Concetti Chiave
- Petrarca non rappresenta direttamente esperienze reali nei suoi versi; l'io poetico filtra e interpreta ogni evento, creando una narrazione sfumata e non immediata.
- La figura di Laura nel Canzoniere è idealizzata e poco concreta, con tratti ripresi dalla tradizione poetica, sollevando dubbi sulla sua reale esistenza.
- Il dramma amoroso nel Canzoniere è simbolico e interiore, rappresentando un percorso psicologico personale che culmina nel pentimento e nel ritorno a Dio.
- Nel Canzoniere manca una verità universale conclusiva, differenziandolo dalla Divina Commedia di Dante e segnando un cambiamento nella cultura del XIV secolo.
- L'opera di Petrarca riflette un'assenza di riferimenti storici concreti, ad eccezione di alcuni componimenti politici e critiche alla Curia papale di Avignone.
Indice
L'Esperienza Poetica di Petrarca
Potremmo pensare che Petrarca metta in versi un’esperienza reale in modo immediato, ma avviene così solo in piccola parte. Il poeta, è vero, racconta gli episodi più significativi del suo innamoramento (iniziato il 6 aprile 1327) e della passione per Laura, fino alla morte dell’amata, avvenuta un altro 6 aprile, quello dell’anno 1348; talora indica addirittura tempi e luoghi precisi. Ma tutta la vicenda viene sempre sfumata nel ricordo: è sempre l’io del poeta a ricordare e interpretare; tutto è da lui filtrato, nulla accade in diretta davanti al lettore. Inoltre, alcune vicende (l’apparizione della donna, il saluto e lo sguardo di lei, le passeggiate solitarie e i colloqui con la natura, le lacrime e i sospiri) ricordano da vicino analoghe situazioni già cantate dai poeti precedenti. Nel Canzoniere manca quindi una vera concretezza realistica. Sono poi quasi del tutto assenti i riferimenti alla storia contemporanea. Le uniche eccezioni sono costituite da due canzoni di contenuto politico (Italia mia e Spirto gentil), dedicate rispettivamente all’Italia e a Roma, e da alcuni sonetti che criticano aspramente la corruzione della Curia papale di Avignone.
La Figura di Laura
Anche la descrizione di Laura risulta poco concreta. Molte delle sue caratteristiche (come l’incarnato bianco, il biondo dei capelli e la luminosità degli occhi) sembrano riprese direttamente dalla tradizione poetica precedente: Laura è bella, bellissima, ma di lei non sappiamo altro. Persino i contemporanei dubitavano della sua reale esistenza e insinuavano che si trattasse solo di un’invenzione poetica. A questi dubbi Petrarca risponde in una lettera a Giacomo Colonna del 1336 È probabile che Laura sia realmente esistita, ma verosimilmente l’incontro con lei ebbe, nella vita reale di Petrarca, un ruolo marginale. Per la sua poesia, invece, la donna acquistò un’importanza via via crescente, assumendo il valore di un’immagine ideale: simboleggia, agli occhi del poeta, tutto quanto è nobile e puro.
L'Amore Idealizzato nel Canzoniere
Anche la vicenda amorosa narrata nel Canzoniere procede per momenti idealizzati, priva di riscontri reali: si tratta di una vicenda del tutto immaginaria (anche se rivestita di tanta arte e bellezza da affascinare i lettori) a cui Petrarca attribuisce un significato simbolico più generale. All’inizio l’amore appare lieto e rasserenante, ma via via diviene, per lui, fonte di tentazione e di peccato. Infine, nell’età matura, egli si pente e ritorna a Dio. Per questo il racconto petrarchesco si svolge tutto nell’intimità: il dramma del poeta-amante è tutto psicologico e interiore, riguarda soltanto lui, diversamente dalla Commedia di Dante, dove il percorso dal peccato alla salvezza coinvolge l’umanità intera, la storia vicina e lontana, il cosmo.
Il Pentimento Incompiuto di Petrarca
Inoltre, nel Canzoniere nulla è mai concluso: il poeta non riesce a dimenticare la sua Laura; continua a ricordarla e, segretamente, ad amarla. Il suo pentimento, dunque, non appare davvero convinto e definitivo. Manca al Canzoniere l’approdo a una verità universale e cosmica che apparteneva alla Divina Commedia e a tutta la cultura medievale. La distanza che corre tra le due opere evidenzia la svolta prodottasi nella cultura trecentesca, una svolta che proprio Petrarca incarna al livello più alto..
Domande da interrogazione
- Qual è l'approccio di Petrarca nel raccontare la sua esperienza poetica?
- Come viene descritta la figura di Laura nel Canzoniere?
- In che modo l'amore è rappresentato nel Canzoniere?
- Qual è la natura del pentimento di Petrarca nel Canzoniere?
- Qual è la differenza tra il Canzoniere di Petrarca e la Divina Commedia di Dante?
Petrarca non descrive un'esperienza reale in modo diretto; piuttosto, filtra e interpreta gli eventi attraverso il ricordo, mancando di concretezza realistica e riferimenti storici contemporanei.
Laura è descritta con caratteristiche ideali e tradizionali, come la bellezza e la purezza, ma la sua esistenza reale è dubbia e il suo ruolo nella vita di Petrarca sembra marginale.
L'amore nel Canzoniere è idealizzato e simbolico, inizialmente lieto ma poi fonte di tentazione e peccato, culminando in un pentimento interiore e psicologico.
Il pentimento di Petrarca è incompiuto e non definitivo, poiché continua a ricordare e amare Laura, mancando di una verità universale e cosmica.
Mentre la Divina Commedia coinvolge l'umanità intera e il cosmo in un percorso dal peccato alla salvezza, il Canzoniere di Petrarca è un dramma interiore e psicologico, senza un approdo a una verità universale.