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Concetti Chiave

  • Primo Levi, nato a Torino nel 1919, si laurea in chimica e si unisce ai partigiani "Giustizia e libertà" nel 1943.
  • Arrestato dalla milizia fascista per essere ebreo, viene deportato ad Auschwitz nel febbraio 1944, restando lì fino alla liberazione nel gennaio 1945.
  • Inizia la sua carriera letteraria nel 1947 con "Se questo è un uomo", per testimoniare l'esperienza nel campo di concentramento.
  • Pubblica diverse opere, tra cui "Il sistema periodico" e "La chiave a stella", intrecciando esperienze personali e racconti di fantasia.
  • Muore suicida nel 1987 a Torino, lasciando un'importante eredità letteraria e storica sulle atrocità dei campi di sterminio.

Indice

  1. La vita di Primo Levi
  2. Esperienze nei campi di concentramento
  3. Carriera letteraria di Levi
  4. Ultime opere e riflessioni

La vita di Primo Levi

Primo Levi nasce a Torino nel 1919, si laurea in chimica, nel 1943 si unisce a un gruppo di partigiani "Giustizia e libertà" ma viene arrestato il 13 dicembre dalla milizia fascista per essere ebreo.

Esperienze nei campi di concentramento

Viene deportato il 22 febbraio 1944 ad Aushwitz in Polonia, rimanendovi per quasi un anno, fino alla liberazione dei lager avvenuta da parte dei russi il 27 gennaio 1945.

Carriera letteraria di Levi

Inizia a pubblicare nel 1947 "Se questo è un'uomo" dal bisogno di testimoniare l'esperienza vissuta nel campo di concentramento. Successivamente egli pubblica la tregua (1962), resoconto del difficile viaggio di ritorno a casa. Scoprendo la propria vocazione letteraria Levi inizia a pubblicare "Il sistema periodico" in cui episodi di vita dell'autore si intrecciano a racconti di fantasia, ciascuno collegato ad un elemento chimico. Nel '78 esce "La chiave a stella" in cui il protagonista è un operaio piemontese, montatore di gru, e il tema è quello del lavoro intesto come strumento di realizzazione umana; nel 1982 "Se non ora, quando??" libro di viaggio e dei memoria ebraica.

Ultime opere e riflessioni

L'ultima opera di Levi "I sommersi e i salvati" anno 1986, riprende e approfondisce la riflessione dell'esperienza dei campi di sterminio, aqllo scopo di ricavarne un'insegnamento riguardo al comportamento dell'uomo in condizioni di estrema sofferenza e per ammonire che quel che è successo può succedere ancora. Nel 1987 Levi muore suicida nella sua casa di Torino.

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