Franco_97
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Concetti Chiave

  • Sibilla Aleramo, nata Rina Faccio, si trasferì a Roma nel 1893, dedicandosi all'emancipazione femminile e culturale.
  • La sua vita sentimentale la avvicinò a importanti intellettuali, tra cui Dino Campana, con cui ebbe una relazione intensa documentata in lettere.
  • Il suo romanzo "Una donna" (1906) esplora temi femministi e autobiografici, in anticipo sui tempi e inizialmente non riconosciuto dalla società del tempo.
  • Aleramo fu antifascista e attiva nel Partito comunista, con una poetica rivalutata negli anni Settanta per la sua sensibilità e attualità.
  • La poesia "Le mie mani" esprime il conflitto tra il ruolo di intellettuale e donna, esplorando il ricordo di un amore perduto con intimità e riserbo.

Indice

  1. Vita e impegno di Sibilla Aleramo
  2. Opere e tematiche femministe

Vita e impegno di Sibilla Aleramo

Sibilla Aleramo, chiamata anche con l'appellativo Rina Faccio, nacque ad Alessandria. Dopo essersi spostata prestissimo nel 1893, lasciò dopo un breve periodo la famiglia per stabilirsi a Roma. Qui si impegnò sia nel campo dell'emancipazione femminile , sia in quello dell'affrancamento culturale dei contadini dell'agro romano. La sua intensa vita sentimentale la mise in contatto con i più significativi intellettuali del suo tempo tra i quali il poeta Dino Campania . Con quest'ultimo la Aleramo intrecciò una tempestosa relazione , documentata dal ricco epistolario lasciato dall'autrice. Antifascista fin dalle origini della dittatura , nel secondo dopoguerra militò tra le fila del Partito comunista, morì a Roma.

Opere e tematiche femministe

Tra le sue numerose opere, ricordiamo il romanzo Una donna (1906) che anticipa tematiche femministe e nel quale emergono la sua forte sensibilità sociale e la componente autobiografica. Il carattere distintivo della produzione di questa scrittrice è la ricerca di una specificità femminile della scrittura. Le sue intuizioni si rivelarono decisamente in anticipo rispetto alla sensibilità della sua epoca, che stentò a riconoscerle un ruolo di intellettuale e stigmatizzò i suoi comportamenti trasgressivi e contrari al ruolo tradizionale della donna. Solo il nuovo clima culturale degli anni Settanta riscoprì l'attualità e la sensibilità della sua poetica.

Le mie mani

ricordando che tu le trovasti belle,

io accorata le bacio,

mani, tu dicesti,

a scrivere condannate crudelmente,

mani fatte per più dolci opere,

per carezze lunghe,

dicesti, e fra le tue le tenevi

leggere tremanti,

or ricordando te

lontano

che le mani soltanto mi baciasti,

io la mia bocca piano accarezzo.

Le mani dell'autrice , citate ben quattro volte nel corso di questa breve lirica, diventano lo strumento tramite il quale evocare il ricordo dell'uomo amato e perduto. La concretezza da cui il ricordo contrasta palesemente , invece, con il rimpianto per un rapporto rimasto sospeso in una dimensione del tutto irreale. Nel corso della poesia, l'autrice inserisce una considerazione sul suo duplice ruolo di intellettuale e di donna, quasi fosse proprio questo aspetto

della sua esistenza a renderle impossibile quella pienezza di sentimenti che le viene negata. L'aspirazione a un'esistenza connotata da una rassegnata ma serena accettazione degli stereotipi che la sua epoca riservava al sesso femminile sembra, al tempo stesso, contraddittoriamente, ricercata e respinta. L'aspetto fortemente intimistico della lirica risalta attraverso la scelta della forma dialogata . Il testo, presentato come una sorta di confessione resa all'amato , mantiene così tutta la sua riservatezza e il pudore di quei sentimenti che devono restare circoscritti nella sfera esclusiva del privato.

Sibilla Aleramo: Vita, Opere e Tematiche Femministe articolo

Domande da interrogazione

  1. Chi era Sibilla Aleramo e quale fu il suo impegno principale?
  2. Sibilla Aleramo, nata Rina Faccio ad Alessandria, fu una scrittrice e attivista per l'emancipazione femminile e l'affrancamento culturale dei contadini. Si trasferì a Roma, dove ebbe una vita sentimentale intensa e fu in contatto con intellettuali come Dino Campania. Fu antifascista e militò nel Partito comunista nel dopoguerra.

  3. Quali sono le tematiche principali delle opere di Sibilla Aleramo?
  4. Le opere di Sibilla Aleramo, come il romanzo "Una donna" (1906), anticipano tematiche femministe e riflettono una forte sensibilità sociale e autobiografica. La sua scrittura cerca una specificità femminile e le sue intuizioni erano in anticipo sui tempi, spesso non riconosciute dalla società dell'epoca.

  5. Come viene rappresentato il tema delle mani nella poesia di Sibilla Aleramo?
  6. Nella poesia, le mani dell'autrice sono evocate come strumento di ricordo dell'uomo amato e perduto. Le mani rappresentano il contrasto tra la concretezza del ricordo e il rimpianto per un rapporto sospeso in una dimensione irreale. La poesia riflette il duplice ruolo di intellettuale e donna dell'autrice.

  7. Qual è il tono e lo stile della poesia di Sibilla Aleramo?
  8. La poesia di Sibilla Aleramo ha un tono fortemente intimistico e utilizza una forma dialogata. È presentata come una confessione all'amato, mantenendo riservatezza e pudore nei sentimenti, che restano circoscritti nella sfera privata.

Domande e risposte

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