Concetti Chiave
- La poesia riflette la brutalità e la disperazione vissute durante la seconda guerra mondiale.
- I poeti dell'epoca abbandonarono la leggerezza per esprimere malinconia e tristezza nei loro scritti.
- Il testo cattura immagini di distruzione e illustra la malvagità umana.
- I primi versi esprimono un silenzio collettivo, mentre un richiamo biblico rafforza il senso di smarrimento.
- La struttura della lirica include endecasillabi sciolti e enjambement per accentuare l'emozione.
E come potevano noi cantare
Con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti abbandonati nelle piazze
sull’erba dura di ghiaccio, al lamento
d’agnello dei fanciulli, all’urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento.
La lirica della guerra
Questa lirica, come tutte quelle prodotte dai poeti che hanno vissuto in prima persona la drammaticità della seconda guerra mondiale, testimonia la brutalità e la disperazione causate dal conflitto.
Il silenzio poetico
I poeti ormai, non "cantavano" più le loro allegre e spensierate poesie, ma i loro testi erano solo ed esclusivamente ricchi di malinconia e tristezza.
Questa lirica, infatti, cattura quelle immagini orribili, e testimonia, fino a che punto è capace di arrivare la distruzione e malvagità del genere umano.
I primi otto versi sono caratterizzati da un silenzio poetico, condiviso da tutti, negli ultimi versi è presente un forte richiamo biblico (crocifisso sul palo del telegrafo) a significare uno smarrimento che si ripete immutato nel tempo.
Nella lirica sono presenti vari endecasillabi sciolti e vari enjambement.