Concetti Chiave
- La poesia "La prima pioggia" di Marino Moretti descrive gli effetti della prima pioggia autunnale, evidenziando i piccoli dettagli della natura come le gocce di pioggia e le bacche scarlatte di settembre.
- Moretti, poeta del XX secolo appartenente ai "Crepuscolari", utilizza un linguaggio semplice e quotidiano, lontano dall'ermetismo, per rendere le sue liriche accessibili a tutti.
- La poesia evoca un senso di serenità e pace esistenziale, mostrando un autunno non malinconico ma colorato e vivace, con immagini di foglie e bacche che si intrecciano in una danza naturale.
- La struttura del testo è composta da tre strofe di quattro versi endecasillabi, con uno schema di rime abab, cdcd, efef, e contiene una personificazione delle foglie che chiacchierano come le comari del paese.
- Moretti usa la personificazione come figura retorica, paragonando lo stormire delle foglie al chiacchiericcio delle donne di paese, per dare vita agli elementi della natura.
Scendon le gocce della prima pioggia
che sui selciati ancor timida batte,
mentre settembre lietamente sfoggia
l'ardire delle sue bacche scarlatte.
E' dolce il chiacchierìo di tante foglie
in capannelli sugli alberi spessi
come quello che fan sopra le soglie
le comari che parlan d'interessi.
Ed invece tante foglie chiacchierine
parlano dell'autunno che ritorna
e che, sotto la pioggia fine fine,
di pampini e di bacche agile s'orna
Indice
La prima pioggia autunnale
Le gocce della prima pioggia autunnale scendono sulla pavimentazione delle strade, piano piano e leggermente, mentre il mese di settembre mette in bella mostra il colore rosso fuoco delle bacche.
Le foglie chiacchierine
Le foglie sembrano riunite in piccoli gruppetti, come persone che si sono fermate a chiacchierare, come sono solite fare le donne di paese che si intrattengono a parlare di curiosità personali.
Invece, le foglie autunnali parlano fra di loro dell’autunno che ritorna e che indossa un bell’abito fatto di rami di vite e di bacche.
Marino Moretti e il Crepuscolarismo
Marino Moretti è un poeta del XX secolo, appartenente al gruppo dei “Crepuscolari”. Egli sostiene la necessità di una lirica “per tutti e di tutti”, cioè dal linguaggio poetico comune, volutamente antipoetico, semplice e quindi di facile comprensione. Siamo bel lontani dall’Ermetismo di Montale e di Quasimodo. Le parole dei suoi componimenti poetici appartengono al parlato, il verso non si discosta molto dalla prosa perché il mondo rappresentato è fatto di piccole cose quotidiane che spesso sfuggono alla nostra attenzione.
Descrizione della lirica
Nella lirica, tratta dalla raccolta In verso e in prosa, il poeta descrive gli effetti della prima pioggia autunnale (siamo nel mese dui settembre) e ne annota scrupolosamente quelli più evidenti e meno appariscenti: la pioggia con le sure timide gocce, la stagione autunnale che avanza lieta, il colore rosso delle bacche sugli alberi e sugli arbusti, il fruscio, assimilato ad un chiacchierio delle foglie non ancora del tutto secche che cominciano a staccarsi dai rami e a cadere, le donne di paese che fermano sull’uscio della porta della loro casa a scambiarsi dei pettegolezzi con voce sommessa, La natura sta per indossare un vestito nuovo in cui dominano i colori dell’uva matura, dei pampini delle viti e quello delle bacche.
Serenità autunnale
La poesia comunica al lettore un senso di serenità e di pace esistenziale e l’autunno incipiente non trasmette tristezza e malinconia come, invece, ci verrebbe fatto di pensare.
Struttura e figure retoriche
Il testo è scandito in tre strofe, ciascuna di quattro versi endecasillabi, organizzati secondo un preciso schema di rime (abab, cdcd, efef). Ogni strofa ha un senso compiuto ed è separata dalla seguente con forte segno di punteggiatura. È presente un solo enjambement tra il verso 3 e il verso 4 della prima strofa. Fra le figure retoriche, troviamo alcune espressioni usate dal poeta in modo originale e riferentesi ad azioni e comportamenti umani riferirti ad elementi animati della natura: si tratta della figura della personificazione, quando lo stormire delle foglie diventa un “chiacchierio” che per similitudine ci rimandano ai pettegolezzi sotto voce delle comari del paese.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale della poesia di Marino Moretti?
- Come viene rappresentata la natura nella poesia?
- Chi è Marino Moretti e a quale corrente letteraria appartiene?
- Quali sono le caratteristiche strutturali della poesia?
- Quale sensazione trasmette la poesia al lettore?
Il tema principale è la descrizione della prima pioggia autunnale e l'atmosfera serena che essa porta, con un focus sulle piccole cose quotidiane e la natura che si prepara all'autunno.
La natura è personificata, con le foglie che chiacchierano tra loro come comari di paese, e l'autunno che indossa un abito di rami di vite e bacche.
Marino Moretti è un poeta del XX secolo appartenente al Crepuscolarismo, una corrente che promuove una lirica semplice e accessibile, lontana dall'Ermetismo.
La poesia è composta da tre strofe di quattro versi endecasillabi ciascuna, con uno schema di rime abab, cdcd, efef, e include figure retoriche come la personificazione.
La poesia trasmette un senso di serenità e pace esistenziale, nonostante l'autunno incipiente, che solitamente potrebbe evocare tristezza e malinconia.