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Concetti Chiave

  • La narrativa post-bellica italiana si concentra su valori democratici e critiche alla società di massa, spesso utilizzando la satira di costume.
  • Opere memoriali e diari, come "Se questo è un uomo" di Primo Levi, testimoniano la brutalità della guerra e la malvagità umana.
  • La Resistenza fornisce materiale epico per romanzi come "Il partigiano Johnny" di Beppe Fenoglio e "La luna e i falò" di Cesare Pavese.
  • La letteratura utopica del dopoguerra, rappresentata da "Le città del mondo" di Elia Vittorini e "Le città invisibili" di Italo Calvino, esplora mondi senza guerre.
  • La narrativa italiana del periodo riflette i cambiamenti sociali dal fascismo al boom economico, spesso oscillando tra cronaca sociale e satira.

Indice

  1. Valori Democratici e Catastrofe Planetaria
  2. Memorie e Testimonianze Post-belliche
  3. Progettualità e Utopia nel Dopoguerra
  4. Letteratura Utopica e Allegorica

Valori Democratici e Catastrofe Planetaria

La volontà iniziale di guidare il paese sul binario dei valori democratici e le inquietanti profezie finali di una catastrofe planetaria si riverbera sul piano letterario nell’adozione: l’aspirazione a giocare un ruolo fondante nella ricostruzione dell’Italia sfocia nelle storie intrise di utopia, mentre la denuncia della società di massa e della mentalità consumistica alimenta la satira di costume.

Memorie e Testimonianze Post-belliche

La prima tipologia che appare all’indomani della guerra è costituita da una serie di opere scritte con lo scopo di ricordare eventi drammatici, queste testimonianze, sotto forma di memorie o diari, rispondono al bisogno di rendere noto con la forza del fatto varo patito sulla propria pelle, fino a quale soglia si fosse potuta spinger la malvagità umana [“Se questo è un uomoPrimo Levi]. L’eccezionalità degli eventi vissuti, i lutti, i sacrifici e l’organizzazione della Resistenza fornirono agli scrittori materia per ritentare le corde del raccordo epico, come in “Il partigiano Johnny” di Beppe Fenoglio, che si focalizza sulla figura di uno studente di estrazione borghese unitosi alle formazioni partigiane dopo l’armistizio. Oppure “La luna e i falò” ambientato nelle Langhe dove l’Anguilla, un trovatello che aveva fatto fortuna in America, rientra all’indomani della liberazione in un clima ancora lacerato dagli odi civili tra antifascisti e repubblichini e agitato da un cupo malessere sociale.

Progettualità e Utopia nel Dopoguerra

La dimensione progettuale fu un altro tipico esito della cultura del secondo dopoguerra dove la ritrovata libertà dopo il tragico sconvolgimento bellico, impegnarono il ceto intellettuale a studiare soluzioni e immaginare mondi senza più guerre.

Letteratura Utopica e Allegorica

Da questo clima nacque una letteratura dai connotati utopici, un posto di rilievo merita il romanzo di Elia VittoriniLe città del mondo”, ambientato in una Sicilia dai contorni fantastici, allegoria del mondo, presenta diverse coppie di persone che continuano a girare senza sosta fuggendo dalla città del dolore e dello sfruttamento. Sulla stessa scia troviamo “Le città invisibili” di Italo Calvino in cui vengono descritte 55 città immaginarie dai nomi esotici di donna, incastonate in una cornice che chiama in causa Marco Polo e Kublai Khan, il sogno di queste città fantastiche svolge una funzione compensatoria rispetto alle città invisibili, assordanti e caotiche. L’impegno di registrare le trasformazioni della società italiana dall’ascesa al potere del fascismo fino all’industrializzazione e al boom economico, alimentò una folta narrativa che oscilla tra la cronaca sociale e la satira di costume.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i temi principali trattati nella sezione "Valori Democratici e Catastrofe Planetaria"?
  2. La sezione esplora l'adozione dei valori democratici e le profezie di una catastrofe planetaria, riflettendo su come queste influenzino la letteratura, con storie di utopia e satira della società di massa.

  3. Qual è l'importanza delle memorie e testimonianze post-belliche nella letteratura?
  4. Le memorie e testimonianze post-belliche sono cruciali per ricordare eventi drammatici e denunciare la malvagità umana, come illustrato in opere come "Se questo è un uomo" di Primo Levi e "Il partigiano Johnny" di Beppe Fenoglio.

  5. Come si manifesta la progettualità e l'utopia nel dopoguerra?
  6. Nel dopoguerra, la progettualità si manifesta attraverso l'impegno intellettuale a immaginare mondi senza guerre, con una letteratura che esplora soluzioni utopiche e allegoriche.

  7. Quali opere rappresentano la letteratura utopica e allegorica del dopoguerra?
  8. Opere come "Le città del mondo" di Elia Vittorini e "Le città invisibili" di Italo Calvino rappresentano la letteratura utopica e allegorica, offrendo visioni di mondi fantastici e immaginari.

Domande e risposte

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