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Concetti Chiave

  • Michelangelo esplora il contrasto tra l'abilità artistica di scolpire dal marmo e l'incapacità di ottenere il bene dall'amore, riflettendo la sua fragilità umana.
  • Il sonetto evidenzia l'influenza del Neoplatonismo, sottolineando la natura mentale dell'atto creativo rispetto ai limiti umani nella sfera amorosa.
  • Il parallelismo tra arte e amore è centrale: l'artista può immaginare l'opera completa, ma l'amore provoca solo sofferenza anziché gioia.
  • Michelangelo integra reminiscenze da Dante e Petrarca, creando un nuovo contesto per le similitudini tra le emozioni artistiche e amorose.
  • Il sonetto è un esempio di come Michelangelo reinterpreti temi classici, combinando intuizioni artistiche con esperienze emotive personali.

Indice

  1. L'amicizia tra Michelangelo e Vittoria Colonna
  2. Il Neoplatonismo nell'opera di Michelangelo
  3. Reminiscenze letterarie nel sonetto

L'amicizia tra Michelangelo e Vittoria Colonna

In questo sonetto dedicato alla poetessa Vittoria Colonna, cui fu legato da un’intensa amicizia, Michelangelo rappresenta l’opposizione tra la capacità dell’artista di estrarre una forma dal marmo e l’incapacità dell’amante di trarre dall’amata il bene. Il motivo di una passione amorosa che causa sofferenza e morte, in origine petrarchesco, è rivissuto da Michelangelo alla luce della sua travagliata coscienza, scissa tra la potenza del gesto scultoreo e il senso della propria fragilità umana.

Schema metrico: sonetto con schema ABBA ABBA CDE CDE.

Il Neoplatonismo nell'opera di Michelangelo

La poesia di Michelangelo testimonia del Neoplatonismo del grande artista, e questo sonetto, in particolare, si fonda su un’idea neoplatonica dell’opera d’arte: la creazione artistica esiste anzitutto come intuizione mentale (vv.

1-4). Emerge, in particolare, la contraddizione insanabile tra la potenza dell’intelletto artistico e la limitatezza dell’uomo, che porta su di sé la responsabilità dell’atto creativo ma insieme il peso dei limiti umani. Il testo si sviluppa dunque svolgendo un parallelismo fra atto artistico e sentimento amoroso: lo scultore, con una visione della mente, sa già cosa la materia può artisticamente dare; ma questo atto mentale fallisce nei confronti dell’esperienza amorosa, poiché il poeta non sa trarre gioia dall’amata, ma solo dolore.

Reminiscenze

Reminiscenze letterarie nel sonetto

Il testo è colmo di reminiscenze testuali dai classici della nostra letteratura in volgare: «gran disdegno», ad esempio, è da Dante (Inferno, VIII, 88); «basso ingegno» da Petrarca (Triumphus Pudicitiae, 66). Il modello-Petrarca non ha dunque un ruolo esclusivo e, in ogni caso, i modelli sono perfettamente integrati e volti in una prospettiva nuova. La similitudine poetica tra moti dell’arte e atteggiamenti dell’anima verso l’amore, in particolare, è tema assolutamente nuovo.

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