Concetti Chiave
- La Scapigliatura è un movimento letterario nato a Milano nella seconda metà del XIX secolo, ispirato dallo stile di vita bohémien francese.
- Notevole per la ribellione contro le convenzioni letterarie e i costumi borghesi, gli scapigliati esplorano temi come la malattia e la disillusione nazionale.
- Il movimento rompe con il Romanticismo e si mostra scettico verso la modernità, pur abbracciando alcuni ideali del Verismo e del Decadentismo.
- Principali esponenti includono Cletto Arrighi, Iginio Tarchetti, Arrigo Boito, Giuseppe Amisani e Carlo Dossi.
- La Scapigliatura è vista come un'avanguardia mancata, priva di una visione chiara e di una lingua poetica innovativa.
Indice
Origini e influenze della Scapigliatura
La Scapigliatura è una corrente letteraria sviluppatasi principalmente a Milano nella seconda metà dell’Ottocento. Il suo nome deriva dal romanzo di uno dei massimi esponenti del movimento, Cletto Arrighi, La scapigliatura e il 6 febbraio. Il romanzo tratta di un gruppo di intellettuali che vivevano in maniera sregolata, sulla scia dei bohemien francesi, artisti, romanzieri e musicisti poveri e dallo stile di vita non convenzionale.
Questo gruppo di intellettuali ribelli influenza fortemente la vita degli scapigliati, che vivono pere scelta all’insegna della sregolatezza. Gli esponenti principali della corrente, oltre ad Arrighi, sono Iginio Tarchetti, Arrigo Boito, Giuseppe Amisani e Carlo Dossi.Caratteristiche e ribellione
La corrente della Scapigliatura è caratterizzata da una spiccata insofferenza per le convenzioni della letteratura contemporanea e da una profonda ribellione verso i costumi borghesi. Rifiutati dalla società contemporanea, la maggior parte di essi inizia ad analizzare gli aspetti sbagliati del mondo, concentrandosi principalmente sul tema della malattia, che ricorrerà frequentemente nelle loro opere (come in Fosca di Iginio Tarchetti).
Rompe definitivamente con il Romanticismo e conosce la disillusione dell’ideale di Unità d’Italia, con il tradimenti dei principi e dei valori della Nazione e della patria.
Davanti alla modernità e al progresso, inoltre, gli scapigliati hanno un atteggiamento duplice: hanno una straordinaria repulsione e nessuna fiducia per le nuove tecnologie, e questo li spinge a rifugiarsi nei valori del passato, avvicinandoli idealmente al movimento del Decadentismo; allo stesso tempo, però, disillusi e scontenti della diffusa moralità borghese, tendono a rappresentare la realtà e il vero degli aspetti materiali della vita, abbracciando gli ideali del Verismo.
Contraddizioni e mancanze
La Scapigliatura, però, si potrebbe classificare come un’avanguardia mancata: manca, infatti, una visione chiara del loro movimento e una profondità di pensiero. L’assenza di nuovi orizzonti conoscitivi, infatti, porta alla mancata elaborazione di una lingua poetica.
Domande da interrogazione
- Quali sono le origini e le influenze principali della Scapigliatura?
- Quali sono le caratteristiche distintive della Scapigliatura?
- Quali sono le contraddizioni e le mancanze della Scapigliatura?
La Scapigliatura è una corrente letteraria nata a Milano nella seconda metà dell'Ottocento, influenzata dai bohemien francesi e caratterizzata da uno stile di vita sregolato. Tra i suoi esponenti principali ci sono Cletto Arrighi, Iginio Tarchetti, Arrigo Boito, Giuseppe Amisani e Carlo Dossi.
La Scapigliatura si distingue per la ribellione contro le convenzioni letterarie e i costumi borghesi, con un focus sul tema della malattia e una rottura con il Romanticismo. Gli scapigliati mostrano un atteggiamento duplice verso la modernità, rifugiandosi nei valori del passato e abbracciando il Verismo.
La Scapigliatura è considerata un'avanguardia mancata a causa della mancanza di una visione chiara e di profondità di pensiero, che ha impedito l'elaborazione di una nuova lingua poetica e di nuovi orizzonti conoscitivi.