Concetti Chiave
- "Una vita" di Italo Svevo inizialmente non fu compreso, poiché contrastava con le tematiche popolari dell'epoca come il superomismo e l'eros, centrando invece sulla figura dell'impiegato e la vita quotidiana.
- Il romanzo esplora il concetto di "inetto", una persona alienata e non integrata nella società, incapace di adattarsi ai meccanismi sociali.
- Alfonso Nitti, il protagonista, è un impiegato frustrato con ambizioni letterarie, che lotta con sentimenti di inadeguatezza e desideri contraddittori, culminando nel suo suicidio.
- Il romanzo riflette sulla vita cittadina e la lotta per la sopravvivenza nell'ambiente lavorativo, evidenziando la distanza tra desideri materiali e aspirazioni più elevate.
- "Una vita" si ispira al naturalismo francese, in particolare a Maupassant, e fu inizialmente sottovalutato dalla critica, tranne che da Montale che lo considerò il miglior romanzo di Svevo.
Indice
Incomprensione iniziale del romanzo
Inizialmente questo romanzo non fu compreso, perché andava contro gli schemi graditi dal grande pubblico e la critica: d’Annunzio, il superomismo, l’eros erano stati fin ora sempre incentivati, poiché erano tematiche avvincenti e gradite dal pubblico.
La figura dell'impiegato inetto
Chiaramente questi temi contrastavano con il romanzo di Svevo-->centrale è la figura dell’impiegato e si presta a raccontare fatti di vita quotidiana/ temi crepuscolari/grigi.
Le giornate sono tutte uguali a sé stesse, senza qualcosa che rompa con questa quotidianità.
La figura dell’impiegato si presta a raccontare una vita spenta, e si presta dunque ad essere una rappresentazione dell’individuo inetto/alienato (persona non integrata nella società).
In-aptus: che non si adegua ai meccanismi sociali, termine mediato dall’evoluzionismo darwiniano: secondo la teoria gli animali si adattano, quelli che non si adattano si estinguono-->la figura dell’inetto non sa adeguarsi alla società: figura tormentata/non realizzata.
Alfonso Nitti: un alter ego
Il personaggio di Alfonso Nitti:è un inetto, incapace di adattarsi alla realtà di impiegato e di concepire una vita appagante e duratura.
Alter ego di Svevo: Alfonso ha ambizioni letterarie ma si trasferisce dal suo paesino a Trieste, dove trova lavoro come impiegato in una banca= il lavoro è frustrante, ma la sua vita viene colpita da una svolta: si innamora di Annetta, la figlia del proprietario della ditta. Tuttavia, la relazione è destinata ad essere tormentata= Alfonso se ne va senza motivo apparente da Trieste al suo paesino dalla madre malata: questo per il suo sentimento di inadeguatezza (dà origine a desideri contraddittori: vorrebbe affermarsi, ma allo stesso tempo rifiuta un autentico coinvolgimento nella vita)= alla fine si suicida al suo ritorno a Trieste: la situazione era mutata e Annetta ormai fidanzata.
Aspetti fondamentali del protagonista
Aspetti fondamentali: il protagonista prima di andare in citta viveva con la sua vecchia madre in un paesino di campagna: vita piuttosto circoscritta--> si inserisce come impiegato e si sente disadatto alla vita cittadina da impiegato. Allo stesso tempo concepisce i suoi colleghi come persone aride, senza una cultura di spessore: tanto vero che lui si compiace di sapere il latino, mentre loro no: atteggiamento di superiorità che lo conduce a non avere rapporti buoni con i suoi colleghi--> non entra in sintonia con il mondo che lo circonda.
Riflessioni e critica letteraria
Riflessione del protagonista: lotta nel superare il collega/essere superiore: concepisce la vita nella azienda come una lotta per la sopravvivenza--> questi colleghi vivono per dimostrare di essere più bravi in modo da soddisfare i desideri puramente materiale=mentre Alfonso desidera una vita più non di materialità=disadatto.
- La narrativa francese del naturalismo: Maupassant (contemporaneo di Zola)--> rispetto a Zola ha un'impostazione narrativa più legata alla vita degli individui (Zola fa principalmente un quadro sociale)--> si concentra sui sentimenti: la citta e l’individuo.
Maupassant aveva intitolato il suo romanzo ‘’una vie’’.
Critica letteraria: non apprezzò il romanzo, ma una voce fuori dal coro disse che ''Una vita'' era il miglior romanzo di Svevo= questa voce fuori dal coro fu Montale.
Domande da interrogazione
- Perché il romanzo inizialmente non fu compreso?
- Qual è il ruolo della figura dell'impiegato nel romanzo?
- Chi è Alfonso Nitti e quale ruolo svolge nel romanzo?
- Quali sono gli aspetti fondamentali del protagonista?
- Come è stata la critica letteraria nei confronti del romanzo?
Il romanzo andava contro gli schemi graditi dal grande pubblico e la critica, che preferivano temi come il superomismo e l'eros, rendendolo inizialmente incompreso.
La figura dell'impiegato rappresenta una vita spenta e alienata, simbolo dell'individuo inetto che non si adatta ai meccanismi sociali.
Alfonso Nitti è un alter ego di Svevo, un inetto incapace di adattarsi alla vita di impiegato, la cui storia culmina nel suicidio a causa del suo sentimento di inadeguatezza.
Alfonso viveva con la madre in campagna e si sente disadatto alla vita cittadina; si considera superiore ai colleghi, ma non riesce a integrarsi nel loro mondo.
La critica non apprezzò il romanzo, ma Montale lo considerò il miglior romanzo di Svevo, andando contro l'opinione generale.