Concetti Chiave
- Corrado Alvaro, influenzato dal padre maestro, iniziò la sua carriera letteraria dopo la Prima Guerra Mondiale, con collaborazioni giornalistiche su vari quotidiani e riviste, tra cui "Il Resto del Carlino" e "Il Corriere della Sera".
- Alvaro è noto per i suoi viaggi come inviato speciale, che ispirarono opere come "Viaggio in Turchia" e "Viaggio in Russia", e per il suo ruolo di critico drammatico e direttore del giornale "Il Risorgimento".
- Le sue opere letterarie sono caratterizzate da un dualismo tra regionalismo nostalgico e cosmopolitismo, con racconti che vivificano la cultura della sua terra natale, come illustrato in "Gente in Aspromonte".
- Alvaro esplorò tematiche moderne e problematiche nei suoi romanzi, come la crisi di identità e l'alienazione in "L'uomo nel labirinto" e il potere tirannico in "L'uomo è forte".
- La sua trilogia, comprendente "L'età breve", riflette una profonda analisi psicologica e sociale, con elementi autobiografici che descrivono la crescita del protagonista durante il periodo fascista.
Indice
- Biografia e prime esperienze
- Collaborazioni giornalistiche
- Produzione letteraria e temi
- Tematiche e opere principali
- Coscienza morale e autobiografia
Biografia e prime esperienze
In questo appunto di italiano viene descritta la biografia del celebre giornalista Corrado Alvaro, di cui vengono riportate in particolare modo tutte le collaborazioni giornalistiche che ebbe e anche nel dettaglio le sue opere più importanti in campo letterario, come per esempio i romanzi più famosi.
È stato il padre, maestro di scuola elementare, a indirizzare verso la letteratura gli interessi di Corrado Alvaro, nato a San Luca d'Aspromonte nel 1895. Dopo aver compiuto gli studi superiori in un collegio romano, Corrado Alvaro partecipa come sottotenente di fanteria alla Prima Guerra Mondiale, riportando alcune ferite (a quest'esperienza si collega la sola raccolta di versi da lui composta, Poesie grigioverdi del 1917).
Collaborazioni giornalistiche
Al ritorno dalla guerra, inizia una lunga collaborazione a quotidiani e riviste, che proseguirà intensamente fino alla morte, avvenuta a Roma nel 1956. Scrive sul "Resto del Carlino" e sul "Corriere della Sera"; è corrispondente da Parigi per "Il Mondo"; contribuisce alla redazione dell rivista bontempelliana "900", collaborando inoltre alla "Fiera letteraria"; nel 1927, come inviato speciale per "La Stampa", Corrado Alvaro intraprende alcuni viaggi, ricavandone poi i volumi Viaggio in Turchia e Viaggio in Russia; svolge attività di critico drammatico per "Il Risorgimento", del quale assumerà la direzione tra il 1946 e il 1947.

Produzione letteraria e temi
La vasta produzione in prosa di Corrado Alvaro, che si svolge essenzialmente nel paese fra le due guerre, è caratterizzata dall'aspetto "dicotomico" della sua ispirazione: da un lato il regionalismo, inteso anche come nostalgico è un mitico ritorno al proprio paese passato; dall'altro il cosmopolitismo, che si esplica "nell'ansia di vivere babele cittadina" (Pancrazi). Per quanto riguarda il primo aspetto, Corrado Alvaro ridà vita ai miti e ai costumi della propria terra in una nutrita serie di racconti, inseriti nelle diverse raccolte (da l'Amata alla finestra, 1929, a Incontri d'amore, 1940) e poi riuniti in un solo volume. Sarà soprattutto il racconto lungo Gente in Aspromonte (1930) a decretare il riconoscimento dello scrittore da parte della critica.
Tematiche e opere principali
Se Corrado Alvaro risente qui delle suggestioni del Verismo ottocentesco, e soprattutto della lezione del Verga, altre opere sviluppano una tematica più modernamente inquieta e problematica. Il romanzo breve L'uomo nel labirinto, pubblicato in volume nel 1926, ma già apparso a puntate sullo "Spettatore " nel 1922, pone al centro della vicenda la crisi d'identità e l'alienazione dell'individuo. Tali aspetti verranno ripresi e dilatati, dal piano esistenziale a quello storico-politico, nel romanzo L'uomo è forte (1938), raffigurazione allegorica di un potere tirannico e disumano, che, attraverso il ricatto e la paura, schiaccia e annulla ogni aspirazione individuale. Nel romanzo incompiuto Belmoro (1957), Corrado Alvaro ha tentato infine il genere della narrazione fantastica, rappresentando in forme grottesche e paradossali le contraddizioni della società dei consumi.
Coscienza morale e autobiografia
La presenza di una vigile coscienza morale e l'attenzione mai abbandonata per i problem sociali si approfondiscono, via via, nell'analisi psicologica dell'agire dei personaggi, come risulta dalla trilogia formata da L'età breve (1946), Mastrangelina e Tutto è accaduto (usciti postumi, rispettivamente, nel 1960 e nel 1961, senza che l'autore potesse dare loro la forma definitiva). Una chiara componente autobiografica è reperibile nel passaggio del protagonista, Rinaldo Diacono, dall'infanzia trascorsa in un paesino del Meridione alla maturità, che si svolge negli anni del fascismo. L'esigenza di raccontare se stesso e lo scavare nelle ragioni interiori sostanziano anche le pagine diaristiche di Quasi una vita (1927-1947) e Ultima notte di Medea (1949) ha proposto una suggestiva interpretazione moderna del mito classico.
Domande da interrogazione
- Quali sono state le prime influenze nella vita di Corrado Alvaro?
- In quali giornali e riviste ha collaborato Corrado Alvaro?
- Quali sono i temi principali della produzione letteraria di Corrado Alvaro?
- Quali opere di Corrado Alvaro riflettono una crisi d'identità e alienazione?
- Come si manifesta la coscienza morale nelle opere di Corrado Alvaro?
Corrado Alvaro è stato influenzato dal padre, un maestro di scuola elementare, che ha indirizzato i suoi interessi verso la letteratura.
Corrado Alvaro ha collaborato con "Resto del Carlino", "Corriere della Sera", "Il Mondo", "900", "Fiera letteraria", "La Stampa" e "Il Risorgimento".
I temi principali includono il regionalismo nostalgico e il cosmopolitismo, con un focus su miti e costumi locali e l'alienazione dell'individuo.
"L'uomo nel labirinto" e "L'uomo è forte" sono opere che esplorano la crisi d'identità e l'alienazione dell'individuo.
La coscienza morale si manifesta attraverso l'analisi psicologica dei personaggi e l'attenzione ai problemi sociali, come nella trilogia "L'età breve", "Mastrangelina" e "Tutto è accaduto".