Concetti Chiave
- Petrarca descrive una visione celeste in cui incontra l'amata Laura, ora spirito splendente, nel paradiso di Venere.
- Nel sogno, Laura e Francesco si uniscono fisicamente, un contatto impossibile nella realtà, promettendo un'unione eterna nell'aldilà.
- La visione rassicura Francesco che, dopo la morte, sarà salvato e riunito con Laura nel cielo degli amanti.
- Il sogno trasforma la morte da paura in attesa desiderata, poiché permetterà l'eterna vicinanza con Laura.
- Petrarca adotta la figura compositiva di Dante, accostando aggettivi simili o contrastanti per enfatizzare i suoi versi.
Indice
La Fantasia di Petrarca
Petrarca ricorda con nostalgia una fantasia dolcissima: l'immaginazione s'impadronì di lui, tanto che gli parve di lasciare la terra e salire in paradiso fino al cielo di Venere, dea dell'amore. Lì poté incontrare e contemplare l'anima splendente dell'amata Laura, di cui il poeta aveva continuato a sentire la mancanza anche dopo ch'era morta, ancora in giovane età: l'amata non era più irraggiungibile com'era stata da viva, ma pronta a riconoscere e ricambiare la devozione di lui.
L'Incontro con Laura
Nella visione Laura non solo parla a Francesco ma lo prende pure per mano: l'unico contatto fisico fra i due nel Canzoniere è possibile solo nel sogno. Le mani unite anticipano l'unione eterna dei due amanti che la donna promette: Laura, che da beata vede nella mente di Dio, annuncia a Francesco che anche lui, dopo morto, sarà salvato e salirà nel cielo degli amanti, dove potrà starle per sempre vicino nella gloria di Dio. Laura era morta giovane e Francesco il desiderio e la nostalgia di lei avevano procurato tanta pena, ma qui in cielo tutto quel dolore è superato: anche la donna ora può esprimere il desiderio di ritrovare sia l'innamorato sia il proprio corpo.
L'Unione Eterna Promessa
Certo questa unione sognata si avvererà con la morte del poeta: ma proprio in virtù di questa visione la morte non fa più paura, anzi è attesa con ansia. Quando Laura tace e lascia la mano di Francesco, lui torna alla realtà, con dolore: avrebbe voluto morire per rimanere da subito con lei lassù.
Il Modello Compositivo di Petrarca
L'inizio di un famoso sonetto di Dante descrive Beatrice con la dittologia sinonimica “tanto gentile e tanto onesta”: i due aggettivi sono coordinati e, avendo un significato simile, si ribadiscono l'un l'altro. Petrarca usò questa figura come un modello compositivo: ne è un esempio “pietosi e casti”, ma in modo simile usava accostare anche frasi o aggettivi di senso diverso o contrastante.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato della fantasia di Petrarca riguardo a Laura?
- Come viene descritta l'unione eterna promessa tra Petrarca e Laura?
- In che modo Petrarca utilizza il modello compositivo di Dante?
La fantasia di Petrarca rappresenta un incontro immaginario con l'anima di Laura in paradiso, dove l'amata non è più irraggiungibile e ricambia la devozione del poeta.
L'unione eterna è promessa da Laura nel sogno, dove annuncia che Francesco sarà salvato e potrà stare con lei per sempre nel cielo degli amanti, superando il dolore della separazione terrena.
Petrarca adotta la dittologia sinonimica di Dante, accostando aggettivi simili come "pietosi e casti" o frasi di senso diverso, per rafforzare il significato nei suoi componimenti.