Concetti Chiave
- Ermetismo è una corrente poetica del Novecento, caratterizzata da complessità sintattica e oscurità, distinta dalla poesia classica.
- Il termine "ermetico" sottolinea la difficoltà di decifrazione di questo stile, evidenziato dal critico Francesco Flora.
- I poeti ermetici aspirano a una poesia pura, svincolata da forme metriche tradizionali e finalità pratiche o celebrative.
- Il tema centrale è la solitudine dell'uomo moderno, privo di certezze e valori antichi, espressa con linguaggio essenziale e figure retoriche.
- Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale e Salvatore Quasimodo sono i principali esponenti di questa corrente letteraria.
Indice
Origini e definizione dell'Ermetismo
Con il termine "Ermetismo" si vuole designare quel tipo di poetica che sorge tra gli anni venti e si protende fino alla fine del dopoguerra.
Il critico letterario Francesco Flora, designa questa definizione con l'aggettivo "ermetico" in quanto vuole sottolineare l'oscurità e l'indecifrabilità della nuova poesia, ritenuta sintatticamente, strutturalmente e morfologicamente più complessa rispetto alla poesia classica.
Caratteristiche della poesia ermetica
I poeti ermetici proseguono l'ideale di una poesia pura, cioè libera dalle forme metriche tradizionali, ma anche da ogni finalità pratica, didascalica o celebrativa. Il tema centrale della poesia ermetica è la solitudine disperata dell'uomo moderno che ha perduto la fede negli antichi valori, e non ha più certezze a cui ancorarsi.
Linguaggio e figure retoriche
Il poeta ermetico, quindi, tende ad utilizzare un linguaggio essenziale, che meglio descriva l'intensità del suo stato d'animo, attraverso analogie (ossia una figura retorica che consiste nel comparare due espressioni opprimendo il "come". Per esempio: La sua pelle era (come) candida neve), metafore ed altre figure retoriche. Anche la sintassi è più semplificata e grande rilievo viene dato agli spazi bianchi e alle pause per esaltare il discorso.
Poeti rappresentativi dell'Ermetismo
I poeti più rappresentativi di questo periodo sono: Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale e Salvatore Quasimodo.