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Concetti Chiave

  • Ettore Schmitz, noto come Italo Svevo, nacque a Trieste nel 1861, in un ambiente culturale variegato che influenzò la sua produzione letteraria.
  • Nonostante un'educazione non formale, il lavoro all'estero per l'azienda del suocero gli permise di sviluppare una profonda formazione letteraria.
  • Il suo romanzo "La coscienza di Zeno" venne rivalutato grazie al supporto di James Joyce e Eugenio Montale, ottenendo successo soprattutto all'estero.
  • Le opere di Svevo riflettono influenze filosofiche da Schopenhauer, Nietzsche, Marx, Darwin e Freud, integrando il pessimismo e l'analisi psicanalitica.
  • Svevo si ispira ai naturalisti francesi, rappresentando la classe media insoddisfatta e incapace di incidere sulla società, simile al Bovarismo di Flaubert.

Indice

  1. Le origini e la formazione di Ettore Schmitz
  2. Il successo letterario e le influenze culturali
  3. Le influenze filosofiche e letterarie di Svevo

Le origini e la formazione di Ettore Schmitz

È uno scrittore decadente contemporaneo di Gabriele D’Annunzio; fu un romanziere che risentì molto delle influenze culturali del suo luogo di nascita: egli infatti nacque a Trieste nel 1861, crocevia di molteplici culture differenti. I genitori erano ebrei, tant’è che anche il suo nome risulta uno pseudonimo: il suo vero appellativo è Ettore Schmitz.

Nasce in una famiglia agiata e vive l’infanzia sulla scia dell’attività del padre: tuttavia l’azienda paterna fallisce e lui viene costretto a cercare lavoro in banca; a differenza degli altri intellettuali egli quindi non ha alcuna formazione culturale. Il lavoro in banca però non lo soddisfa molto, e la morte della madre diventa un dolore troppo grande da superare. Ma è proprio mentre accudisce la madre morente che si innamora della cugina. Il suo sarà quindi un matrimonio di interesse: il padre della cugina aveva infatti un’azienda in cui egli poté lavorare, occupandosi della promozione della ditta all’estero ed effettuando molti viaggi all’estero che gli permettono di maturare una profonda formazione letteraria.

Il successo letterario e le influenze culturali

Il primo romanzo pubblicato fu “Una vita”, nel 1903, molto criticato perché non era il classico romanzo italiano in quanto esso celebra la figura dell’inetto, persona passiva e dal costante insuccesso. Nel 1908 pubblica “Senilità” , maturando un altro insuccesso per via del protagonismo del non-uomo. Pensa così di abbandonare l’attività letteraria poiché per lui essa era solo un hobby; intanto però, in seguito allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, l’azienda del suocero viene requisita, e ritrovandosi senza lavoro, decide di pubblicare un’ulteriore opera, “La coscienza di Zeno”. Essa, inizialmente criticata in Italia, viene molto apprezzata all’estero, grazie anche all’amicizia maturata con lo scrittore inglese Joyce, giovane intellettuale che insegnava inglese a Trieste. Joyce si rivelò una sorta di mentore poiché recensì l’opera in modo entusiastico. In Italia invece solo grazie alla critica di Eugenio Montale venne rivalutato. Morì nel 1928 a causa di un incidente d’auto.

Le influenze filosofiche e letterarie di Svevo

Nelle sue opere egli riprende Schopenhauer per il pessimismo e l’impossibilità di agire sul dolore, mentre da Nietzsche riprende la teoria del Superuomo al contrario; di tale teoria infatti riprende la separazione tra l’intellettuale e la massa: per Svevo l’intellettuale si identifica con l’inetto che è incapace di rapportarsi alla realtà. Riprende anche Marx per il concetto di appartenenza a una classe sociale. Riprende anche Darwin per la sua teoria della sopraffazione naturale: l’inetto è sempre l’uomo più debole che viene schiacciato dal forte. Da Freud riprende il concetto di psicanalisi che per lui diventa qualcosa di inutile ai fini terapeutici, ma diventa un valido strumento narrativo. È presente inoltre un richiamo ai naturalisti francesi come Flaubert (Madame Bovary) tant’è che si parla di Bovarismo, cioè insoddisfazione della borghesia nel vivere la società di massa. Svevo, allo stesso modo di Flaubert, rappresenta la classe sociale media, incapace di incedere sul tessuto politico economico.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le origini e la formazione di Ettore Schmitz?
  2. Ettore Schmitz, noto come Italo Svevo, nacque a Trieste nel 1861 in una famiglia ebrea agiata. Dopo il fallimento dell'azienda paterna, lavorò in banca e successivamente nell'azienda del suocero, sviluppando una formazione letteraria attraverso viaggi all'estero.

  3. Quali furono le prime opere letterarie di Svevo e come furono accolte?
  4. Svevo pubblicò "Una vita" nel 1903 e "Senilità" nel 1908, entrambe criticate per la rappresentazione dell'inetto. Solo con "La coscienza di Zeno" ottenne riconoscimento, grazie anche al supporto di James Joyce.

  5. Quali influenze culturali e filosofiche caratterizzano le opere di Svevo?
  6. Svevo fu influenzato da Schopenhauer, Nietzsche, Marx, Darwin e Freud. Le sue opere riflettono il pessimismo, la teoria del Superuomo, la lotta di classe, la sopraffazione naturale e la psicanalisi come strumento narrativo.

  7. Come influenzò James Joyce la carriera letteraria di Svevo?
  8. James Joyce, amico e mentore di Svevo, recensì entusiasticamente "La coscienza di Zeno", contribuendo al suo successo internazionale e alla rivalutazione dell'opera in Italia.

  9. Quali temi sociali ed economici emergono nelle opere di Svevo?
  10. Svevo esplora l'insoddisfazione della borghesia e l'incapacità della classe media di influenzare il tessuto politico ed economico, simile al Bovarismo di Flaubert.

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