Concetti Chiave
- Il Secretum di Petrarca, un'opera in prosa scritta in latino, ricorda le Confessioni di Sant'Agostino e non era destinata alla pubblicazione.
- L'opera è strutturata come un dialogo tra Petrarca e Sant'Agostino, con la Verità, per esplorare il conflitto interiore tra aspirazioni divine e attaccamenti terreni.
- Nel primo libro, Petrarca affronta la sua debolezza di volontà e l'incapacità di perseguire il bene, con Agostino che lo invita a riflettere sulla transitorietà dei beni terreni.
- Il secondo libro esamina l'animo del poeta e i peccati capitali, concentrandosi sull'attaccamento alla fama e la negligenza nella virtù, causa di malinconia.
- Nel terzo libro, si discutono l'amore per Laura e la ricerca della gloria; Agostino critica queste passioni come ostacoli all'amore divino, ma Petrarca non rinuncia alla gloria terrena.
Indice
Origine e contesto del Secretum
Il Secretum viene scritto da Petrarca fra il 1342 e il 1343 per essere rimaneggiato dal 1353 al 1558 durante il suo soggiorni milanese. E’ un’opera in prosa, scritta in latino ed imita le Confessioni di Sant’Agostino e le opere di altri scrittori classici.
Non era destinata ad essere messa in circolazione e fu pubblicata dagli amici solo dopo la morte dello scrittore.Dialogo con Agostino e Verità
Petrarca immagina un dialogo con Agostino, il suo interlocutore. Al colloquio è presente anche la Verità; questo è un espediente per esporre i diversi punti di vista e le aspirazioni del poeta e del suo conflitto interiore fra aspirazione verso Dio e attaccamento ai beni terreni. L’opera è articolata in tre libri:
Analisi del primo libro
• nel primo libro, si mette in evidenza che il poeta è afflitto da una volontà troppo debole e, per questo, egli è incapace di tradurre concretamente la sua aspirazione al bene. Agostino invita il poeta a concentrarsi sulla morte che pone fine ai beni e ai valori terreni, da cui il poeta non riesce a staccarsi
Esplorazione del secondo libro
• nel secondo libro, viene analizzato l’animo del poeta in rapporto ai peccati capitali. Di alcuni di essi Petrarca si ritiene colpevole, ma non dell’invidia. Viene esaminato l’attaccamento ai valori terreni come la fama che deriva dall’attività letteraria o dalla ricerca della bellezza. Nelle ultime pagine si parla dell’accidia cioè della negligenza nell'esercizio della virtù necessaria per la santificazione dell'anima che generando una specie di malinconia, sta alla base delle sofferenze del Petrarca.
Conflitto nel terzo libro
• nel terzo libro, sono prese in esame due passioni che interessarono tutta la vita del Petrarca: l’amore per Laura e la ricerca della gloria terrena. Per il poeta, queste due passioni servono per innalzare l’uomo ed avvicinarlo a Dio; per Agostino, esso servono soltanto a distogliere l’uomo dalla ricerca e quindi dall’amore per Dio. Dopo aver rimproverato il poeta di aver amato il corpo e non l’anima di Laura e dopo aver dimostrato che l’amore per la donna non è un tramite per amare Dio (come invece sostenevano gli stilnovisti), Agostino dimostra che l’amore per Laura è causa del suo traviamento morale e della sua deviazione dalla giusta via, causandogli così tanta sofferenza. Nella parte finale, il poeta ammette le ragioni di Agostino, ma dichiara di non poter fare a meno dell’inutilità dell’amore per la gloria terrena.
Conclusione e riflessioni finali
Nell’insieme si può affermare che il Secretum può essere considerato quasi un autocommento al Canzoniere perché vi troviamo tutti gli aspetti della passione amorosa per Laura descritti nelle rime.
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine e il contesto del "Secretum" di Petrarca?
- Quali sono i temi principali del dialogo tra Petrarca e Agostino nel "Secretum"?
- Come viene analizzato l'animo del poeta nel secondo libro del "Secretum"?
- Qual è il conflitto principale nel terzo libro del "Secretum"?
Il "Secretum" è stato scritto da Petrarca tra il 1342 e il 1343 e rimaneggiato fino al 1558 durante il suo soggiorno a Milano. È un'opera in prosa, scritta in latino, che imita le "Confessioni" di Sant'Agostino e altre opere classiche. Non era destinata alla pubblicazione e fu pubblicata postuma dagli amici di Petrarca.
Il dialogo immaginato tra Petrarca e Agostino, con la presenza della Verità, esplora il conflitto interiore del poeta tra l'aspirazione verso Dio e l'attaccamento ai beni terreni. Agostino invita Petrarca a concentrarsi sulla morte e a distaccarsi dai valori terreni.
Nel secondo libro, l'animo del poeta viene esaminato in relazione ai peccati capitali. Petrarca si ritiene colpevole di alcuni, ma non dell'invidia. Si analizza l'attaccamento ai valori terreni come la fama e la bellezza, e si discute dell'accidia, che causa malinconia e sofferenza al poeta.
Il terzo libro esamina le passioni dell'amore per Laura e la ricerca della gloria terrena. Agostino critica queste passioni, sostenendo che distolgono l'uomo dall'amore per Dio. Petrarca ammette le ragioni di Agostino, ma confessa di non poter rinunciare all'amore per la gloria terrena.