Concetti Chiave
- La Scapigliatura è una corrente culturale milanese nata da scrittori ribelli al tradizionalismo e al buonsenso borghese, mirante a rinnovare la cultura italiana e introdurre modelli europei.
- Gli scapigliati promuovevano la fusione di vari settori artistici, consideravano il Romanticismo superato e criticavano l'orientamento materiale della società post-unitaria.
- La corrente presentava limiti, come la mancanza di soluzioni ai problemi evidenziati e una conoscenza superficiale della letteratura straniera, senza un impegno politico definito.
- Due gruppi caratterizzavano la Scapigliatura: uno che considerava l'esperienza giovanile e l'altro che la viveva come protesta continua, spesso con tragiche conseguenze.
- Scapigliatura, risalente al 1400-1500, significava una vita stravagante; in Francia, l'equivalente era "Boheme", con opere come "Scene di vita di Boheme" di Murger.
Indice
Origini e Obiettivi della Scapigliatura
È una corrente culturale, nata a Milano grazie ad un gruppo di scrittori, che erano animati da uno spirito di ribellione contro la cultura tradizionale e contro il buonsenso borghese. Il loro obiettivo fondamentale fu quello di: rinnovare la cultura italiana e di diffondere la cultura europea, considerando vari modelli:
1. pittura: impressionismo;
2. Poesia: Baudelaire;
3. Prosa: Edgar Allan Poe;
4. Musica: Wagner.
Iniziative e Limiti della Scapigliatura
Gli scapigliati portarono avanti numerose iniziative:
• promosser la fusione di più settori;
• Ritenevano il Romanticismo ormai concluso;
• Erano delusi dall’unità italiana, perché non risolse i problemi;
• Il poeta non aveva più un compito preciso;
• Si resero conto che la società era sempre più orientata verso affari e denaro e si stavano perdendo dei valori fondamentali.
Questa corrente però ebbe dei limiti essenziali:
• venivano messi in risalto i problemi, ma non venivano risolti;
• i suoi rappresentanti non erano schierati politicamente;
• si aveva una conoscenza superficiale della letteratura straniera.
Gruppi e Figure della Scapigliatura
Vi erano due gruppi di scapigliati:
1° gruppo: per loro la scapigliatura era solo un’esperienza giovanile, infatti, in un momento successivo si inserirono nella società.
Ad esempio: i fratelli Boito;
2° gruppo: per loro la scapigliatura era un’esperienza che sarebbe durata tutta la vita. Essi morirono giovani o si suicidarono o morivano alcolizzati. Era quasi una forma di protesta. Contestavano:
1. il clero;
2. La Chiesa;
3. Il modello di Manzoni.
Definizione e Opere di Cletto Arrighi
Era una parola usata in letteratura tra il 1400 e il 1500, caduta poi in disuso e che significava: “vita vissuta in modo stravagante e immorale”. Gli scapigliati vennero inizialmente guidati da Cletto Arrighi, il cui vero nome era Carlo Righetto.
Costui scrisse: “La scapigliatura e il 6 febbraio”, nel 1862. Diede una definizione precisa di scapigliato: “è un giovane di cultura tra i 20 e i 30 anni, disoccupato, senza soldi, che desidera emergere, ma che contesta i valori sociali e che si segnala per una vita stravagante”.
Tra le opere dell’autore si ricorda:“Nanà”: un racconto sul mondo della prostituzione a Milano, rifacendosi a Zola;
PAROLA SCAPIGLIATURA IN ALTRE NAZIONI:
Questa parola ebbe una corrispondenza in Francia, dove era diffusa la parola Boheme. Uno scrittore francese, Murger, scrisse “Scene di vita di Boheme”.
Domande da interrogazione
- Quali furono gli obiettivi principali della Scapigliatura?
- Quali furono le iniziative e i limiti della Scapigliatura?
- Come si dividevano i gruppi di scapigliati e quali erano le loro caratteristiche?
- Chi era Cletto Arrighi e quale fu il suo contributo alla Scapigliatura?
La Scapigliatura mirava a rinnovare la cultura italiana e diffondere la cultura europea, ispirandosi a modelli come l'impressionismo in pittura, Baudelaire in poesia, Edgar Allan Poe in prosa e Wagner in musica.
Gli scapigliati promuovevano la fusione di più settori e criticavano il Romanticismo e l'unità italiana. Tuttavia, non risolvevano i problemi evidenziati, non avevano un orientamento politico chiaro e avevano una conoscenza superficiale della letteratura straniera.
C'erano due gruppi: uno considerava la scapigliatura un'esperienza giovanile e si integrava nella società, come i fratelli Boito; l'altro la viveva come una protesta permanente, spesso con esiti tragici, contestando il clero, la Chiesa e il modello di Manzoni.
Cletto Arrighi, pseudonimo di Carlo Righetto, guidò inizialmente gli scapigliati e definì lo scapigliato come un giovane colto, disoccupato e contestatore dei valori sociali. Scrisse opere come "La scapigliatura e il 6 febbraio" e "Nanà".