Concetti Chiave
- Petrarca naviga tra due mondi: il medioevo, con Dio al centro, e l'umanesimo, focalizzato sull'uomo, riflettendo le sue contraddizioni interiori.
- Il Canzoniere di Petrarca, composto da 366 componimenti, esplora temi come l'amore per Laura, la fugacità del tempo e la ricerca interiore.
- Le opere di Petrarca, spesso in latino, combinano cultura classica e cristiana, riflettendo una tensione tra la tradizione medievale e i valori umanistici emergenti.
- Petrarca enfatizza l'importanza dell'otium, vista come l'arricchimento culturale e interiore attraverso lo studio e la lettura, considerato essenziale per la vita interiore.
- Il linguaggio poetico di Petrarca è caratterizzato da simboli e armonizzazione stilistica, con un'attenzione particolare al monolinguismo e alla metrica del sonetto.
Indice
- Il contesto storico e sociale del '300
- La transizione dal comune alla signoria
- Petrarca e la sua poesia soggettiva
- La vita e i viaggi di Petrarca
- Le opere di Petrarca e la loro evoluzione
- Il Secretum e la crisi interiore
- L'importanza dell'otium e della poesia
- Il Canzoniere e la lirica petrarchesca
- Il simbolismo e la memoria in Petrarca
- La morte e il tempo in Petrarca
- La lingua e lo stile di Petrarca
- Il simbolismo e la funzione della lirica
- Le forme metriche e gli elementi principali
Il contesto storico e sociale del '300
Durante questo periodo l'Italia partecipa ad un travaglio che investe tutta l'Europa, i punti focali sono
1) la rinascita della città
2)l'affermarsi della borghesia mercantile
Si assiste al tramonto di due grandi instituzioni medioevali, il papato e l'impero. Il papato è umiliato dalla cattività avignonese e dallo scisma d'occidente e l'impero è umiliato dal sorgere delle monarchie nazionali e dall'autonomia dei comuni e dei principati italiani. Il '300 è il secolo dello sviluppo del commercio, il secolo in cui il mercato cresce, migliorano le condizioni di vita e si pongono gli elementi per fornare un'economia capitalistica.
All arti e alle corporazione delle piccole aziende si sostituiscono dei gruppi finanziari che utilizzano le aziende artigiane a loro vantaggio; trasformano le aziende dipendenti e cominciano a far sorgere degli opifici. Il mondo è in cambiamento e di conseguenza c'è un senso di incertezza perché i vecchi valori cambiano; questo crea caos e squilibrio sociale. Nascono le banche, la cavalleria feudale non esiste più e nascono le truppe mercenarie.
La transizione dal comune alla signoria
In un mondo più complesso in cui il comune non funziona a cua delle lotte di parte si sente il bisogno di una guida più energica, per questo motivo si passa dal comune alla signoria, il che è una grande novità in quanto la libertà diventa interiore e non esercitabile.
Inizia a esistere il mecenatismo, ovvero la lotta tra corti e c'è un cambiamento notevole del rapporto tra potere e letteratura, nascono dei nuovi valori. La borghesia assume la classe aristocratica come modello, punto di riferimento.
Petrarca e la sua poesia soggettiva
Con Petrarca si passa da una poesia oggettiva e teologica ad una poesia più soggettiva e amorosa, in quanto è cambiato l'oggetto della poesia. Petrarca, infatti, narra l'amore per Laura.
L'intellettuale durante il periodo nel cambio della città, non ha più una libertà politica, ma solo una morale. Petrarca decide di andare a Milano, sotto il dominio dei Visconti. Se per Dante l'esilio è stato un trauma, per Petrarca non fu così; egli non era più legato ad un luogo in particolare, egli diventò cittadino del mondo.
In Petrarca si ha un monostilismo, unilinguismo. Il suo linguaggio, infatti, è alto, lirico, elevato, formale. E' lui che riesce a dare un'unità al caos. Di fatti da una parte l'anima dell'autore è passionale, rivolta verso Laura, da un'altra capisce che tutto ciò è sbagliato avendo dato i voti minori e quindi capisce che il suo amore lo può rivolgere solo alla madonna.
Petrarca, per questo motivo, si sente continuamente in crisi, si sente scisso . Egli sta in mezzo a due movimenti completamente antietetici; l'età di Dante in cui al centro dell'universo si colloca Dioù; e l'età umanistica in cui, invece, al centro dell'universo si colloca l'uomo in se, con tutti i suoi desideri, passioni.
La vita e i viaggi di Petrarca
Francesco Petrarca nasce ad Arezzo da una famiglia di fazione guelfa bianca.
Egli trascorre la prima infanzia a Incisa, nel 1311 la famiglia si sposta a Pisa e l'anno seguente ad Avignone, dove l'autore studia. Tra il 1316 e il 1326 compì gli studi giuridici, prima all'università Montpellier e poi a Bologna. La morte del padre (1326) [e quella della madre (1319)] lo constrinse a tornare ad Avignone. Qui Petrarca trascorse alcuni anni della vita spensierata, immerso nell'ambiente della corte papale. Nella chiesa di Santa Chiara avviene l'incontro decisivo con Laura il 6 aprile 1327. Il patrimonio paterno era pressoché dissipato quando Francesco pensò di sistemarsi intraprendendo la carriera ecclesiastica. Nel 1330 prende così gli Ordini Minori. Si apre quindi un periodo di viaggi: a Parigi, in Germania e infine a Roma (1337) dove crebbero l'amore per il mondo classico e l'avversione per Avignone, indegna usurpatrice della sede papale. Ciò favori la decisione di ritirarsi in campagna , a Valchiusa, dove si rifugerà spesso per coltivare gli studi. In questo periodo lesse ''Le confessioni'' di Sant Agostino.
Nel 1340 gli giunge l'invito a ricevere la corona poetica sia dall'Università di Parigi sia dal senato di Roma. Scelta roma si reca a Napoli per essere preventivamente esaminato dal colto re Roberto d'Angiò. Infine è incoronato ''grande poeta e storico'' a Roma, sul Campidoglio, l'8 aprile 1341, giorno di pasqua.
Nel 1343 comincia a comporre il ''Secretum'', in questi anni il poeta si sposta continuamente , fino a quando decide finalmente di abbandonare la provenza e a stabilirsi in Italia, a milano, nonostante Boccaccio lo voglia a Firenze. Qui l'autore è trattato con tutti gli onori, e impiegato in prestigiose iniziative dimplomatiche sia in Italia che all'estero. Il periodo milanese viene interrotto nel 1361 con l'arrivo della peste, si trasferisce prima a Venezia e poi a Padova per poi recarsi ad Arquà dove visse con sua figlia Francesca e la famiglia fino al 1374 quando morì.
Le opere di Petrarca e la loro evoluzione
Le opere di Petrarca esprimono la volontà di conciliare cultura classica e cultura cristiana. Nell'esperienza intellettuale e letteraria dell'autore è possibile rinvenire una tendenza evolutiva che si inscrive in questa volontà di conciliazione. Nelle opere più remote come ''L africa'' è rinvenibile un giovanile e ingenuo entusiasmo per gli scrittori del mondo classico. L'attività letteraria è quindi caratterizzata da un'intensa ammirazione per il mondo classico, di cui rimpiange la dignità e i valori etici. Egli è fra i primi a nutrire il sentimento della decadenza medioevale rispetto al mondo classico che trasmetterà alle future generazioni di umanisti. Nelle opere della maturità egli compie progressivamente un recupero di modelli, tematiche cristiano-medioevali. La cultura classica comincia a fondersi con quella cristiana .
In quasi tutte le opere coesistono motivo classico-pagani e cristiano-medioevali.
Ad ogni modo tutta la produzione dell'autore è in lingua latina tranne il ''Canzoniere'' e i ''Triumphi''. La produzione latina si può suddividere in 3 gruppi di opere.
1. Le opere di carattere religioso-morale
2. Le opere umanistiche
3. Le opere di polemica filosofica
Le opere di carattere religioso-morale
Il Secretum e la crisi interiore
Secretum
L'opera venne probabilmente composta tra il 1342 e il 1343. Essa è un dialogo tra Sant Agostino e Petrarca, ambientato in 3 giorni. A questo dialogo partecipa anche una donna che rappresenta la verità. Il referente culturale è l'opera ''Le confessioni'' di Sant Agostino.
Il santo rappresenta la coscienza che fruga nell'anima del poeta, che smonta le sue giustificazioni per portare alla luce la verità dolorosa. Petrarca rappresenta la fragilità umana. Nel primo libro si giunge alla conclusione che la malattia morale che affligge il poeta consiste nella debolezza della volontà e nell'incapacità di tradurre in atto l'aspirazione al bene. Nel secondo libro biene sistematicamente analizzato l'animo dell'autore, sulla scorta della tradizionale rassegna dei peccati capitali. Di alcuni di questi egli stesso si riconosce colpevole, ma Sant Agostino gli dimostra di come in realtà egli sia in realtà colpevole di tutti tranne che dell'invidia. Nelle ultime pagine del libro l'analisi cade sull'accidia, stato di continua insoddisfazione e inquietudine che costituisce la radice di tutti i mali petrarcheschi. L'accidia è un'inerzia morale, una debolezza della volontà che getta l'uomo in una tristezza continua. ( In Leopardi diventerà Noia, essa cambia in base alla storia umana del poeta). Nel terzo libro vengono prese in considerazione le sue supreme passioni della vita dell'autore; l'amore per Laura e il desiderio di Gloria. Queste due passioni sono un momento di innalzamento e avvicinamento a Dio, secondo Petrarca, e viceversa un mezzo per distogliere dal supremo amore, secondo Agostino. Nelle ultime pagine, l'autore si dichiara incapace di rinunciare a quelli che sono i due principali miti della sua esistenza. Questo dialogo è il pervaso bisogno di raggiungere la pace interiore. Le contraddizioni rimangono aperte alla fine del testo; l'autore vorrebbe cambiare vita ma non può vincere la propria natura. Il desiderio di Laura e della Gloria reimangono sempre con lui, non si ha una soluzione definitiva. Questo accade perché c'è il disgregarsi della spiritualità medioevale. L'autore è ancora lontano dall'aver certezze nei confini di una nuova civiltà: l'umanesimo.
Petrarca sente il fascino di una visione della vita inspirata all'accettazione dei valori terreni(umanesimo) ma prova residui di colpa religiosa (medioevo).
Lo stile del ''Secretum'' è limpido, armonioso, costruito sui classici. L'autore in questo testo cerca, attraverso la misura perfetta, di dare ordine alle contraddizioni semantiche.
L'importanza dell'otium e della poesia
L'opera è composta da un proemio e due libri. L'autore esalta la solitudine rallegrata dalla bellezza della natura e dalla conversazione con pochi amici scelti e dalla lettura del libri ( i suoi più grandi amici). La solitudine è vista come una fonte di purificazione perchè si può meditare e pregare e quindi elevare il proprio animo. In qeust'opera l'autore mette insieme due mondi diversi; la cultura classica e lo spirito religioso cristiano. Egli capisce che gli antichi hanno una dimensione etica altissima ( dimensione morale umana). Petrarca è angosciato dal peccato e la vanità.
La vanità comprende la concezione della vita secondo la quale è tutto effimero, tutto passa e quindi ogni cosa viene portata via.
Qui c'è l'esaltazione dell'Otium
L'autore sente il bisogno di vivere la propria dimensione interiore. Egli vive l'otium che senza le lettere è la morte, che senza la cultura è l'esilio. L'autore considera l'otium come lo studio della letterartura. I libri sono per lui ''gli amici'' per eccellenza. Essi sono una ricchezza eterna, danno la possibilità di vivere vite infinite e di imparare dalla vita degli altri. Hanno una funzione educativa in quando ci fanno crescere. Per Petrarca la vera vita è la vita interiore, è il nutrimento della propria anima.
-Perché l'autore sceglie la Poesia?-
La poesia è necessaria perché è inutile.
Tutti gli altri studi hanno una funzione pratica, la poesia non è pratica ma bellezza, è inutile, si, ma da un senso alla vita, essa riempie, è superiore a tutte le altre arti, è fatta di suono, è un arricchimento, prepara alla vita e alla morte, ha una funzione etico-sociale, forma come persona.
Dante non aveva conoscenza della frattura esistente tra il mondo antico e il mondo a lui contemporaneo. Petrarca senche invece che il mondo antico è finito e che lui fa parte di un'altro mondo, egli è consapevole di questo distacco e lo si nota dalla sua ricerca filologica, vuole ricostruire quel mondo e i modelli classici diventeranno dei modelli insuperabili di sapienza.
L'epistolario si distingue in diverse raccolte.
La prima raccolta e quella delle Familiares, composta da 350 lettere scritte dal 1325 al 1361, essa contiene lettere realmente inviate e lettere fittizie.
Le Sine Nomine sono 19 lettere scritte sempre in questo periodo che vengono escluse dalla raccolta e vengono pubblicate separatamente, esse sono tutte d'argomento politico-religioso, ritenute compromettenti dall'autore e perciò volle cancellare i nomi del destinatario.
Dopo il 1361 scrisse i Seniles , una raccolta che consta di 125 lettere divise in 17 libri. L'opera si doveva concludere con un Ad Posteros ( ai posteri) che contiene il racconto della propria vita ws è un opera inconclusa.
In seguito alla sua morte viene realizzata un'altra raccolta chiamata Variae Epistolae Metricae, che consta di 66 epistole raccolte in 3 libri, esse sono lettere in forma poetica e raccontano dell'amore dell'autore per Laura.
Le epistole sono dei veri e propri componimenti letterali elaborati, non sono colloqui, ma delle transfigurazioni letterarie della realtà. Le lettere diventano qualcosa si più ideale, diventano il mezzo del bisogno dell'autore di esplorare il proprio mondo interiore. L'autore ci da un ritratto ideale di se, seleziona il materiale e lo idealizza, esse sono quindi una biogradia ideale, esprimono l'uomo che lui vuole essere. Esse sono raccolte umanistiche perché gli epistolari derivano dal mondo antico ( Cicerone per esempio).
E' un poema epico in esametri che racconta della seconda guerra punica. I riferimenti culturali sono ''Le storie'' di Livio e ''L'eneide'' di Virgilio. L'autore racconta la gloria di Roma e di Scipione l'africano che vince su Annibale ( cartaginese che vuole far ribellare i popoli sottomessi a Roma). Petrarca mette insieme i riferenti culturali per creare quest'opera ; lui vuole esaltare Roma e Scipione, ma accanto alla tecnica eroica c'è la tematica caratteristica di Petrarca; la vanità delle cose umane, il senso della morte e della vita.
Sono 12 ecloghe composte tra il 1346 e il 1357, iL riferimento culturale è virgilio
Il poeta canta la sua perplessità tra la vita religiosa e la vita dominata dal desiderio di gloria mondana.
Sono una serie di biografie di uomini illustri. Inizialmente si trattava di personaggi della storia romana da Romolo a Catone il Censore, successivamente l'autore estese il suo lavoro all'intera umanità a partire da Adamo.
Sono una raccolta di aneddoti ed esempi di gusto storico- enciclopedico e sono composti dal 1343 al 1345.
Le opere di polemica filosofica
L'autore le compone durante la maturità e sono importanti perché affrontano i rapporti tra la scienza e la filosofia, ci fanno capire la visione del mondo di Petrarca.
L'opera è suddivisa in 4 libri, qui l'autore esprime il suo fastidio per la filosofia scolastica (costruita sulla filosofia di aristotele e quindi sulla tomistica). La filosofia per Petrarca deve mirare a comprendere l'animo, deve esplorare la sua interiorità, insegnarli a sopportare le miserie. Gli deve indicare la via della felicità ( filosofia di sant Agostino), non deve catalogare in schemi astratti le manifestazioni del reale. Lui non accetta che la filosofia o la poesia possa essere subordinata alle discipline e alle materie scientifiche.
Il Canzoniere e la lirica petrarchesca
L'originale titolo è ''Rerum Vulgarium Fragmenta'' ovvero frammenti di cose in volgare, in effetti, fu la tradizione a denominarlo ''Canzoniere''
Perché l'autore attribuisce tale titolo alla sua opera?
Apparentemente sembrerebbe che questo titolo volesse essere una sorta di recusazione nei confronti della propria opera ( falsa modestia) quasi per sconfessarne l'importanza. Queste rime sparse sono il capolavoro in assoluto della lirica, esse fondano il genere lirico e saranno, di conseguenza, il modello lirico fino all'800. L'autore ha, infatti, dedicato tutta la sua vita a quest'opera , ci ha dato ben 9 redazioni diverse di cui la prima forma nel 1335.
Le rime ci sono giunte attraverso il codice vatiano latino ''3195'' e sono autografe ( scritte da lui, con la firma). La raccolta comprende 366 componimenti di cui 317 sonetti, 29 canzoni, 9 sestine, 7 ballate e 4 madrigali. L'autore risente l'influenza di tutta la tradizione precedente da Arnaud Daniel (dolce stil novo) a Dante.
· L'opera è composta da 365+1 opere, 365 poemetti più il sonetto proemiale, questo numero è significativo in quanto rappresenta ogni giorno della vita di un uomo, rappresenta lo scorrere del tempo, essa è un'autobiografia ideale, è la sua vita. Nell'arco di un anno è rappresentata l'intera parabola della vita.
· E' un romanzo d'amore, diviso in due sezioni: quella ''In vita di Madonna Laura'' e quella ''In morte di Madonna Laura''
· E' un poema di interiorità , un viaggio di un'anima che cerca se stessa, che ricerca la verità, un uomo peccatore è alla ricerca della volontà di liberarsi dai suoi peccati, peccati che lui ama con la consapevolezza del raggiungimento di una verità impossibile.
Nel Canzoniere ci sono altre liriche occasionali che nascono da contingenze varie.
La lirica è un genere poetico che si è progressivamente caratterizzato nella forma espressiva della soggettività del poeta. La lirica grca antica si distingue in
· corale ( a più voci e più legati ad avvenimenti e valori collettivi)
· monodica ( ad una sola voce e più soggettiva)
L'importanza e la novità della lirica petrarchesca si possono riassumere così:
4. Petrarca opera una sintesi fra la tradizione della lirica medievale e quella della lirica classica latina
5. decreta la superiorità della lirica sulle altre forme di pesia rovesciando il sistema medioevale dei generi che assegnava il primato all'epica e alla tragedia
6. fonda il modello del canzoniere, in quanto raccolta unitaria e organica
fissa alcune forme metriche come il sonette, la canzone ed il madrigale e seziona il lessico appositamente per la lirica
7. da vita ad un nuovo io poetico che è fatto coincidere con l'autore, è trasformato da statico a dinamico , problematico e complesso
Sono attribuibili al Canzoniere alcuni elementi desunti dalla retorica tradizionale, essi prevedono il poema con una struttura in tre parti: un proemio, una partizione della materia, divisa in vario modo e una chiusa finale. Al proemio appartengono la dedica dell'opera, l'accenno all'argomento da trattare, lo stile adottato, la divisione in parti e la scansione narrativa della materia. Alla chiusa appartiene la debita conclusione.
Comprende il sonetto ''Voi ch'ascoltate in rime sparse il suono''. L'opera è dedicata ai lettori-uditori. L'argomento è l'espressione poetica dei frammenti dell'anima, lo stile è mutevole e vario e lo scopo è ottenere pietà e perdono e riconoscere la vanità dei piaceri terreni.
Le partizioni della materia
8. Liriche in vita di Madonna Laura
9. Liriche occasionali
10. Liriche in morte di Madonna Laura
11. Altre riche occasionali
Chiusa finale
Comprende la canzone '' Alla vergine''
L'elemento delle liriche in morte di madonna fiammetto è costituito da tre componimenti chiave, che scandiscono i momenti più significativi e importanti dell'itinerario del Canzoniere: si tratta del sonetto d'apertura ''Voi ch'ascoltate in rime sparse il suono'', la canzone che segna l'inizio della seconda sezione ''I' vo pensando, et suono'' e la canzone finale alla vergine ''Vergine bella, che di sol vestita''
Il nome di Laura, simbolo e significato
L'impegno fondamentale della scrittura poetica di Petrarca consiste nello stabilire collegamenti costanti tra la realtà e la funzione letteraria. Il nome e l'identià femminile centrale e unificante di tutto il mondo poetico petrarchesco rappresentano il primo problema. Possiamo attribuirne diversi collegamenti:
12. Laura è innanzi tutto il nome letterario che cela l'identità della donna del poeta; tale abitudine deriva dalla tradizione provenzale, il senhal
13. Laura-Alloro = rimanda la figura femminile alla personificazione della poesia stessa, l'alloro è la pianta in cui si trasformò la mitica Dafne, la ninfa amata da Apollo, dio della poesia
14. Laura-lauro= esprime l'amore per il valore e la bellezza della poesia, con la sua tentazione alla gloria e con la sua funzione di elevazione dell'animo.
15. Laura-laurea = è la conseguenza del collegamento precedente ( incoronazione e laura di poeta conseguita a Roma nel 1341)
16. Laura-l'aura = è l'accostamento ambivalente dei due termini, ci riporta ad un'atmosfera rarefatta e delicata di significati e di allusioni.
E' il tema unificante e fondamentale, c'è il richiamo ai motivi del dolce stil novo in cui la donna ha funzione salvifica, c'è la celebrazione della bellezza ( di Laura), ma contemporaneamente, l 'autore rinnova questi aspetti in quanto, nella prima parte, la donna viene rappresentata anche con la sua durezza, ella è crudele e la donna angelo non è presente perché fa soffrire ed è concreta, in quanto la vediamo persino invecchiare .
L'autore si rivolge a Dio e chiede aiuto per i suoi errori, egli vuole liberarsi dell'amore, ma non ci riesce.
Il simbolismo e la memoria in Petrarca
L'opera viene interpretata come una fuga dentro di se, una fuga nel suo mondo, un mondo in cui ritrova la pace e l'identità spirituale. L'allontananza viene interpretata come l'assenza di Laura e quindi come dolore.
In assenza dell'oggetto amato ( l'autore lo richiama e lo rimembra) scatta il meccanismo della memoria che rievoca la donna. L'imperfetto è il tempo della memoria e della felicità e il presente è il tempo del dolore in quando Laura non c'è. Gli ambienti diventano stati d'animo e luoghi della memoria, il tempo è quello del ricordo e della memoria.
Questo tema è considerato una Variatio Stilistica ( variazione) al tema della memoria .
La morte e il tempo in Petrarca
Petrarca è un preumanista, lui sente l'angoscia data dalla consapevolezza che il tempo fugge. Di conseguenza si viene a conoscenza del fatto che la vita è breve e l'angoscia diventa un modo per vedere il mondo come qualcosa di Transe Unte.
La morte è oggetto di meditazione per Petrarca. Essa viene vista in senso classico in quando per l'autore porta la pace e pone fine alla sofferenza, ma è anche una fonte di angoscia in quanto inevitabile. L'autore afferma che la morte può essere affrontata solo con l'aiuto di Dio.
La lingua e lo stile di Petrarca
Perché Francesco Petrarca compone in volgare? Perché l'opera ha il titolo in latino? Perché le opere sono commentate e chiosate in latino?
L'autore entra in un genere letterario : la poesia lirica, e di conseguenza è obbligato in quanto deve essere in linea con la tradizione. Il latino è la sua lingua, la lingua della comunicazione. Si inneste nella tradizione ( Dante) ma sposta la linea in una linea lirica invece che in quella didascalico-allegorica.
Il simbolismo e la funzione della lirica
E' fortemente presente il simbolo e il simbolismo, non c'è più l'allegori. Egli supera la natura razionalistica de due sensi presenti nell'allegoria per assumere il valore polisemantico, cioè racchiudere in se più significati attraverso il simbolo, che ha quindi più significati.
Cos'è per Petrarca la lirica?
Per Petrarca la poesia lirica non è uno strumento a servizio della filosofia e della teologia ma è un'espressione del suo mondo interiore. Il linguaggio è stilizzato e smaterializzato.
Funzioni degli aggettivi :
Essi definiscono qualità morali, colori e sensazioni. Il colore ha sempre più valore morale. Questi aggettivi possono avere vari significati. L'autore tanto con gli aggettivi che con i verbi li dispone a binomi
Nelle sue poesie l'autore si pone davanti a Laura come davanti ad uno specchio perché lei è uno strumento di scavo, egli arriva ad una opposizione semantica ( bene-male, passione-verità, cielo-terra)
L'autore costruisce lo stile con un doppio movimento; prima la contrapposizione (antitesi) e poi l'armonizzazione. Crea delle antitesi e poi delle simmetrie. L'autore utilizza le endiadi le quali servono per armonizzare un concetto espresso attraverso una coppia di aggettivi o sostantivi che significano la stessa cosa, esse chiariscono e rallentano il ritmo, e si attua una tensione psicologica. L'autore usa un monolinguismo (unilinguismo) il quale si nota nelle opere latine, nelle epistole e nelle opere in volgare.
Le forme metriche e gli elementi principali
Le forme metriche sono il sonetto e la canzone. Il sonetto è il modello metrico che utilizza di più perché è breve e riesce a far concentrare immaggine e pensiero, immagini in cui spesso l'autore passa dalla descrizione della natura che è uno stato d'animo. La canzone viene usata meno, essa da la possibilità di un'articolazione più esaustiva. In quest'ultima si trova la variatio stilistico concettuale. La canzone ha un tempo presentato in diverse varianti e ha un'andatura più mossa.
Gli elementi principali si dividono in esterni ed interni.
Esterni:
17. La lode della donna, la bellezza fisica e la virtù spirituale della donna, la perfezione
18. Descrizione e celebrazione dei luoghi, essi sono sempre appartati e consueti, il clima è dolce e lo scenario è quello del Locus amenus in cui l'autore ritorna e si ricorda dell'amore
19. Descrizione e celebrazione del tempo dell'innamoramento, molto preciso
20. Incontro con la donna attraverso la visione o il sogno
Interni:
Sono legati allo stato d'animo dell'autore, sono sempre approfonditi psicologicamente
21. Meraviglia, la bellezza della donna lo stupisce ogni volta
22. Dolcezza e crudeltà della donna
23. Durata nel tempo degli effetti piacevoli o dolorosi dell'amore
24. Annullamento della passione con la morte, la battaglia d'amore
Domande da interrogazione
- Quali sono i principali cambiamenti storici e sociali del '300 in Italia?
- Come avviene la transizione dal comune alla signoria?
- In che modo Petrarca contribuisce alla poesia soggettiva?
- Qual è l'importanza dell'otium e della poesia per Petrarca?
- Quali sono le caratteristiche principali del Canzoniere di Petrarca?
Durante il '300, l'Italia vive una rinascita delle città e l'affermazione della borghesia mercantile. Si assiste al declino del papato e dell'impero, mentre emergono le monarchie nazionali e l'autonomia dei comuni e dei principati italiani. Questo periodo segna lo sviluppo del commercio e l'inizio di un'economia capitalistica.
La transizione avviene a causa delle lotte interne nei comuni, che richiedono una guida più energica. Si passa quindi alla signoria, dove la libertà diventa interiore e non più esercitabile. Questo porta a un cambiamento nei rapporti tra potere e letteratura e all'emergere del mecenatismo.
Petrarca introduce una poesia più soggettiva e amorosa, narrando l'amore per Laura. A differenza di Dante, Petrarca non è legato a un luogo specifico e diventa cittadino del mondo. La sua poesia riflette una crisi interiore tra l'amore terreno e l'aspirazione spirituale.
Per Petrarca, l'otium rappresenta la solitudine che permette la meditazione e l'elevazione dell'animo. La poesia è vista come necessaria perché inutile, offrendo bellezza e senso alla vita. Essa ha una funzione etico-sociale e prepara alla vita e alla morte.
Il Canzoniere è composto da 366 componimenti, tra cui sonetti, canzoni, sestine, ballate e madrigali. È un romanzo d'amore diviso in due sezioni: "In vita di Madonna Laura" e "In morte di Madonna Laura". La raccolta rappresenta un viaggio interiore e un'autobiografia ideale, fondando il genere lirico fino all'800.