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Concetti Chiave

  • Italo Svevo e James Joyce, pur appartenendo a culture diverse, condividono Trieste come luogo centrale della loro attività letteraria e sviluppano temi simili, come l'inettitudine e la paralisi.
  • La loro amicizia nasce alla Berlitz School, dove Joyce insegna inglese a Svevo, influenzando così le opere di entrambi, tra cui "La coscienza di Zeno" di Svevo e "Gente di Dublino" di Joyce.
  • Svevo esplora il tema dell'inettitudine in "La coscienza di Zeno", mentre Joyce affronta la paralisi dei protagonisti in "Gente di Dublino", sebbene le cause delle loro insoddisfazioni siano diverse.
  • Italo Svevo, nato Aron Hector Schmitz, vive una biculturalità che influenza profondamente la sua produzione letteraria, pubblicando opere come "Una vita" e "Senilità" prima di ottenere successo con "La coscienza di Zeno".
  • James Joyce, cresciuto in una famiglia cattolica a Dublino, sviluppa un'indole ribelle e anticonformista, producendo opere significative come "Ulisse" e "Finnegans Wake", influenzate dalla sua formazione multiculturale.
In questo appunto di Italiano si tratta della vita di Italo Svevo e di quella di James Joyce, con il confronto e il paragone fra loro e le loro opere letterarie.
Confronto tra le vite e le opere di Italo Svevo e James Joyce articolo

Indice

  1. Confronto tra Svevo e Joyce
  2. Altri aspetti del loro pensiero a confronto
  3. Vita di Italo Svevo
  4. Vita di James Joyce

Confronto tra Svevo e Joyce

Due scrittori: da un parte Svevo, scrittore e drammaturgo di origini italiane, dall'altra Joyce, un famoso scrittore originario dell'Irlanda, anche se facenti parte di culture apparentemente diverse, sono riusciti a esprimere lo stesso tema anche se in periodi differenti della loro vita, lasciando il segno del loro pensiero nel panorama letterario.
In entrambi i casi, Trieste è il luogo in cui si snodano le loro attività letterarie.

Questa città ha molteplici influenze europee da cui poi hanno avuto luogo le vicende dei romanzi di Italo Svevo.
Nel 1907 presso la Berlitz School, i due scrittori ebbero modo di conoscersi, perché Joyce insegnava a Svevo la lingua inglese. Grazie a questo rapporto, tra di loro iniziò a nascere un'amicizia. Da quel momento, Joyce invitò Svevo a scrivere un romanzo nuovo ed anche grazie alla conoscenza della psicoanalisi, Svevo scrisse la sua opera intitolata "La coscienza di Zeno". "L'inettitudine" rappresenta il concetto fondamentale di quest'opera a cui tutto viene ricondotto. Esso consiste in una sorta di paralisi, di immobilità verso la velocità del vivere gli eventi.

Altri aspetti del loro pensiero a confronto

Ma Svevo ha già affrontato questa tematica anche in altri suoi romanzi, però in modo superficiale. Solamente in quest'opera lo scrittore l'ha voluto approfondire il piu possibile.
Il protagonista de "La coscienza di Zeno" è Zeno Cosini, un uomo che è costantemente tormentato e non riesce a fare delle scelte e vivere in pace con se stesso. Per cercare di smettere di fumare, si rifugia nella terapia psicoanalitica ma non ne riesce a trarre effetti positivi. Così decide di sospendere la cura e di ritornare alla sua vita tormentata.
Proprio in questo caso, si pensa che Svevo ha preso ispirazione dall'opera di Joyce intitolato "Gente di Dublino" scritta nel 1914. Proprio in quest'opera è rilevante il concetto di paralisi, relativamente alla quale sono incentrate 15 storie che completano l'opera.
Con Joyce la città che diventa la protagonista è Dublino. Proprio in questa città, l'autore cerca di trovare i motivi che hanno causato la paralisi nei protagonisti, i quali comprendono l'insoddisfazione presente nelle loro vite ma non riescono a modificarla in nessuna maniera, continuando su questa strada.
La causa è ricondotta al cristianesimo che si è diffuso in Irlanda ed ha offuscato la vita dei cittadini.
Quindi, anche se nel romanzo di Svevo non si fa riferimento a nessuna religione come causa dei problemi di Zeno, è possibile trovare delle somiglianze nelle opere di questi due importantissimi scrittori, proprio nell'arrendevolezza, nella stasi, nelle problematiche interne che si ripercuoto sull'esterno, nella psicanalisi e nel ritorno sui propri errori del passato per provvedere al futuro.

Vita di Italo Svevo

Italo Svevo è il nome con cui conosciamo questo grandissimo scrittore. In realtà questo era uno pseudonimo derivante dalle sue origini triestine appartenenti, allora, all'impero austriaco, infatti il vero nome era: Aron Hector Schmitz. Nacque a Trieste, appunto, nel 1861 da una famiglia ebraica. Approcciandosi per primo alla carriera commerciale, la passione di Svevo per la scrittura la si nota già dalle prime opere, firmate con un altro pseudonimo ancora: Ettore Samigli.
Studia immediatamente letteratura, con sdegno da parte del padre, ma la studia in tedesco, perché questa era la lingua che i genitori volevano per la sua formazione e quella dei suoi fratelli.
Questo fatto sarà fondamentale per la produzione letteraria di Italo: la biculturalità, che vivrà sempre in maniera positiva e armoniosa, vantandosi di avere due origini, due culture, due lingue (poi tre apprendendo l'inglese da Joyce) e quindi quasi "due vite". Nell'anno, casualmente, in cui muore suo padre, avviene la prima pubblicazione vera e propria, firmata con il suo "vero" pseudonimo, quello con cui oggi lo conosciamo: "Una vita". Si sposerà nel 1896 con rito civile e poi cattolico, convertendosi alla religione della moglie. Nel 1898 pubblica "Senilità" che, come "Una vita" passerà quasi inosservato.
Nel 1910, dopo anni di viaggi per lavoro, dove aveva messo da parte la sua passione letteraria, incontra prima Joyce e poi Freud e da lì ripartiranno le sue scritture. Nel 1919 infatti, dopo aver tradotto L'interpretazione dei sogni, inizia a scrivere il celebre "La coscienza di Zeno". Quest'ultima opera avrà due grandi aiuti: il primo quello di Joyce che farà leggere l'opera ai migliori critici letterari amici francesi, il secondo Eugenio Montale che per primo in Italia noterà la grandezza, scaturendo il "Caso Svevo".
Nel 1928, durante un tragitto in macchina con il nipote, la figlia e la moglie, subisce un incidente, inizialmente lo colpisce solo al femore ma mentre viene portato all'ospedale viene preso da un arresto cardiaco che terminerà la sua vita 24h dopo. Nel 1998 viene scoperto un asteroide che a lui sarà dedicato: Italosvevo 28193.
Confronto tra le vite e le opere di Italo Svevo e James Joyce articolo

Vita di James Joyce

James Joyce nacque a Dublino nel 1882, in una famiglia profondamente cattolica, si ricorda infatti l'episodio di sua zia che spiegò l'origine dei temporali spiegando che era l'ira di Dio a scatenarsi.
Nel 1888, dopo essere stato espulso dal lavoro e incapace a quel punto di pagarsi la retta alla prestigiosa scuola Clongowes Wood College, venne chiamato, per i suoi eccellenti voti, alla Belvedere College, un collegio gesuita. Tra queste mura Joyce formerà la sua indole ribelle, anticonformista ma soprattutto anticattolica.
Il termine epifania verrà creato durante i suoi studi presso l'University College perché sarà a quel punto che inizierà le sue sperimentazioni letterarie, scriverà due commedie e diverse traduzioni e recensioni (all'Università studierà italiano, francese e inglese).
Nonostante ciò, i voleri iniziali di Joyce erano quelli di diventare medico, ma la condizione economica gravosa della famiglia glielo impedì. Per fortuna, perché qui elenchiamo solo alcune delle sue opere maggiori:

  • Gente di Dublino
  • Ritratto dell'artista da giovane
  • Esuli e la poesia
  • Ulisse
  • Finnegans Wake
  • Eredità
Per ulteriori approfondimenti sul confronto tra Svevo e Joyce vedi anche qua

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema comune tra le opere di Italo Svevo e James Joyce?
  2. Entrambi gli scrittori esplorano il tema della "paralisi" nelle loro opere, con Svevo che lo approfondisce in "La coscienza di Zeno" e Joyce in "Gente di Dublino".

  3. Come si sono conosciuti Italo Svevo e James Joyce?
  4. Svevo e Joyce si sono conosciuti nel 1907 alla Berlitz School di Trieste, dove Joyce insegnava inglese a Svevo, dando inizio a un'amicizia che influenzò le loro opere.

  5. Qual è il significato del concetto di "inettitudine" nell'opera di Svevo?
  6. L'"inettitudine" in "La coscienza di Zeno" rappresenta una paralisi o immobilità di fronte alla vita, un tema centrale che Svevo esplora attraverso il protagonista Zeno Cosini.

  7. Quali sono le influenze culturali nella vita di Italo Svevo?
  8. Svevo ha vissuto una biculturalità positiva, essendo di origini triestine e austriache, parlando tedesco e italiano, e successivamente imparando l'inglese grazie a Joyce.

  9. Quali sono alcune delle opere principali di James Joyce?
  10. Tra le opere principali di Joyce ci sono "Gente di Dublino", "Ritratto dell'artista da giovane", "Ulisse" e "Finnegans Wake", che riflettono la sua indole ribelle e anticattolica.

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