Concetti Chiave
- Elsa Morante racconta l'orrore della guerra attraverso gli occhi di Ida e Useppe, offrendo una rappresentazione realistica e sensoriale di un bombardamento.
- L'autrice intreccia abilmente sequenze narrative, descrittive e dialoghi, creando un'esperienza immersiva e drammatica per il lettore.
- Lo stile semplice e il lessico popolare rendono la narrazione accessibile e coinvolgente, avvicinando il lettore ai personaggi e alle loro esperienze.
- Il romanzo offre una forte critica alla Storia, vista come un'entità crudele che travolge la gente comune, sottolineando la vulnerabilità di donne e bambini.
- Morante dà voce agli ultimi, facendo emergere la drammaticità della vita quotidiana in tempo di guerra e suscitando empatia nel lettore per le vicende dei protagonisti.
Indice
L'orrore del bombardamento
L'autrice sceglie di raccontare l'orrore e le immediate conseguenze dell'incursione aerea attraverso gli occhi dei due protagonisti, Ida e Useppe, sorpresi in uno dei tanti momenti di vita quotidiana.
La scena del bombardamento e delle reazioni dei due protagonisti è estremamente realistica: il racconto, quasi in presa diretta, fotografa in modo puntuale stati d'animo e particolari d'ambiente che forniscono al lettore una rappresentazione verosimile di che cosa può significare trovarsi improvvisamente sotto un bombardamento.
L'autrice, infatti, intreccia in modo efficace sequenze narrative, descrittive e dialoghi, insistendo su alcuni dettagli che introducono nel testo anche una percezione "sensoriale" e "olfattiva" degli eventi.
L'acuta capacità di osservazione, la vicinanza stilistica e tematica all'esperienza del neorealismo (movimento a cui Elsa Morante aveva partecipato) e l'attenzione per una prosa moderna hanno permesso alla Morante di costruire un romanzo "popolare" che, in effetti, avrà immediata presa sul pubblico.
Stile e lessico coinvolgenti
Sono soprattutto lo stile e il lessico utilizzati dall'autrice a rendere particolarmente coinvolgente la narrazione:
• lo stile è semplice e lineare, con periodi agili, che si susseguono con un ritmo concitato, caratterizzati da una sintassi prevalentemente paratattica;
• il linguaggio è immediato e coinvolgente. L'autrice ha scelto di usare un lessico il più vicino possibile al linguaggio comune dei personaggi del romanzo: nel testo, infatti, sono presenti vocaboli ed espressioni che pur non essendo dialettali appartengono a una forma linguistica popolare e non formale.
Voce agli ultimi
La scelta di costruire il romanzo intorno alla figura di Ida è molto forte: in questo modo l'autrice decide di dare voce agli ultimi, alla gente comune, la cui storia (quella con la "s" minuscola)
risulta ancora più drammatica perché l'orrore della guerra viene vissuto nella normalità degli eventi quotidiani. Il racconto del bombardamento "dal basso", descritto dal punto di vista di Ida e Useppe, è di un'intensità estrema. La paura, l'ansia di proteggere i propri cari, il dolore per la perdita della casa e del cane sono sentimenti profondamente umani, che creano nel lettore una forte empatia per il destino dei personaggi, nei cui volti comuni possiamo riconoscere le storie di chi ha realmente vissuto la tragedia della guerra.
Condanna della Storia
In questa prospettiva, quindi, il romanzo costituisce un'esplicita condanna della Storia con la "s" maiuscola, che Elsa Morante, nella sua visione estremamente pessimistica, ha definito «uno scandalo che dura da diecimila anni». È la Storia decisa dai potenti, che nella sua instancabile corsa per il dominio e il potere ha travolto la gente comune, i più deboli, le donne e i bambini.
Secondo l'autrice, sono proprio loro le principali vittime della guerra: i bambini in particolare, che dimostrano una fiducia totale negli altri e nella vita stessa, sono in continuo pericolo per l'atrocità di eventi più grandi di loro, dei quali rimangono meravigliati spettatori.
Domande da interrogazione
- Qual è l'approccio dell'autrice nel descrivere l'orrore del bombardamento?
- Come lo stile e il lessico contribuiscono alla narrazione del romanzo?
- In che modo il romanzo dà voce agli ultimi?
- Qual è la visione dell'autrice sulla Storia nel contesto del romanzo?
L'autrice racconta l'orrore del bombardamento attraverso gli occhi dei protagonisti, Ida e Useppe, utilizzando uno stile realistico e dettagliato che coinvolge il lettore in una rappresentazione sensoriale degli eventi.
Lo stile semplice e lineare, insieme a un lessico vicino al linguaggio comune, rende la narrazione particolarmente coinvolgente e accessibile, permettendo al lettore di immedesimarsi nei personaggi.
Il romanzo si concentra sulla figura di Ida per dare voce alla gente comune, evidenziando la drammaticità della guerra vissuta nella quotidianità e creando empatia per i personaggi attraverso sentimenti umani e riconoscibili.
L'autrice condanna la Storia con la "s" maiuscola, vista come uno scandalo perpetuato dai potenti, che travolge i più deboli, in particolare donne e bambini, vittime principali della guerra.