Concetti Chiave
- Italo Calvino ha portato nella letteratura italiana del '900 un senso di agilità e freschezza stilistica, unendo temi impegnativi con una vena fantastica e ironica.
- Beppe Fenoglio ha esplorato la guerra partigiana e la vita nelle Langhe, distinguendosi per uno stile originale che ha segnato il suo contributo alla letteratura italiana.
- Elio Vittorini ha utilizzato uno stile narrativo tra realismo e simbolismo per criticare la società italiana, rendendolo un autore innovativo del suo tempo.
- Cesare Pavese ha intrecciato la sua vita personale con la sua produzione letteraria, utilizzando il simbolismo per dare profondità ai significati delle sue opere.
- Questi autori hanno segnato la letteratura italiana del '900, ognuno con un approccio distintivo che ha arricchito il panorama culturale del periodo.
Indice
Italo Calvino: Agilità e Freschezza
Ecco un piccolo riassunto che potrebbe farvi comodo, anche in formato foglietto microscopico, su alcuni grandi della letteratura italiana del '900.
* Calvino
* Fenoglio
* Pavese
* Vittorini
Italo Calvino, scrittore italiano (Santiago de Las Vegas, Cuba 1923 - Siena 1985).
Definito da Pavese "scoiattolo della penna" ha sempre cercato di trasfondere nella letteratura questo senso di agilità e di freschezza stilistica, anche quando ha affrontato temi impegnativi. Il sentiero dei nidi di ragno, col quale ha esordito nel 1947, e i racconti di Ultimo viene il corvo (1949), traggono origine dall'esperienza della Resistenza e appartengono alla stagione del neorealismo, di cui è stato uno dei protagonisti. Con la trilogia dal titolo complessivo I nostri antenati (1960), composta da Il visconte dimezzato(1952), Il barone rampante (1957), Il cavaliere inesistente (1959), la sua vena fantastica si precisa stilisticamente ed è occasione per trattare, in chiave ironica, alla maniera illuministica, temi di impegno politico, morale e sociale. Il rapporto dell'uomo con i suoi simili nella società cosiddetta avanzata è testimoniato dal romanzo La giornata di uno scrutatore (1963). Le ultime opere da Le città invisibili (1972) a Se una notte d'inverno un viaggiatore (1979) a Palomar (1983) sono caratterizzate da una rappresentazione narrativa apparentemente più schematica e scarnificata.
Beppe Fenoglio: Guerra e Langhe
Beppe Fenoglio, scrittore italiano (Alba 1922 - 1963). Gli esordi avvengono con due volumi dei Gettoni vittoriniani: I ventitré giorni della città di Alba (1952) e La madre (1954), che indicano già le costanti del suo mondo: la guerra partigiana e la rustica vita delle Langhe, ma entrambe interpretate e rappresentate con uno stile nuovo e originale. Tuttavia la misura delle sue possibilità di scrittore fu confermata con Primavera di bellezza (1959) e poi con Un giorno di fuoco (1963), apparso pochi mesi dopo la morte, che, assieme al romanzo Una questione privata, raccoglieva i racconti sparsi. Tra i postumi sono stati pubblicati Il partigiano Johnny, La paga del soldato (1969), Un Fenoglio alla prima guerra mondiale (1973), La voce nella tempesta (1974), L'affare dell'anima (1978), e poi, nel 1978, l'edizione delle Opere a cura di Maria Corti.
Elio Vittorini: Critica e Simbolismo
Elio Vittorini, scrittore italiano (Siracusa 1908 - Milano 1966). Cominciò a collaborare alla Stampa nel 1929, nel 1930 entrò nella redazione di Solaria. Le sue prime prove di narratore (Piccola borghesia, 1931; Il garofano rosso, 1933), rivelano una coraggiosa presa di posizione nel ritrarre con umore critico la società italiana. Intanto, anche attraverso un libro di viaggi (Nei Morlacchi. Viaggio in Sardegna, 1936) in Vittorini venne chiarendosi un'originale maniera narrativa, tra realistica e simbolica, che avrebbe dato il suo frutto più felice in Conversazione in Sicilia. A questo romanzo seguirono Uomini e no (1945), Le donne di Messina (1949), Erica e i suoi fratelli, La garibaldina (1956), Le città del mondo (postumo, 1969).
Cesare Pavese: Vita e Simbolismo
Cesare Pavese, scrittore e poeta italiano (Santo Stefano Belbo, Cuneo 1908 - Torino 1950). Scrisse poesie, romanzi e saggi come: Lavorare stanca (1936), Paesi tuoi (1941), Feria d'agosto (1946), Il compagno (1947), Dialoghi con Leucò (1947), Prima che il gallo canti (1949), La bella estate (1949), La luna e i falò (1950), Verrà la morte e avrà i tuoi occhi (1951), Il mestiere di vivere, Diario 1935-1950 (1952), Lettere (postumo, 1966). L'opera di Pavese, anche dove più tende alla forma oggettiva del romanzo, è sempre legata alla sua vita intima. Mentre i primi racconti, anche per suggestione della narrativa americana, sono segnati da un realismo a volte crudo, la tendenza più profonda, chiaritasi nei libri della maturità, portò lo scrittore a interpretare la realtà secondo significati simbolici.
Domande da interrogazione
- Qual è il contributo di Italo Calvino alla letteratura italiana del '900?
- Quali sono i temi principali nelle opere di Beppe Fenoglio?
- Come si caratterizza lo stile narrativo di Elio Vittorini?
- In che modo la vita personale di Cesare Pavese influenza la sua opera letteraria?
- Quali sono le opere postume di Beppe Fenoglio e cosa rappresentano?
Italo Calvino ha portato un senso di agilità e freschezza stilistica nella letteratura italiana, affrontando temi impegnativi con un approccio neorealista e fantastico, come dimostrato nelle sue opere "Il sentiero dei nidi di ragno" e "I nostri antenati".
Beppe Fenoglio si concentra sulla guerra partigiana e la vita rustica delle Langhe, rappresentandole con uno stile originale, come evidenziato in "I ventitré giorni della città di Alba" e "Primavera di bellezza".
Elio Vittorini adotta uno stile narrativo che combina realismo e simbolismo, con una critica sociale evidente, come si vede in "Conversazione in Sicilia" e "Uomini e no".
L'opera di Cesare Pavese è profondamente legata alla sua vita intima, con una tendenza a interpretare la realtà attraverso significati simbolici, come dimostrato in "La luna e i falò" e "Verrà la morte e avrà i tuoi occhi".
Le opere postume di Beppe Fenoglio, come "Il partigiano Johnny" e "La paga del soldato", continuano a esplorare i temi della guerra e della vita nelle Langhe, consolidando la sua reputazione come scrittore innovativo.