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Concetti Chiave

  • Scritti corsari raccoglie articoli di Pierpaolo Pasolini che esplorano temi come il degrado culturale della società dei consumi postbellica in Italia e la trasformazione di valori politici.
  • Pasolini critica la società di massa che ha omologato destra e sinistra, sostenendo che la ribellione odierna è un prodotto della stessa cultura consumistica.
  • La televisione è vista come il nuovo mezzo di un "fascismo" moderno, capace di unire e omologare la società attraverso la cultura di massa.
  • Pasolini descrive il genocidio culturale come la perdita di valori antichi, sostituiti da quelli borghesi, attraverso una metaforica discesa agli inferi.
  • La Chiesa perde il controllo sulla massa proletaria a favore della cultura borghese, e temi etici come aborto e divorzio vengono svuotati del loro significato originale.

Indice

  1. La filosofia di Pasolini
  2. Teoria politica e omologazione
  3. Rivoluzione e società di massa
  4. Mutamenti dell'io e consumismo
  5. Nuovo fascismo e televisione
  6. Genocidio culturale e metafore
  7. Chiesa e nuovi valori sociali

La filosofia di Pasolini

Scritti corsari è una raccolta di articoli che Pierpaolo Pasolini scrisse per vari giornali tra il 1973 e il 1975, che tra recensioni di libri di diversi autori, critiche e brevi saggi rappresentano una base testuale della filosofia dell’autore. Temi importanti di questi articoli che presentano il pensiero dell’autore sono principalmente: la società dei consumi italiana post seconda guerra mondiale e il suo degrado culturale, fascismo e antifascismo, le riforme dell’aborto e del divorzio.

Teoria politica e omologazione

Nonostante si definisca come intellettuale, in questi articoli Pasolini spiega anche una teoria politica circa la destra e la sinistra, riferendosi ai principali partiti del tempo, e la loro omologazione. Secondo lo scrittore, infatti, gli italiani non possono più definirsi liberi: la società consumistica sviluppatosi negli ultimi decenni ha creato delle catene ideologiche che in un modo o nell’altro tengono tutti prigionieri.

Rivoluzione e società di massa

La società di massa ha trasformato quel che era di sinistra in qualche era di destra, e viceversa: la ribellione verso la società attuale non è altro che un riflesso della cultura stessa nei limiti che essa ci pone. Ciò che una volta era visto come rivoluzionario e negativo oggi è visto come alternativo e positivo; rivoluzionario e alternativo erano da considerarsi infatti come comportamenti tipici di sinistra, ma questa forma di ribellione verso la società di destra non è altro che è un prodotto della società contemporanea stessa, che ne fa una moda e li rende di destra.

Una rivoluzione politica, oltre che ideologica, era in quel periodo in atto: le classi operaie venivano attratte, attraverso la cultura di massa e l’innovazione tecnologica, dai partiti di destra, nonostante questi volessero comunque difendere le istituzioni e l’ambiente politico da questi.

Mutamenti dell'io e consumismo

Allo stesso tempo, anche l’”io” stava subendo dei mutamenti dovuti alla società di massa e pensieri, opinioni, sogni, venivano influenzati da questa: dal momento che si può interiorizzare solo ciò che è esteriore, anche quando all’uomo sembrasse di perdersi nei suoi pensieri, di fantasticare, in realtà non stava che interiorizzando i prodotti della società consumistica. Non esiste un vero io, né tantomeno un rapporto uomo natura.

Nuovo fascismo e televisione

Numerosi articoli sono dedicati alla definizione di nuovo fascismo che Pasolini contrappone a quello originale del ventennio: Il nuovo fascismo è quello della televisione e della cultura di massa, che hanno portato avanti un’opera di omologazione più efficace del fascismo tradizionale, che ha saputo veramente unire l’Italia.

Al contrario del fascismo mussoliniano, che Pasolini definisce superficiale e passivo, quello dell’era dei consumi è veramente capace di attirare i consumatori attorno a sé e fargli aderire consapevolmente.

Strumento del nuovo fascismo è la televisione, che ha iniziato un’opera di istruzione collettiva alla società di massa, distruggendo quella cultura regionale e locale tipica del periodo antecedente lo sviluppo economico e sociale, con conseguente degenerazione linguistica dialettale.

Genocidio culturale e metafore

Quest’opera portata avanti dal fascismo della cultura di massa ha prodotto, per Pasolini, un genocidio: che definisce come la perdita dei valori antichi a favore di quelli nuovi della Società borghese. Questo genocidio è descritto con una metafora: egli immagina una discesa agli inferi in cui il protagonista percorre le strade principali di una borgata del centro sud di cui le traverse appaiono come gironi infernali della Divina Commedia: in ciascuno compare un nuovo modello di comportamento dei giovani, legati alla classe dominante della società consumistica.

Chiesa e nuovi valori sociali

Uno dei temi che si intrecciano alle varie argomentazioni di Pasolini circa le caratteristiche culturali e sociali nuove dell’Italia degli anni 70 è quello della Chiesa che ha perso il controllo e potere egemonico sulla massa proletaria a favore della cultura borghese.

Tra i nuovi valori trasmessi dalla società consumistica c’è la tolleranza , ma questo ha solo carattere superficiale , che seppur sembri aprire una società così arcaica qual era quella italiana del dopoguerra, in realtà pone delle catene ideologiche su quelle minoranze quali gli omosessuali, che pur di non essere condannati si ritrovano a dover essere accettati come se in principio vi fosse una giustificazione nel loro isolamento.

Temi come l’aborto e il divorzio vengono svuotati dalla loro natura etica e ideologica e divengono parte di quella cultura omologatrice della società borghese.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i temi principali trattati da Pasolini negli articoli di "Scritti corsari"?
  2. I temi principali includono la società dei consumi italiana post-seconda guerra mondiale, il degrado culturale, il fascismo e l'antifascismo, e le riforme dell'aborto e del divorzio.

  3. Come Pasolini descrive la teoria politica e l'omologazione nella società italiana?
  4. Pasolini spiega che la società consumistica ha creato catene ideologiche che imprigionano gli italiani, rendendoli non più liberi, e che la destra e la sinistra si sono omologate.

  5. In che modo la società di massa ha influenzato la rivoluzione e la politica secondo Pasolini?
  6. La società di massa ha trasformato i concetti di sinistra e destra, rendendo la ribellione un prodotto della cultura stessa, e ha attratto le classi operaie verso i partiti di destra.

  7. Cosa intende Pasolini con il termine "nuovo fascismo" e quale ruolo ha la televisione?
  8. Il "nuovo fascismo" è quello della televisione e della cultura di massa, che ha omologato la società più efficacemente del fascismo tradizionale, unendo i consumatori attorno a sé.

  9. Qual è l'impatto della cultura di massa sulla Chiesa e sui valori sociali secondo Pasolini?
  10. La Chiesa ha perso il controllo sulla massa proletaria a favore della cultura borghese, e i nuovi valori sociali, come la tolleranza, sono superficiali e impongono catene ideologiche su minoranze come gli omosessuali.

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