Concetti Chiave
- Petrarca nacque ad Arezzo nel 1304, visse ad Avignone e fu profondamente influenzato dall'amore per Laura, un amore impossibile che non influenzò la sua vita clericale.
- La sua carriera letteraria iniziò con gli studi giuridici, ma fu nel periodo trascorso a Valchiusa che la sua fama come poeta crebbe, culminando con l'incoronazione a Roma nel 1341.
- Tra le opere principali di Petrarca si trovano "Africa", un poema epico, le "Epistole", una vasta raccolta di lettere, e "Il secretum", un dialogo interiore con Sant'Agostino.
- Il "Canzoniere" è una raccolta di 366 liriche che riflettono le contraddizioni interiori di Petrarca e il suo amore per Laura, spaziando tra sonetti, canzoni e madrigali.
- Laura è descritta nel Canzoniere come una figura che unisce perfezione spirituale e fisica, e il suo amore è visto come un'esperienza psicologica concreta che contrasta con l'eternità.
La Vita di Petrarca
Petrarca nacque nel 1304 ad Arezzo, passò poco tempo della sua vita a Firenze però si definì sempre un fiorentino. Otto anni dopo egli dovette andare con la sua famiglia ad Avignone, nuova sede papale, dove il padre riuscì a trovare lavoro. Il ragazzo iniziò gli studi giuridici e dal 1320 al 1326 fu a Bologna. Successivamente abbandonò gli studi per dedicarsi alla letteratura e tornò ad Avignone dove visse nel lusso.
L'Amore per Laura
Fu proprio durante questo periodo che egli incontrò Laura e le professò amore eterno. La sua vera identità non è certa, si arriva anche a pensare che sia stata una completa finzione letteraria; ma seguendo le regole dell’amore cortese si ritiene che ella fosse una dama sposata. Questo amore era quindi impossibile, fatto di pensieri e non influenzò la vita del poeta infatti egli si fece chierico ed ebbe anche due figli. Nonostante egli avesse sperperato il denaro del padre, riuscì ad avere una vita abbastanza agiata grazie al suo lavoro nella famiglia Colonna e fu grazie ad essa e alla sua curiosità che egli viaggiò molto. Il suo sogno però era quello di una vita appartata concentrata sugli studi, infatti egli appena poté si stabilì a Valchiusa. La sua fama come poeta continuò a crescere sempre di più e stabilì contatti con grandi personaggi politici, culturali e religiosi. Nel 1341 fu anche incoronato poeta a Roma da Roberto d’Angiò che gli riconobbe la fama e il prestigio.
La Crisi Interiore
Fu in questo periodo che Petrarca si imbatte in una prima crisi interiore dovuta alla conversione del fratello Gherardo. Ciò lo portò ad un conflitto interiore infatti da un lato bramava la gloria, l’amore per la cultura classica, l’amore per le donne specialmente per Laura, ma d’altra parte voleva raggiungere quella perfezione cristiana che disprezzava tutte le cose precedentemente citate. Cerca di spiegare questo smarrimento nella sua opera latina secretum, però questo conflitto rimarrà sempre aperto in lui. Un avvenimento che cambiò la sua vita fu il tentativo di Cola di Rienzo di ristabilire la Repubblica romana e farne il centro di un impero italiano forte ed unito, ciò quindi significava il superamento delle crisi interne italiane: Petrarca amante della cultura classica aderì e furono numerose le volte nelle quali egli difese ed esaltò il tribuno con violente lettere pubbliche che molte volte erano contro la curia avignonese e i Colonna. Questa rottura lo fece trasferire dalla Provenza a Milano dove visse con Giovanni Visconti. Furono molte le missioni diplomatiche assegnategli e in molti manifestarono il disprezzo per questa sua decisione, tra di loro anche il suo amico Boccaccio che lo riteneva collaboratore dei tiranni. Petrarca seppe difendersi dicendo che questa sua dipendenza ai tiranni gli permetteva lo stesso di continuare la sua vita letteraria e interiore. Nel 1341 fu incoronato poeta a Roma dopo aver scritto il poema epico “9 canti dell’africa”. Fu pochi anni dopo, nel 1348, che ricevette la notizia della morte di Laura causata dalla peste. Nel 1361 si trasferì a Venezia dove ricevette una villa in cambio della sua biblioteca alla repubblica. Successivamente ottenne una villa ad Arquà da Francesco Carrara e qui morì nel 1374. Durante gli ultimi anni fu molto attivo nella vita politica, ma si concentrò soprattutto nella revisione e riscrittura dei suoi testi latini e volgari e delle sue relazioni con amici e discepoli che lo veneravano come un maestro.
Opere
Opere e Composizioni
Uno degli aspetti più particolari delle composizioni di Petrarca è l’esaltazione dell’io ossia della soggettività. Quest’io domina nelle composizioni in volgare in modo idealizzato e in quelle latine in forma di confessione. Ciò che bisogna sottolineare è che quest’io è una persona concreta.
Le opere più importanti e famose di questo poeta sono:
- Africa: poema ambientato durante la 2° guerra punica, difatti il poeta doveva celebrare la vittoria di Scipione l’Africano in una composizione di 12 libri, purtroppo incompiuta che però gli rese possibile l’incoronazione come poeta a Roma.
- Epistole: ossia una vasta raccolta di lettere circa 500 suddivise in diverse categorie come le lettere agli amici, quelle senza nome del destinatario, le lettere della vecchiaia etc. Ciò su cui bisogna soffermarsi è l’autoritratto ideale che ci viene dato da queste lettere, infatti prima di essere pubblicate sono state riscritte e ricontrollate da Petrarca, ma anche da una ristretta cerchia di chierici, quindi molte vicende private sono state eliminate.
- Il secretum: la sua composizione iniziò durante il periodo di forte crisi del poeta, ma la sua pubblicazione si ebbe solamente dopo la sua morte. In questi 3 libri l’autore parla con Sant’Agostino il quale dapprima lo rimprovera dicendogli che lui stesso è la causa di tutti i suoi male e successivamente sarà Francesco ad iniziare un esame di coscienza.
- I trionfi: scritta in latino si tratta di un poema allegorico. Anch’esso rimasto inconcluso, presenta un affronto di temi sul destino umano però in chiave ultraterrena; infatti si parla del Trionfo dell’Amore dove si parla di Laura, poi si passa al Trionfo della Pudicizia ossia dove Laura sconfigge l’Amore, si conclude con il Trionfo dell’Eternità. Se analizzata, si possono trovare molte somiglianze con la commedia di Dante.
Il Canzoniere
Il canzoniere è una raccolta di componimenti che vengono scritti ed organizzati durante tutta la vita del poeta; infatti la sua iniziazione si ha all’incirca intorno al 1335, successivamente si avranno altre 9 stesure durante le quali ci saranno molte correzioni alla già presenti opere, però ne verranno aggiunte anche altre, l’ultima stesura si potrebbe datare nell’anno della sua morte quindi 1374. Il titolo che diede a questa sua raccolta fu “Rerum vulgarium fragmenta” ossia “frammenti di cose in volgare” con il termine cose lui sta ad indicare delle banalità scritte in lingua volgare, in questo momento però Petrarca utilizza la dissimulazione infatti le chiama banalità, ma sa perfettamente che con questa sua collezione raggiungerà la gloria e lo si capisce dal fatto che tutte le diverse poesia non furono scritte di getto e pubblicate, ma ricontrollate ed organizzate. Infatti il Canzoniere può essere visto come un vero e proprio diario dell’autore stesso dove vengono contemplate le sconfitte in amore e dove si cerca di trovare un cammino utile per trovare l’amore, un cammino che gli renda possibile risolvere le sue contraddizioni interiori. Il Canzoniere è l’insieme di 366 liriche tra cui sonetti, canzoni, sestine, ballate e madrigali. Tra di esse la gran parte è dedicata a Laura, mentre solo alcune sono dedicate a temi morali e politici. La successione dei vari elaborati dà vita a una scansione cronologica, infatti si succedono sonetti dedicati agli anniversari dell’innamoramento che compongono la maggior parte delle “rime in vita” poi si hanno alcuni fogli bianchi che segnalano la fine delle rime precedenti e l’inizio delle “rime in morte”. I temi principali del Canzoniere sono:
- La rievocazione dell’innamoramento
- La celebrazione della donna
- La speranza di un amore corrisposto
- La sofferenza interiore del poeta legata al suo amore per la donna
- Il pentimento e la preghiera
Dal punto di vista dello stile si ha grande omogeneità, le uniche differenze sono minime e si vedono soprattutto grazie ai diversi influssi sulla sua scrittura ad esempio nei componimenti politici si ha un influsso dantesco mentre in quelli d’amore un influsso stilnovistico. Inoltre bisogna notare che esso viene scritto in volgare dato che Petrarca vede questo componimento come un qualcosa di intimo e personale infatti il volgare è più intimo rispetto al latino.
Nel Canzoniere di Petrarca abbiamo una quasi completa rivisitazione della figura femminile, infatti si passa dalla rappresentazione della donna angelo, descritta solamente dal punto di vista spirituale, all’immagine di una donna sì perfetta spiritualmente, che però allo stesso tempo rievoca la perfezione del corpo. Il suo amore per Laura deve essere preso come un concetto diverso, infatti si inclina più vero il laico e terreno, infatti esso è un’esperienza psicologica concreta rivolta verso una donna reale. Inoltre questo suo amore si colloca anche nel fluire del tempo infatti lui lo mette in contrasto con l’inesauribile consumarsi della vita. Questo suo sentimento inoltre viene anche descritto come un peccato non sensuale, ma più che altro come un qualcosa che allontana l’uomo dalla visione di Dio e della vita eterna. Questa concezione comunque viene minimizzata nelle rime in morte di Laura dato che Petrarca ha la visione della donna angelica.
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza di Laura nella vita e nelle opere di Petrarca?
- Come si manifesta la crisi interiore di Petrarca?
- Quali sono le opere principali di Petrarca e cosa le caratterizza?
- In che modo il "Canzoniere" riflette la vita e i sentimenti di Petrarca?
- Qual è l'evoluzione della figura femminile nel "Canzoniere"?
Laura è una figura centrale nella vita di Petrarca, rappresentando un amore impossibile e ideale che non influenzò la sua vita pratica ma ispirò molte delle sue opere, come il "Canzoniere", dove esplora temi di amore, sofferenza e speranza.
La crisi interiore di Petrarca si manifesta nel conflitto tra il desiderio di gloria e amore per la cultura classica e la ricerca della perfezione cristiana, un tema che esplora nel "Secretum" e che rimane irrisolto nella sua vita.
Le opere principali di Petrarca includono "Africa", "Epistole", "Il Secretum", "I Trionfi" e "Il Canzoniere". Sono caratterizzate dall'esaltazione dell'io e dalla soggettività, con una forte componente autobiografica e introspezione.
Il "Canzoniere" riflette la vita e i sentimenti di Petrarca attraverso una raccolta di 366 liriche che esplorano l'amore per Laura, la sofferenza interiore, e il desiderio di un amore corrisposto, fungendo da diario personale del poeta.
Nel "Canzoniere", la figura femminile evolve dalla donna angelo spirituale a una rappresentazione più concreta e terrena, con Laura che incarna una perfezione sia spirituale che fisica, influenzando profondamente la visione dell'amore di Petrarca.