Concetti Chiave
- Dino Campana nacque nel 1885 a Marradi, un piccolo paese sull'Appennino tosco-emiliano, in provincia di Firenze.
- Nonostante gli studi di chimica a Torino, Campana non conseguì mai una laurea, preferendo una vita da nomade che influenzò profondamente la sua produzione letteraria.
- I suoi viaggi, tra cui uno significativo in America Latina, furono fonti d'ispirazione per la sua opera unica, "Canti Orfici", pubblicata nel 1914.
- Campana soffrì di squilibri mentali che portarono al suo internamento in diverse strutture psichiatriche fino alla sua morte nel 1932.
- Il manoscritto originale di "Canti Orfici", smarrito nel 1913 e riscritto da Campana a memoria, fu ritrovato nel 1973 con il titolo "Il più lungo giorno".
Indice
Le origini e la formazione di Dino Campana
Dino Campana nacque sull’Appennino tosco-emiliano, in particolare nella piccola cittadina di Marradi, che si trova nello specifico in provincia della città di Firenze, nel 1885. Proviene da una famiglia abbastanza umile, il padre era infatti un maestro di scuola elementare, tuttavia lui decise di perseguire una strada differente, occupandosi invece che gli studi umanistici, chimica a Torino, senza però mai conseguire definitivamente la laurea.
Vita avventurosa e influenze letterarie
La sua vita, in particolare in giovane età, si presenta come alternativa e curiosa, Campana visse infatti da nomade vagabondando per tutta la penisola italiana ma in realtà in generale per tutto il mondo, fondamentale fu nello specifico il suo viaggio nell’America Latina dove visse come bracciante, ma anche quello al santuario francese della Verna e ovviamente questi viaggi avventurosi ebbero su di lui una grande influenza dal punto di vista letterario, in quanto grandi fonti ispiratrici. Quando però l’Italia entrò nella prima guerra mondiale nel 1915, placò questo suo spirito vagabondo per decidere poi di arruolarsi, tuttavia venne riformato per manifesti di segni di squilibrio mentale, ma l’irregolarità della sua vita non si fermò qui.
Amori travagliati e internamenti
Gli anni successivi vennero infatti caratterizzati da storie d’amore travagliate, come quella con la scrittrice Sibilla Aleramo e anche periodi da prigioniero, sia in carcere [venne internato in particolare nelle città di Parma, Bruxelles e Novara] sia negli ospedali psichiatrici [nello specifico quello di Imola, Tornai, Firenze e Castel Pulci, dove soggiornò ininterrottamente dal 1918 al 1932, anno della sua morte, quando aveva solamente quaranta sette anni].
La genesi complessa di "Canti Orifici"
L’unica opera che è arrivata a noi di Dino Campana è il libro intitolato “Canti Orifici”, pubblicato nel 1914 da un tipografo situato a Marradi, anche se la genesi di questa raccolta appare molto più lunga e complessa. Già un anno prima infatti il libro era stato concluso in maniera definitiva e dato in mano a Giovanni Papini e Ardengo Soffici, i direttori della rivista fiorentina d’avanguardia “Lacerba”, tuttavia i due uomini smarrirono il manoscritto di Campana, che aveva scritto solamente in una copia unica e quindi fu costretto a riiniziare il progetto da capo, senza alcun riferimento se non quello della sua memoria. In realtà poi questo manoscritto originale è stato ritrovato nel 1973, dunque diversi anni dopo la morte del poeta, e venne pubblicato con il titolo “Il più lungo giorno”.
Domande da interrogazione
- Quali sono le origini e la formazione di Dino Campana?
- Come ha influenzato la vita avventurosa di Campana la sua produzione letteraria?
- Quali furono le difficoltà personali affrontate da Campana?
- Qual è la storia dietro la pubblicazione di "Canti Orifici"?
Dino Campana nacque a Marradi, sull'Appennino tosco-emiliano, nel 1885. Proveniva da una famiglia umile e studiò chimica a Torino, senza però laurearsi.
La vita nomade e i viaggi di Campana, inclusi quelli in America Latina e al santuario della Verna, furono grandi fonti di ispirazione letteraria per lui.
Campana visse amori travagliati, come con Sibilla Aleramo, e fu internato in carceri e ospedali psichiatrici, dove trascorse gli ultimi anni della sua vita.
"Canti Orifici" fu pubblicato nel 1914, ma il manoscritto originale fu smarrito da Papini e Soffici, costringendo Campana a riscriverlo. L'originale fu ritrovato nel 1973 e pubblicato come "Il più lungo giorno".