fazio15u
Erectus
6 min. di lettura
Vota 5 / 5

Concetti Chiave

  • Primo Levi, deportato nel lager di Buna Monowitz, scrive "Se questo è un uomo" per testimoniare l'orrore vissuto e ridare dignità ai morti.
  • Nel libro, Levi sottolinea la disumanizzazione subita dai prigionieri, ridotti a numeri per facilitare la crudeltà dei carnefici.
  • La poesia che apre l'opera invita alla riflessione e alla memoria, utilizzando imperativi forti e richiami biblici.
  • Levi descrive l'inesprimibile degradazione umana nel campo, paragonandola all'Inferno dantesco per sottolinearne l'orrore.
  • Nel capitolo finale, la solidarietà tra i prigionieri rappresenta una vittoria sui principi disumanizzanti del lager.

Indice

  1. La testimonianza di Primo Levi
  2. Il significato della poesia
  3. Il viaggio verso l'inferno
  4. Riflessioni sul fondo
  5. Sogni e speranze nel lager
  6. La rinascita della solidarietà
  7. Riflessioni personali sul libro

La testimonianza di Primo Levi

Primo Levi è un ebreo che a seguito delle leggi razziali, è stato deportato nel lager di Buna Monowitz nel 13 dicembre 1943. Dopo questa terribile esperienza ha scritto un libro: “Se questo è un uomo”, che narra della sua vita nel campo di concentramento.

Egli era considerato un giusto, in quanto testimone della memoria. Per Primo Levi scrivere questo libro deve essere stato traumatico, poiché ha dovuto rivivere le terribili esperienze che visse nel campo di concentramento. Egli decise comunque di raccontare per ridare la dignità ai morti, ma anche perché, se non si ricorda, a suo parere si potrebbe incappare nello stesso errore. Levi non voleva creare capi d’accusa, ma solo fornire documenti per lo studio dell’animo umano. Nel libro, lo scrittore ci comunica che lo scopo del lager è eliminare l’uomo. Infatti gli internati non erano più uomini: al posto del nome avevano un numero. Agli ebrei veniva tolto il nome, venivano disumanizzati anche per non fare sentire in colpa i tedeschi, in modo tale che essi credevano di uccidere delle bestie. Nel 1987 Levi si suicidò. Probabilmente si tolse la vita perché credeva che il suo dovere di testimone della memoria fosse stato compiuto.

Il significato della poesia

Il libro Se questo è un uomo inizia una poesia, che prende il nome del libro: “Se questo è un uomo”. La poesia, è una poesia molto forte; essa si conclude con una maledizione. Egli utilizza degli imperativi (sottolineati in blu). Si potrebbe considerare una poesia biblica, una ripresa di un rituale ebraico. Secondo lo scrittore dobbiamo meditare. Una frase celebre di Levi è: “Tutti coloro che dimenticano il loro passato, sono condannati a riviverlo”. Con questa frase egli ci invita a ricordare e a riflettere.

Voi che vivete sicuri

Nelle vostre tiepide case,

Voi che trovate tornando a sera

Il cibo caldo e visi amici:

Considerate se questo è un uomo (il modo in cui è descritto l’uomo indica la perdita della dignità)

Che lavora nel fango

Che non conosce pace

Che lotta per mezzo pane

Che muore per un sì o per un noi ( indica la sensatezza della morte)

Considerate se questa è una donna, (Primo Levi si rifà spesso a Dante)

Senza capelli e senza nome

Senza più forza di ricordare

Vuoti gli occhi e freddo il grembo

Come una rana d'inverno.

Meditate che questo è stato:

Vi comando queste parole.

Scolpitele nel vostro cuore

Stando in casa andando per via,

Coricandovi alzandovi;

Ripetetele ai vostri figli.

O vi si sfaccia la casa,

La malattia vi impedisca,

I vostri nati torcano il viso da voi.

Il viaggio verso l'inferno

Nel primo capitolo lo scrittore ci descrive quando fu catturato e il viaggio dal campo di Fossoli a Buna Monowitz.

Riflessioni sul fondo

Il titolo del secondo capitolo è “Sul fondo”. Questo titolo è molto significativo e ci fa capire che Levi ci sta per comunicare qualcosa di essenziale. Egli parla del suo arrivo nel campo e delle punizioni inutili inferte a lui e ai suoi compagni. Egli fa una riflessione: “Allora per la prima volta ci siamo accorti che la nostra lingua manca di parole per esprimere questa offesa, la demolizione di un uomo. In un attimo, con intuizione quasi profetica la realtà ci si è rivelata: siamo arrivati al fondo.” Con queste parole lo scrittore ci vuole fare capire che non è possibile trovare una condizione umana così terribile. Levi, oltre che nella poesia, fa riferimento a Dante anche nel libro. Egli infatti in questo capitolo riprende un verso dell’inferno “Qui non ha luogo il Santo Volto/ qui non si nuota altrimenti che nel Serchio”. Con questo verso lo scrittore ci vuole far capire che sta entrando nel Lager.

Sogni e speranze nel lager

Un altro capitolo molto significativo è le “Nostre notti”, in cui parla dei sogni (altro riferimento a Dante). Uno dei sogni molto ricorrenti era il sogno di avere del cibo tra le mani, che è un rimando al supplizio di Tantalo.

La rinascita della solidarietà

Nell’ultimo capitolo, quando le SS (acronimo di squadre di protezione) cominciano a ritirarsi con l’avanzare dell’Armata rossa, Levi cerca, insieme a due suoi compagni, di aiutare gli altri a sopravvivere. Cercano il cibo e l’acqua per gli altri. Per ringraziarli i compagni gli danno una parte della loro razione. Con questo episodio si vede che la legge del lager è stata sconfitta. Infatti la regola principale era quella di sopravvivere anche a discapito degli altri. In questo momento, invece, possiamo vedere un rinascita dei principi di fratellanza e di solidarietà.

Riflessioni personali sul libro

Questo libro mi ha fatto provare tante emozioni e riflettere tanto. Penso sia un libro che tutti dovrebbero leggere per essere consapevoli fino a che punto l'uomo può arrivare a offendere la vita e uccidere la libertà e i diritti dell'uomo. Io credo che Levi abbia un approccio alla scrittura molto scientifico quasi schematico. I riferimenti a Dante sono utilizzati in modo molto intelligente e significativo.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato principale del libro "Se questo è un uomo" di Primo Levi?
  2. Il libro narra l'esperienza di Levi nel campo di concentramento di Buna Monowitz, con l'obiettivo di ridare dignità ai morti e prevenire il ripetersi degli errori del passato.

  3. Come viene descritta la disumanizzazione degli internati nei lager?
  4. Gli internati venivano privati del nome e identificati con un numero, per farli percepire come bestie e non far sentire in colpa i tedeschi.

  5. Qual è il messaggio della poesia che apre il libro?
  6. La poesia invita a meditare sulla perdita di dignità umana e a ricordare il passato per evitare di riviverlo, con un tono imperativo e biblico.

  7. Cosa rappresenta il capitolo "Sul fondo"?
  8. Rappresenta la consapevolezza della demolizione dell'uomo e l'impossibilità di esprimere tale offesa con parole, paragonando l'esperienza all'inferno dantesco.

  9. Come si manifesta la solidarietà nel libro?
  10. Nell'ultimo capitolo, Levi e i suoi compagni aiutano gli altri a sopravvivere, segnando una rinascita della fratellanza e sconfiggendo la legge del lager.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community