Concetti Chiave
- Negli anni '20 emerge una "poesia nuova" denominata "ermetica", con poeti come Ungaretti e Montale che sfuggono a classificazioni tradizionali.
- La poesia ermetica si distingue per il rifiuto del linguaggio poetico tradizionale, cercando l'essenzialità e un significato profondo attraverso il gioco analogico.
- L'analogia diventa un procedimento stilistico centrale, eliminando connessioni logiche esplicite per ottenere maggiore essenzialità e potere evocativo.
- Ungaretti e altri poeti ermetici utilizzano l'analogia per creare immagini suggestive e complesse, come l'accostamento di sensazioni diverse con la sinestesia.
- La scelta dei nuovi moduli espressivi da parte dei poeti ermetici rappresenta una decisione etica, riflettendo una visione del mondo priva di certezze assolute.
Indice
L'affermazione della poesia ermetica
Negli anni '20 nella produzione poetica avviene l'affermarsi di una vera e propria "poesia nuova" che con una fortunata definizione di F. Flora, è stata detta "ermetica".Occorre, però, fare una precisazione: di una vera e propria scuola ermetica con tutto ciò che il termine "scuola" comporta e cioè una codificazione di tecniche e moduli espressivi si può parlare più tardi, verso la metà degli anni '30. In questo periodo e cioè negli anni '20 si afferma una poesia dalle caratteristiche nuove e si affermano i "lirici nuovi" come Ungaretti e Montale le cui opere hanno una fisionomia inconfondibile che sfugge ad ogni catalogazione.
Caratteristiche della poesia ermetica
Molte le novità della nuova poesia:i poeti ermetici rifiutano un linguaggio ridondante e opulento, mirano a riacquistare una nuova dimensione musicale della parola, ma soprattutto puntano sull'essenzialità della parola e sul gioco analogico. LE due cose sono in rapporto reciproco: l'esigenza di essenzialità porta al rifiuto del linguaggio poetico tradizionale e alla ricerca di espressioni che riescono ad attingere al significato profondo della realtà che si vuole esprimere. Si tratta,cioè,di restituire alla parola "logora e abusata",verginità e novità, di caricarla di quel valore e di quella pregnanza che essa aveva quando, usata nella notte dei tempi per la prima volta,essa poteva ancora stabilire un rapporto fra l'uomo e le cose ed aveva quasi un valore "magico ed evocativo",dava forma e realtà alle cose.
L'analogia nella poesia ermetica
Per far questo i poeti ermetici ricorrono all'analogia, che di certo non è stata inventata da loro,ma è stata da loro elevata a procedimento stilistico esemplare. Si può considerare l'analogia "un paragone, una similitudine" in cui è stato abolito il "come" che introduce il rapporto tra le cose paragonate:si elimina così un nesso logico-discorsivo e si ottiene una maggiore essenzialità. A questo proposito Ungaretti ha scritto:"Se il carattere dell'800 era stato quello di stabilire legai a furia di rotaie e ponti...,il poeta d'oggi cercherà di mettere a contatto immagini lontane, senza fili. Ad esempio quando Ungaretti dice "tornano in alto/ad ardere le favole" è chiaro che non è più possibile ricostruire i passaggi di fantasia ed immagini che hanno fatto quelle "stelle e favole",ma rimane viva e chiara la suggestione di lontananza, di sogno e di speranza forse di favole udite alla luce delle stelle o di illusioni cadute che tornano a risplendere nel cielo della vita. Un altro esempio:quando Quasimodo parla "dell'urlo nero" accosta il piano acustico a quello visivo per sottolineare la drammaticità di quell'urlo e quell'analogia si complica con la sinestesia, cioè con la fusione di sensazioni che hanno diversa origine, in questo caso udito-vista.
Scelta etica dei poeti ermetici
Occorre precisare che per i poeti ermetici il rifiuto dei moduli espressivi della tradizione acquista il significato di una scelta etica prima che stilistica: il poeta costata, cioè, che non ha più certezze o miti da proporre con il canto poetico a gola spiegata, ma può solo salvare qualche relitto di un naufragio, può solo offrire, come dice Montale,"qualche storta e secca sillaba":l'adozione di nuovi moduli espressivi è quindi conseguenza di una nuova posizione etica.
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine della poesia ermetica e quando si è affermata?
- Quali sono le caratteristiche principali della poesia ermetica?
- Come viene utilizzata l'analogia nella poesia ermetica?
- Qual è il significato etico della scelta stilistica dei poeti ermetici?
- Quali poeti sono associati alla poesia ermetica e quali sono le loro opere distintive?
La poesia ermetica si è affermata negli anni '20 come una "poesia nuova", ma una vera e propria scuola ermetica si è sviluppata solo verso la metà degli anni '30.
La poesia ermetica si caratterizza per il rifiuto di un linguaggio ridondante, puntando sull'essenzialità della parola e sul gioco analogico per esprimere il significato profondo della realtà.
L'analogia è elevata a procedimento stilistico esemplare, eliminando il "come" per ottenere maggiore essenzialità e creando suggestioni di lontananza e sogno.
La scelta stilistica dei poeti ermetici riflette una posizione etica, rifiutando i moduli tradizionali per esprimere l'incertezza e offrire solo frammenti di verità.
Poeti come Ungaretti e Montale sono associati alla poesia ermetica, con opere che presentano una fisionomia inconfondibile e sfuggono a ogni catalogazione.