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Concetti Chiave

  • Il romanzo storico-antropologico esplora la memoria e le tradizioni per indagare l'identità culturale dei popoli, con particolare attenzione all'Italia.
  • Questo genere letterario utilizza strumenti delle scienze umane come antropologia, etnologia e sociologia per esaminare l'evoluzione culturale.
  • Un ampio arco temporale è coperto da opere che vanno dal Basso Medioevo fino al Novecento, esemplificato da autori come Umberto Eco e Raffaele Crovi.
  • Il successo di Gabriel García Márquez con "Cent'anni di solitudine" ha contribuito alla popolarità del genere, integrando realismo e magia.
  • La letteratura dell'emigrazione offre un contributo prezioso nel ricostruire l'identità italiana, evidenziando l'impatto della globalizzazione e della perdita di memoria storica.

Indice

  1. Identità culturale e letteratura
  2. Eredità e trasformazioni italiane
  3. Successo di Gabriel Garcìa Màrquez
  4. Sfide identitarie nel Novecento

Identità culturale e letteratura

Tipologia narrativa che fa della letteratura una sorta di deposito della coscienza collettiva, un percorso nella memoria e nelle tradizioni, un’indagine sull’identità culturale dei popoli.

Eredità e trasformazioni italiane

Negli ultimi anni, questo genere ha inteso studiare appunto l’identità in movimento degli italiani, tra eredità del passato e trasformazioni epocali, avvalendosi dei vari strumenti delle scienze umane: antropologia, etnologia, sociologia ed economia; l’escursione cronologica, quindi il tempo preso in esame, è molto ampia: si va dal Basso Medioevo con “Nome della rosa” di Eco, ai cent’anni della storia novecentesca narrati da Raffaele Crovi nella “Valle dei cadaveri”.

Successo di Gabriel Garcìa Màrquez

Il rigoglio di questo genere si deve allo straordinario successo editoriale ottenuto dallo scrittore colombiano Gabriel Garcìa Màrquez, premio Nobel per la letteratura nel 1982 con “Cent’anni di solitudine”, nell’opera convivono elemento realistico e dimensione magica. È insieme, una saga familiare che si snoda di padre in figlio nell’arco di un secolo, e la storia di Macondo, città immaginaria della Colombia caraibica, fondata dal capostipite José Buendìa, anche in questo luogo remoto delle origini a un certo punto irrompono la storia con il suo immancabile carico di dolore e le sirene della modernizzazione.

Sfide identitarie nel Novecento

Dopo il Risorgimento, mai come nell’ultimo scorcio del Novecento il problema di ricostruire una coscienza identitaria è tornato ad affacciarsi all’attenzione degli scrittori italiani con gravità ed urgenza, se ne intuiscono facilmente le ragioni: globalizzazione che impone nuovi modelli e l’appannamento della memoria storica. Un contributo prezioso per ricordare chi eravamo è venuto dalla letteratura dell’emigrazione, che racconta i casi di tanti nostri connazionali costretti dalla miseria ad espatriare in cerca di lavoro, accumunati dal mito americano.

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