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Concetti Chiave

  • Il Giorno della memoria, celebrato ogni anno il 27 gennaio, commemora la tragedia della Shoah e l'importanza di ricordare per prevenire futuri orrori simili.
  • Primo Levi, sopravvissuto ad Auschwitz, esprime attraverso la poesia "Shemà" un potente monito a non dimenticare le atrocità subite dagli ebrei.
  • Liliana Segre sottolinea l'importanza della memoria come antidoto contro l'indifferenza, condividendo esperienze personali del campo di concentramento.
  • Le testimonianze di Anna Frank, attraverso il suo diario, offrono una prospettiva personale e toccante sulla vita nascosta e la speranza durante l'Olocausto.
  • Elie Wiesel, deportato ad Auschwitz, scrive di come ascoltare i sopravvissuti trasformi il lettore in un testimone, sottolineando l'importanza del ricordo.
In questo appunto si riportano alcuni di testi di poesie che ricordano la triste tragedia della Shoah che ha portato alla persecuzione degli ebrei nei campi di concentramento nel corso della Seconda Guerra mondiale da parte dei tedeschi. Ogni 27 gennaio dell'anno viene celebrato proprio il cosiddetto Giorno della memoria, conosciuto anche come Giornata della Memoria proprio per ricordare questo evento doloroso. Molti scrittori inoltre hanno scritto delle poesie in merito proprio per ricordare quanto è successo, in modo tale che le generazioni presenti e future non dimentichino ciò che è accaduto.

Indice

  1. Le poesie della Shoah
  2. Primo Levi e la poesia Shemà
  3. Liliana Segre e le sue citazioni
  4. Mario Rigoni Stern e le sue citazioni
  5. La testimonianza di Anna Frank
  6. Una poesia sulla Shoah
  7. Le poesie e le citazioni di Elie Wiesel

Le poesie della Shoah

Ogni 27 gennaio dell’anno viene celebrato il Giorno della memoria, un momento che permette di ricordare un periodo storico che con la sua brutalità ci porta a volerlo solo scordare.
Questa giornata è stata istituita proprio per non dimenticare e per provare ad imparare da quelli che sono stati gli sbagli del passato, in modo che la tragedia dello sterminio degli ebrei non si ripeta mai più. il miglior modo per non dimenticare tutto ciò è quello di leggere le parole, le poesie della Shoah di grandi scrittori, poeti, o testimoni di quel momento. Riflessioni e poesie sulla Shoah: memoria e testimonianze articoloEd è per questo che ogni 27 gennaio dell’anno celebriamo la Giornata della memoria con frasi citazioni e poesie di scrittori e personaggi che hanno vissuto in prima persona le atrocità di quel periodo. Segue un elenco di poesie sulla Shoah e frasi che raccontano l’orrore dei campi di sterminio.

Primo Levi e la poesia Shemà

Uno degli scrittori che maggiormente si lega a questo momento storico è Primo Levi, il quale fu presente alla liberazione del campo di Auschwitz, lui nel 1944 era infatti imprigionato lì, essendo ebreo.
Famosissima la sua poesia della Shoah, “ Shemà”:
“Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:
considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa e andando per via,
coricandovi alzandovi;
ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi.”

Liliana Segre e le sue citazioni

Possiamo poi ricordare la scrittrice politica italiana Liliana Segre, imprigionata nel campo di Auschwitz nel febbraio del 1944. Ella arrivò lì con il padre, ma subito dopo furono separati e lei non lo rivide mai più. Seguono alcune frasi della scrittrice italiana:
“Coltivare la Memoria è ancora oggi un vaccino prezioso contro l’indifferenza e ci aiuta, in un mondo così pieno di ingiustizie e di sofferenze, a ricordare che ciascuno di noi ha una coscienza e la può usare.”
“L’indifferenza è più colpevole della violenza stessa. È l’apatia morale di chi si volta dall’altra parte: succede anche oggi verso il razzismo e altri orrori del mondo. La memoria vale proprio come vaccino contro l’indifferenza. “
“Mi fa impressione quando sento di barconi affondati nel Mediterraneo, magari 200 profughi di cui nessuno chiede nulla. Persone che diventano numeri anziché nomi. Come facevano i nazisti. Anche per questo non ho mai voluto cancellare il tatuaggio con cui mi hanno fatto entrare ad Auschwitz.”

Mario Rigoni Stern e le sue citazioni

Ricordiamo anche Mario Rigoni Stern, il quale rifiutò di aderire alla Repubblica sociale di Mussolini e venne deportato. Seguono alcune sue citazioni e poesie sulla Shoah:
“La memoria è necessaria, dobbiamo ricordare perché le cose che si dimenticano possono ritornare: è il testamento che ci ha lasciato Primo Levi. “
“Vi era un bel sole: tutto era chiaro e trasparente, solo nel cuore degli uomini era buio. “
“Qualcuno mi mette in mano un rasoio di sicurezza e un piccolo specchio. Guardo queste cose nelle mie mani e poi mi guardo nello specchio. E questo sarei io: Rigoni Mario di GioBatta, [...]. Una crosta di terra sul viso, la barba come fili di paglia, i baffi sporchi di muco, gli occhi gialli, i capelli incollati sulla testa dal passamontagna, un pidocchio che cammina sul collo. Mi sorrido.”

La testimonianza di Anna Frank

Inoltre tra le testimonianze dell’Olocausto è impossibile non inserire le pagine di Anne Frank, la ragazza diventata simbolo della Shoah mediante il suo diario. seguono le quattro frasi più celebri della giovane che passò anni ed anni nascosta per non essere deportata:
“A noi giovani costa doppia fatica mantenere le nostre opinioni in un tempo in cui ogni idealismo è annientato e distrutto, in cui gli uomini si mostrano dal loro lato peggiore, in cui si dubita della verità, della giustizia e di Dio. “
“È un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell’intima bontà dell’uomo. “
“Se un cristiano compie una cattiva azione la responsabilità è soltanto sua; se un ebreo compie una cattiva azione, la colpa ricade su tutti gli ebrei. “
“Viviamo tutti, ma non sappiamo perché e a che scopo; viviamo tutti coll’intento di diventare felici, viviamo tutti in modo diverso eppure uguale.”
Riflessioni e poesie sulla Shoah: memoria e testimonianze articolo

Una poesia sulla Shoah

Una poesia molto intensa e toccante sulla Shoah si intitola “Scarpette rosse” ed è stata scritta da Joyce Lussu, poetessa e traduttrice vissuta nel Novecento. Proveniva da una famiglia antifascista e, durante la Seconda Guerra Mondiale, partecipò anche alla lotta partigiana contro il nazifascismo. La poetessa sceglie come scenario uno dei tanti campi di concentramento, quello di Buchenwald, in cui venivano deportati ebrei da tutta Europa. Lì fu trovato un paio di piccole scarpette rosse, che riportavano il marchio “Schulze Monaco”, quasi intatte, probabilmente di proprietà di uno dei tanti bambini, che lì, in quel luogo, avevano perso ingiustamente la vita. Tra le righe della poesia, è concentrato tutto il dolore e tutto lo strazio portato dai forni crematori, in cui vittimi ignare e innocenti perdevano i loro averi, le loro famiglie e venivano private della loro dignità di esseri umani. L’immagine di queste scarpette, così concreta e così diretta, arriva al lettore come un pugno allo stomaco ed è per questo che spesso questa poesia viene scelta nel Giorno della Memoria per commemorare quelle piccole vittime. Della stessa intensità è anche la poesia iniziale di “Se questo è un uomo”, che diventa un monito per le nuove generazioni a non sprecare la vita che è stata loro offerta, visto che è il diretto derivato della sofferenza e della lotta estrema affrontata da chi faceva fatica anche a procacciarsi il cibo.

Le poesie e le citazioni di Elie Wiesel

Infine importante è anche Elie Wiesel, un filosofo che il 6 maggio 1944 venne caricato su un treno merci insieme alla famiglia per essere deportato ad Auschwitz. Tutta la famiglia fu immediatamente separata e lui fu costretto ai lavori forzati.
Seguono due frasi ed una poesia famosa sulla Shoah di Wiesel:
“Chi ascolta un superstite dell’Olocausto diventa a sua volta un testimone. “
“Mai dimenticherò quella notte, la prima notte nel campo, che ha fatto della mia vita una lunga notte e per sette volte sprangata.
Mai dimenticherò quel fumo.
Mai dimenticherò i piccoli volti dei bambini di cui avevo visto i corpi trasformarsi in volute di fumo sotto un cielo muto.
Mai dimenticherò quelle fiamme che consumarono per sempre la mia Fede.
Mai dimenticherò quel silenzio notturno che mi ha tolto per l’eternità il desiderio di vivere.
Mai dimenticherò quegli istanti che assassinarono il mio Dio e la mia anima, e i miei sogni, che presero il volto del deserto.
Mai dimenticherò tutto ciò, anche se fossi condannato a vivere quanto Dio stesso. Mai. “
“Volevano ad ogni costo uccidere l’ultimo ebreo sul pianeta. Oggi ci si potrebbe chiedere: perché la memoria, perché ricordare, perché infliggere un dolore tale? In fondo per i morti è tardi ma per i vivi no. Se non si può annullare il tormento, si può invece sperare, riflettere, prendere coscienza.”
Progetto Alternanza Scuola Lavoro.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'importanza del Giorno della Memoria?
  2. Il Giorno della Memoria, celebrato il 27 gennaio, è fondamentale per ricordare la tragedia della Shoah e imparare dagli errori del passato affinché non si ripetano.

  3. Chi è Primo Levi e quale contributo ha dato alla memoria della Shoah?
  4. Primo Levi è uno scrittore che ha vissuto la liberazione del campo di Auschwitz e ha scritto la famosa poesia "Shemà" per ricordare le atrocità subite dagli ebrei.

  5. Qual è il messaggio principale delle citazioni di Liliana Segre?
  6. Liliana Segre sottolinea l'importanza di coltivare la memoria come vaccino contro l'indifferenza e di usare la coscienza per combattere le ingiustizie.

  7. Cosa rappresentano le "Scarpette rosse" di Joyce Lussu?
  8. Le "Scarpette rosse" di Joyce Lussu rappresentano il dolore e lo strazio della Shoah, simboleggiando le vite innocenti dei bambini perse nei campi di concentramento.

  9. Qual è il significato delle parole di Elie Wiesel sulla memoria dell'Olocausto?
  10. Elie Wiesel enfatizza che ascoltare i sopravvissuti dell'Olocausto ci rende testimoni e che la memoria è essenziale per riflettere e prendere coscienza, affinché le atrocità non si ripetano.

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