, Petrarca comincia un cammino che gli permette di prendere coscienza delle sue scelte e decide di descriverlo in modo più approfondito nella sua opera dal titolo “Canzoniere”. Proprio in quest’opera Petrarca mette a nudo la sua anima, approfondendo il dissidio interiore, però si pensa che questa suo dissidio interiore non dipenda solamente da una sua condizione personale ma forse dipende anche da un suo modo si fare letteratura.

Il dialogo interiore nel Secretum

Analizzando un’altra sua opera dal titolo “Secretum”, Petrarca analizza sé stesso attraverso un dialogo con Agostino e la Verità. Essendo un’opera che inizialmente non doveva essere pubblicata, Petrarca si apre quasi del tutto mettendo a nudo la propria anima, dialogando con Agostino, che rappresenta la propria coscienza. Agostino gli rimprovera di essere troppo attaccato ai beni terreni e che tutto ciò gli provoca una sofferenza così grande da ostacolarlo nella ricerca della felicità vera. Queste attrazioni terrene lo allontanano dalla gloria di Dio, rendendolo un uomo comune. La figura di Agostino è quella di aiutare Petrarca a comprendere i suoi errori, permettendogli di diventare più forte e meno sensibile ai beni terreni. Alla fine, l’opera del “Secretum” termina con la figura di Petrarca che non riesce a cambiare il suo modo di essere. Infatti, la condizione travagliata del poeta può essere estesa a tutte le persone di quel periodo perché si trovano in un tempo storico intermedio che sta iniziando a mettere al centro di tutto proprio la figura dell’uomo come individuo. Pertanto, Petrarca come tutti gli uomini del suo tempo, deve accettare questo dissidio interiore perché servirà per la formazione dell’uomo moderno.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il dissidio interiore di Petrarca?
  2. Il dissidio interiore di Petrarca riguarda il conflitto tra le virtù terrene e divine, rappresentato dall'amore per Laura e la bellezza di Dio, che lo tormenta per tutta la vita.

  3. Come ha influenzato Petrarca la corrente umanistica?
  4. Petrarca è considerato il fondatore della corrente umanistica, avendo promosso una nuova letteratura che poneva l'uomo al centro, unendo elementi del passato con quelli emergenti del suo tempo.

  5. Quali sono le opere principali di Petrarca e le sue ispirazioni?
  6. Tra le opere principali di Petrarca ci sono il poema epico "Africa" e le poesie per Laura, la sua musa ispiratrice. La sua produzione letteraria include sonetti, epistole e racconti di avvenimenti storici.

  7. Cosa rappresenta la lettera a Dionigi e il Monte Ventoso?
  8. La lettera a Dionigi descrive la salita sul Monte Ventoso con il fratello Gherardo, simbolizzando le diverse scelte di vita dei due fratelli e il dissidio interiore di Petrarca tra una vita monacale e una più terrena.

  9. Qual è il significato del "Secretum" di Petrarca?
  10. Nel "Secretum", Petrarca dialoga con Agostino e la Verità, esplorando il suo attaccamento ai beni terreni e il suo desiderio di felicità, riflettendo il suo dissidio interiore e la condizione dell'uomo del suo tempo.

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