Concetti Chiave
- "La vita in versi" di Giovanni Giudici è una raccolta poetica pubblicata nel 1965, parte della collana "Specchio" di Mondadori.
- Il titolo riflette l'intento autobiografico dell'autore di raccontare la propria vita attraverso la poesia, ispirato dalla poetica di Umberto Saba.
- Giudici rappresenta la vita monotona di un impiegato, simbolo dell'uomo contemporaneo del ventesimo secolo, insoddisfatto e frustrato.
- L'opera critica il sistema capitalistico, evidenziando l'asservimento della piccola e media borghesia e le sue conseguenze sulla cultura.
- Le influenze letterarie di Giudici includono figure come Pier Paolo Pasolini, Fortini e Pagliarani, dominanti nella letteratura italiana del tempo.
Indice
La vita in versi di Giudici
“La vita in versi” rappresenta una delle raccolte più conosciute dello scrittore italiano Giovanni Giudici, l’opera venne pubblicata nel 1965 come parte integrante della collana di Mondadori conosciuta come “Specchio”, a cui avevano partecipato anche altri suoi colleghi coetanei, come ad esempio Carlo Betocchi. In realtà la raccolta presenta moltissimi componimenti al suo interno in quanto incorpora anche una raccolta pubblicata due anni prima e intitolata “L’educazione cattolica”. Il titolo appare particolarmente significativo, in quanto l’obiettivo dell’autore è proprio quello di raccontare la sua vita tramite l’utilizzo della poesia, ispirato dalla poetica di Umberto Saba, Giudici dimostra infatti un interessamento fondamentale al mondo della letteratura autobiografica e quindi utilizza le suo opere sia per raccontarsi che per comprendersi e analizzarsi tramite le esperienze vissute. In realtà però la sua vita non presenta nessun elemento particolarmente entusiasmante o spettacolare, è una vita normale e monotona e infatti il poeta vuole proprio dimostrare questo, vuole diventare una sorta di incarnazione del tipico uomo contemporaneo, costretto ad affrontare tutti i cambiamenti che il ventesimo secolo gli stava sottoponendo senza alcun preavviso.
Il personaggio dell'impiegato frustrato
Il suo personaggio all’interno della raccolta è infatti un semplice impiegato frustrato e annoiato dalla propria esistenza, non è felice e non prova neanche a diventarlo, incapace di controllare le proprie emozioni esplode spesso in raptus, è un uomo condannato a questa vita piatta di cui appare profondamente insoddisfatto.
Critica al capitalismo e alla borghesia
Oltre a Umberto Saba, le sue ispirazioni letterarie provengono in particolare dalle figure e dalle opere di personaggi come Pier Paolo Pasolini, Fortini o anche Pagliarani, che al tempo dominavano lo scenario della letteratura italiana. Un tema fondamentale è proprio quello dell’asservimento di una classe sociale in particolare, ovvero la piccolo e media borghesia, che viene costretta ad essere sfruttata a favore degli interessi di un sistema basato sul capitalismo. Se da una parte vuole dunque mostrare ciò che sono le conseguenze dirette dei cambiamenti attuati nel corso di tutto il ventesimo secolo, dall’altra assume anche un atteggiamento prettamente polemico e critico verso questi sistemi ideologici che dominano la vita dell’uomo novecentesco in tutti i suoi aspetti, soffermandosi anche sulle conseguenze che ne derivano sul mondo della cultura e quindi della letteratura.
Domande da interrogazione
- Qual è l'obiettivo principale di Giovanni Giudici nella raccolta "La vita in versi"?
- Come viene descritto il personaggio dell'impiegato nella raccolta di Giudici?
- Qual è la critica principale che Giudici rivolge al sistema capitalistico e alla borghesia?
L'obiettivo principale di Giovanni Giudici è raccontare la sua vita attraverso la poesia, ispirato dalla poetica di Umberto Saba, utilizzando le sue opere per comprendersi e analizzarsi tramite le esperienze vissute.
Il personaggio dell'impiegato è descritto come un uomo frustrato e annoiato dalla propria esistenza, incapace di controllare le proprie emozioni e profondamente insoddisfatto della sua vita monotona.
Giudici critica l'asservimento della piccolo e media borghesia, costretta a essere sfruttata a favore degli interessi di un sistema capitalistico, assumendo un atteggiamento polemico verso i sistemi ideologici che dominano la vita del ventesimo secolo.