Concetti Chiave
- Giovanni Giudici, nato a La Spezia nel 1924, è uno dei più apprezzati poeti italiani del ventesimo secolo.
- Orfano di madre a tre anni, si trasferì a Roma con il nonno e studiò al collegio Pio X, laureandosi in Lettere nel 1945.
- Durante la seconda guerra mondiale, fu attivamente coinvolto nel partito socialista italiano e lavorò come giornalista per importanti testate.
- Giudici pubblicò le sue prime opere poetiche negli anni '50 e '60, tra cui "Fiori d’improvviso" e "Educazione cattolica".
- Dopo una carriera alla Olivetti a Milano, continuò a pubblicare poesie fino agli anni '90, ritornando infine a La Spezia dove morì nel 2011.
Indice
Infanzia e Formazione
Giovanni Giudici rappresenta uno dei poeti italiani più apprezzati del ventesimo secolo nella penisola, nacque a La Spezia nel 1924 e sin da subito la vita non fu particolarmente benevola nei suoi confronti, rimase infatti orfano di madre alla sola età di tre anni, e mentre il padre si risposò lui si trasferì nella capitale insieme al nonno, anche se poi venne iscritto e spedito a vivere nel pontificio collegio Pio X.
Carriera Giornalistica e Poetica
Sin da subito Giudici mostrò una predisposizione per gli studi umanistici e infatti si laureò in Lettere nel 1945, nel corso della guerra fu attivamente coinvolto a livello militare in particolare a favore del partito socialista italiano di unità proletaria, subito dopo diventò anche giornalista e arrivò a collaborare con testate del calibro di “Espresso”, “Unità” e “Corriere della sera”. Una volta terminata la seconda guerra mondiale, ebbe l’opportunità di dedicarsi interamente alla stesura e alla pubblicazione delle sue prime opere, ovvero “Fiori d’improvviso” del 1953, “La stazione di Pisa e altre poesie” del 1955, “L’intelligenza del nemico” del 1957. Negli anni sessanta si traferì a Milano, a partire infatti dal 1956 venne assunto dalla Olivetti con il ruolo di direttore delle riviste che facevano capo al movimento Comunità, ovvero il gruppo politico che era sorto all’interno dell’azienda, questo lo costrinse dunque a trasferirsi nel capoluogo lombardo dove rimase fino al 1979.
Opere e Pubblicazioni
Nonostante l’impegno intrapreso all’interno della Olivetti, Giovanni Guidici non abbandonò mai la sua attività poetica, e infatti nel 1963 venne ad esempio pubblicata “Educazione cattolica”, una raccolta che venne poi successivamente inglobata nel volume successivo intitolato “La vita in versi”, pubblicato da Arnoldo Mondadori come parte integrante della collana conosciuta come “Specchio”. A queste opere, che oltretutto rappresentano probabilmente le più conosciute, seguirono altre pubblicazioni come ad esempio “Autobiologia” del 1969, “OBeatrice” del 1972, “Il male dei creditori” del 1977, “Il ristorante dei morti” del 1981, “Lume dei tuoi misteri” del 1984 e infine “Salutz” del 1986, tutte pubblicate per l’editore Einaudi.
Ultimi Anni e Ritorno a La Spezia
Anche se le sue ultime opere, ovvero “Quanto spera di campare Giovanni” del 1993 “Empie stelle” del 1996 e “Eresie della sera” del 1999, riportano il nome di Garzanti. Giovanni Giudici ritornò poi nella sua terra natale, nello specifico proprio nella sua tanto amata La Spezia, e qui perse la vita nel 2011 all’età di ottanta sette anni.
Domande da interrogazione
- Quali sono stati gli eventi significativi dell'infanzia di Giovanni Giudici?
- In che modo Giovanni Giudici ha contribuito al giornalismo e alla poesia?
- Quali sono alcune delle opere più conosciute di Giovanni Giudici?
- Dove trascorse Giovanni Giudici gli ultimi anni della sua vita?
Giovanni Giudici nacque a La Spezia nel 1924 e rimase orfano di madre a tre anni. Si trasferì a Roma con il nonno e fu iscritto al collegio pontificio Pio X.
Giudici si laureò in Lettere nel 1945 e lavorò come giornalista per testate come “Espresso”, “Unità” e “Corriere della sera”. Pubblicò opere poetiche come “Fiori d’improvviso” e “La stazione di Pisa e altre poesie”.
Tra le opere più conosciute di Giudici ci sono “Educazione cattolica”, “La vita in versi”, “Autobiologia”, “OBeatrice” e “Il male dei creditori”.
Giovanni Giudici trascorse gli ultimi anni della sua vita a La Spezia, la sua città natale, dove morì nel 2011 all'età di ottantasette anni.