Concetti Chiave
- Il Neorealismo letterario italiano si sviluppa nel decennio successivo alla Seconda Guerra Mondiale, influenzato da ideali socialisti e da una forte spinta verso la rappresentazione della realtà sociale.
- La rinascita artistica italiana post-bellica vede gli artisti tornare ai valori formali del Novecento, rivolgendosi a movimenti come il Cubismo e l'Astrattismo per esprimere una nuova libertà artistica.
- Il Fronte Nuovo delle Arti, fondato a Milano nel 1946, promuove l'espressione artistica libera e l'impegno politico-sociale, unendo artisti con diverse aspirazioni e linguaggi.
- Il Neorealismo italiano investe tutte le arti, dal cinema alla letteratura, con l'obiettivo di avvicinarsi alla vita reale e affrontare i problemi sociali attraverso un linguaggio semplice e diretto.
- Scrittori come Alberto Moravia, Mario Rigoni Stern e Primo Levi rappresentano diverse interpretazioni del Neorealismo, focalizzandosi su temi come la guerra, la resistenza e le esperienze personali drammatiche.
Indice
- Corrente letteraria post-bellica
- Rinascita artistica italiana
- Fronte Nuovo delle Arti
- Evoluzione del Neorealismo
- Scrittori del Neorealismo
Corrente letteraria post-bellica
In questo appunto viene descritto il neorealismo in letteratura che è quella corrente riguardante anche gli scrittori e gli intellettuali italiani nel decennio immediatamente successivo alla Seconda Guerra Mondiale. Si prendono in considerazione le varie forme di socialismo come ad esempio il neorealismo sociale.
Tra gli esempi di intellettuali di questo periodo si ricordano Mario Rigoni Stern, Alberto Moravia, Primo Levi.

Rinascita artistica italiana
Dopo la conclusione tragica e pessimistica della Seconda Guerra mondiale, gli artisti italiani avvertono fortissima l’esigenza di ridare forza ai valori formali che erano stati alla base dell’arte del Novecento.
Ciò vuol dire, per molti guardare al Cubismo ed alla sua esperienza di indagine sulla realtà e per altri partire dai valori dell’Astrattismo.
Fronte Nuovo delle Arti
Nel 1946 nasce a Milano il Fronte Nuovo delle Arti. Come già per Corrente, da cui deriva, questo movimento afferma la libertà di espressione artistica e un nuovo impegno politico e sociale.
Vi aderiscono artisti di diversa formazione:
- Renato Birolli (1905 – 1959);
- Renato Guttuso;
- Carlo Levi;
- Alberto Viani ed Emilio Vedova ed altri meno rappresentativi.
All’interno del medesimo movimento le diverse aspirazioni e i differenti linguaggi trovano unità e spazio di dialogo, finché i singoli artisti non prenderanno strade diverse, dando origine all’esperienza neorealista, astratta e informale.
Alcuni pittori affermano l’esigenza di un’arte di aperto contenuto politico e sociale, che sappia cogliere da un lato l’eredità del Realismo ottocentesco, dall’altro il metodo della scomposizione delle forme di matrice cubista.
Renato Guttuso che aveva vissuto il clima letterario e decadente della Roma dei primi Anni Quaranta, nel dopoguerra muta il suo linguaggio in senso realistico. Il punto di partenza della sua pittura sembra essere Guernica di Picasso, mediata da toni espressionisti.
Nella Vucciria (è questo il nome di un celebre mercato di Palermo), lo spazio è scomposto in mille frammenti (le diverse mercanzie, le figure umane, un muro), che si ricompongono bidimensionalmente. L’affollarsi delle figure sulla tela dimostra come il Realismo di Guttuso sia intriso di ansia e di grande carica espressiva.
Emilio Vedova evita la figurazione naturalistica, e crea situazioni in cui linee spezzate dai colori vivaci si oppongono incessantemente. Questa scelta è magistralmente espressa nelle tele che formano il Ciclo della protesta.
Evoluzione del Neorealismo
Il Neorealismo è una corrente che investe anche gli scrittori e i letterari italiani nel decennio immediatamente successivo alla Seconda Guerra Mondiale.
In questo periodo si sviluppa un nuovo movimento artistico e letterario che, per la sua tendenza a riavvicinarsi alla vita e a mettere allo scoperto le piaghe della società, prende il nome di Neorealismo.
Il Neorealismo italiano investe tutte le arti e in particolare il cinema dove offre le sue opere più rilevanti con Roma città aperta, Sciuscià, Ladri di biciclette di Vittorio De Sica, La terra trema e il cammino della speranza grazie alla suggestione delle immagini e all’immediatezza dei dialoghi.
Nel campo letterario livellamento più evidente è la rottura con il passato, con una letteratura troppo formale e simbolica, lontana dai veri problemi della gente. Affermando il prevalere di interessi e problemi di contenuto piuttosto che di stile, si sente il bisogno di aderire alla realtà e di fare dell'arte un impegno civile e sociale.
Si opta in pratica per una letteratura che si risolva in “cronaca “ degli avvenimenti, nella convinzione che debbano essere i fatti stessi a parlare, non mediati dalla letteraria.
La materia da rappresentare diventa la realtà contemporanea o molto recente: la guerra, la Resistenza, l’occupazione delle terre, gli scioperi e la miseria.
Il neorealismo guarda con sempre maggiore interesse ai modelli realistici della trazione ottocentesca, da Tolstoj a Verga, impiegando tuttavia nuove forme di espressione narrativa e soprattutto un linguaggio non letterario, ma aderente alle forme e ai modi espressivi popolari, compresi il gergo e il dialetto.
I generi letterari che meglio corrispondono a queste esigenze sono il romanzo, il racconto e la narrazione – documento, che sono al tempo stesso narrazione e riflessione storico – sociale. Molto importante divenne il romanzo neorealista.
Scrittori del Neorealismo
Fra gli scrittori che, pur con diverse interpretazioni e realizzazioni, aderiscono al movimento neorealistico si ricordano i seguenti.
Alberto Moravia nel suo primo romanzo Gli indifferenti (pubblicato nel 1929) aveva messo in luce il cinismo e la noia tipici di certi ambienti delle classi sociali più elevate, nel dopoguerra dedica la sua attenzione al popolo e al sottoproletariato che, dopo aver sofferto la guerra, ne pativa ora le conseguenze: nascono così i celeberrimi Racconti romani.
Mario Rigoni Stern rievoca la sua esperienza nella campagna di Russia durante la Seconda Guerra Mondiale in vari libri, il più famoso dei quali è Il sergente della neve.
Primo Levi, scrittore ebreo che fu internato ad Auschwitz, racconta in Se questo è un uomo e La tregua le condizioni dei prigionieri nei campi di concentramento tedeschi, la liberazione e il ritorno in patria. Nei successivi numerosi scritti emerge, tra l’altro, la sua formazione scientifica.
per ulteriori approfondimenti sul neorealismo in letteratura vedi anche qua
Domande da interrogazione
- Qual è il contesto storico in cui si sviluppa il Neorealismo in letteratura?
- Quali sono le caratteristiche principali del movimento artistico Fronte Nuovo delle Arti?
- In che modo il Neorealismo si manifesta nel cinema italiano?
- Quali sono i temi principali trattati dagli scrittori neorealisti?
- Chi sono alcuni degli scrittori più rappresentativi del Neorealismo e quali opere hanno prodotto?
Il Neorealismo in letteratura si sviluppa nel decennio immediatamente successivo alla Seconda Guerra Mondiale, coinvolgendo scrittori e intellettuali italiani che esplorano temi sociali e politici.
Fondato nel 1946 a Milano, il Fronte Nuovo delle Arti promuove la libertà di espressione artistica e un nuovo impegno politico e sociale, unendo artisti di diverse formazioni e linguaggi.
Il Neorealismo nel cinema italiano si esprime attraverso opere come "Roma città aperta" e "Ladri di biciclette", caratterizzate da immagini suggestive e dialoghi immediati che riflettono la realtà sociale del tempo.
Gli scrittori neorealisti si concentrano su temi come la guerra, la Resistenza, l'occupazione delle terre, gli scioperi e la miseria, utilizzando un linguaggio aderente alle espressioni popolari.
Tra gli scrittori neorealisti figurano Alberto Moravia con "Racconti romani", Mario Rigoni Stern con "Il sergente della neve", e Primo Levi con "Se questo è un uomo" e "La tregua", opere che esplorano esperienze personali e sociali del dopoguerra.