irene.mereu98
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Concetti Chiave

  • Niccolò Machiavelli was born in Florence in 1469. He served as secretary of the second chancery and the Ten of Liberty and Peace, gaining significant political and military experience.
  • Machiavelli's mission to France in 1500 and his admiration for Cesare Borgia's political maneuvers influenced his ideas about statecraft, as reflected in his work "The Prince."
  • "The Prince," composed around 1513, challenges traditional views by focusing on practical means for a ruler to maintain power, emphasizing the balance between virtue and fortune.
  • The "Discourses on Livy" begin in 1513, discussing Rome's history and politics. Though completed later, it reflects Machiavelli's broader philosophical thoughts compared to the immediate context of "The Prince."
  • "The Mandragola," a comedy from 1518, reveals Machiavelli's literary talent, using humor and satire to portray themes of deception and desire amidst his political exclusion.

Indice

  1. Infanzia e carriera iniziale
  2. Opere letterarie e riflessioni
  3. I Discorsi e la storia di Roma
  4. Contrasti tra le opere
  5. La Mandragola e la commedia

Infanzia e carriera iniziale

Niccolò Machiavelli nacque a Firenze nel 1469 da una famiglia borghese poco agiata.Dei sui primi anni abbiamo scarse notizie,sappiamo che ebbe un'educazione basata sui classici latini ma non apprese il greco e quindi non era in grado di leggere nell'originale gli scrittori greci.Nel 1498 concorse alla segreteria della seconda cancelleria del comune ma fu superato da un candidato del partito savonaroliano. Ottenne la carica nel giugno di quell'anno e divenne segretario anche di un'altra magistratura,i Dieci di libertà e pace.Questi incarichi gli permisero di ottenere grandi responsabilità in campo politico e militare;era anche collaboratore di fiducia di Pier Soderini. Questi quattordici anni di segreteria permisero a Machiavelli di accumulare un'esperienza della realtà politica e militare.Nel 1500 Machiavelli fu in Francia presso il Re Luigi XII dove cominciò a conoscere la monarchia francese e la solida struttura di quello stato moderno che considerava un modello da seguire per lo Stato Italiano. Nel 1502 compì una missione per Cesare Borgia,il quale con l'appoggio di papa Alessandro VI si era impadronito del ducato di Urbino.Verso di lui Machiavelli provava ammirazione,e nel Principe la sua figura viene assunta come esempio della virtù che deve possedere un principe.Fu presso di lui anche nel 1503 e poté ammirare come il duca riportò l'ordine dai conflitti in Romagna;a Senigaglia poi Cesare fece sterminare i partecipanti di una congiura ordita contro di lui e la sua decisione e freddezza colpirono ancora Machiavelli tanto da scriverci una relazione.In seguito morirono sia Papa Alessandro VI che il suo successore Pio III;Machiavelli si recò a Roma e poté assistere alla rovina della costruzione politica di Cesare Borgia che senza l'appoggio del papa non riuscì neppure a evitare l'elezione del suo nemico Giulio II,il nuovo conclave.La parabola si concluse con la sua stessa morte.Nel 1506 pubblicò il Decennale primo,e nel principe maturò l'idea di creare un esercito permanente composto da cittadini in armi.Scese così nelle campagne e arruolò i soldati fino a creare la magistratura dei Nove di cui divenne segretario.Nel 1508 fu impegnato in una missione in Tirolo e durante il viaggio rimase colpito dalla compattezza dei popoli e dalle loro tradizioni guerriere.Nel 1510 fu di nuovo presso il re di Francia Luigi XII per fungere da mediatore in un conflitto con Giulio II,i francesi che erano alleati con le truppe fiorentine vinsero contro gli Spagnoli ma furono a loro volta sconfitti dagli Svizzeri;i Medici tornarono a Firenze e Machiavelli venne licenziato da tutti i suoi incarichi.

Di questi scontri Machiavelli scrisse dei ritratti.Nel 1513 viene accusato di aver preso parte ad una congiura e rimase 15 giorni in prigione,liberato decise di ritirarsi nel suo podere dell'Albergaccio in cui si dedicò agli studi.Nel 1513 venne pubblicato il Principe,i discorsi sopra la prima deca di Tito Livio e una commedia,la Mandragola.Il principe lo dedicò a Lorenzo de Medici a cui il papa aveva affidato il governo di Firenze,si avvicinò ai Medici con la speranza di ottenere qualche incarico ma continuarono a guardarlo con diffidenza.I discorsi invece gli dedicò a due intellettuali aristocratici,Buondelmonti e Rucellai.Nel 1519 morto Lorenzo,il governo fu assunto da Giulio de'Medici che riuscì a procurare un incarico a Machiavelli che sperava di rientrare in politica,stendere una storia di Firenze.Nel 1521 stampò i dialoghi dell'arte della guerra,dedicate al cardinale Giulio;nel 1523 Giulio de'Medici divenne papa con il nome di Clemente VII e a lui Machiavelli offrì le istorie fiorentine e ottenne nuovamente incarichi.Nel 1527 vengono cacciati i Medici e si ristabilì la Repubblica ma non riuscì a ottenere l'incarico alla segreteria,ammalato all'improvviso morì nel 1527.

Le lettere scritte da Machiavelli ai suoi amici e conoscenti ci sono pervenute solo parzialmente.Non sono lettere composte in vista della pubblicazione perciò non sono atteggiate come quelle di Petrarca.Trattano di temi vari,dalla politica a problemi contemporanei ma anche scherzi e descrizioni di figure.Tra tutte queste lettere spicca il blocco scritto a Francesco Vettori tra il 1513 e il 1515.La più importante è quella del 10 dicembre 1513 in cui Machiavelli espone le sue riflessioni sulla situazione politica e sulle sue giornate all'Albergaccio incentrate sullo studio dei classici.La lettera è importante perchè fornisce indicazioni sull'avvenuta composizione de"il principe".

Opere letterarie e riflessioni

Gli studiosi tendono a collocare la composizione nel 1513,in una stesura di getto e si ritiene che la dedica a Lorenzo de Medici sia stata inserita posteriormente.Probabilmente anche il capitolo finale è stato scritto dopo perchè sembra staccarsi dal tono argomentativo del resto del trattato.Già nel Medioevo erano diffusi trattati intesi a tracciare il modello del principe e a indicare le virtù che doveva possedere,venivano chiamati specula principis(specchi del principe)perché dovevano fornirgli lo specchio in cui conoscersi per apprendere quali dovevano essere i suoi comportamenti.In questo le due opere si riallacciano ma d'altra parte differiscono radicalmente.Mentre questi trattati mirano a fornire un'immagine ideale del regnante consigliandoli di praticare le più lodevoli virtù,Machiavelli proclama di voler guardare alla verità effettuale della cosa,non come perfetta ma come è realmente,quindi non propone al principe le virtù morali ma quei mezzi che possono permettergli di conquistare e mantenere lo Stato.Il principe si articola in 26 brevi capitoli con titoli in latino;trattano dei vari tipi di principato,dello Stato e quindi di come nasce e di come si forma:alcuni nascono dal nulla o da un gruppo di stati,dall'invasione da parte di uno o due stati che creano un terzo nuovo.Gli stati possono essere conquistati con la virtù,con armi proprie o basandosi sulla fortuna.Tratta dell'atteggiamento da tenere nei confronti dei sudditi e delle qualità che doveva avere un principe per governare.Il principe stava al vertice e doveva avere la furbizia della volpe e il coraggio del leone;doveva riuscire a controllare due forze,virtù e fortuna.La fortuna è l'insieme di eventi che accadono e che non possiamo controllare,la virtù invece è la capacità di affrontare le vicende della fortuna.Machiavelli prende in considerazione che il mondo sia retto dalla fortuna, ma presto capisce che ciò è assurdo.In effetti la fortuna governa solo la metà della vita umana;l’uomo però, attraverso la sua virtù, deve essere capace di arginare il fenomeno della fortuna,e prevedere,attraverso gli insegnamenti del passato,ciò che potrebbe accadere.

I Discorsi e la storia di Roma

I discorsi sono stati iniziati nel 1513 ma la sua stesura è stata interrotta per scrivere un'altra composizione che rispondeva a bisogni più urgenti ma che venne pubblicata solo dopo il 1532 a Firenze e a Roma.I discorsi trattavano principalmente della Storia di Roma dalle origini e vennero dedicati ai due amici,Buondelmonti e Rucellai.L'opera fu divisa in tre libri:nel primo si tratta della politica interna di Roma,nel secondo della politica estera e dell'espansione dell'impero e nel terzo delle azioni dei cittadini che contribuivano alla grandezza di Roma.I discorsi non rientrano in un genere individuale poichè trattano di diversi temi;quindi l'opera appare profondamente diversa dal Principe che è di genere rinascimentale.

Contrasti tra le opere

Il principe è scritto sotto l'urgenza immediata di una situazione gravissima,la crisi italiana che minacciava l'integrità e l'indipendenza degli stati della penisola:allo scrittore sembrava necessaria la costruzione di uno stato abbastanza forte da opporsi all'espansione delle grandi potenze europee che si stavano contendendo l'Italia e che venisse guidato da un principe dalla straordinaria virtù.Le contraddizioni tra le due opere sono più apparenti che reali.Il principe è destinato a incidere sullo scenario politico mentre i discorsi hanno più il carattere di riflessione generale,non risponde a esigenze contingenti.Nelle due opere è unitario il pensiero di Machiavelli.

La Mandragola e la commedia

Il testo letterario più importante di Machiavelli è una commedia,la mandragola,pubblicata nel 1518.Essa risale al periodo in cui Machiavelli era forzatamente escluso dalla vita politica e riflette lo stato d'animo risentito e amaro di quegli anni.L'intreccio si svolge a Firenze e riprende i modelli della commedia latina;tratta di un amore contrastato e risolto felicemente grazie all'intervento di un terzo personaggio.

Callimaco è innamorato di Lucrezia ,moglie del dottore messer Nicia.Con l'aiuto di un servo e dell'amico Ligurio, Callimaco,in veste di famoso medico, riesce a convincere messer Nicia che l’unico modo per avere figli sia di somministrare a sua moglie una pozione di mandragola (da qui il titolo della commedia),ma il primo che avrà rapporti con lei morirà.Ligurio trova presto una geniale soluzione: a morire sarà un semplice garzone, cosa che tranquillizza parzialmente Nicia. Naturalmente Ligurio ha pensato all'amico Callimaco.In una famosa e molto divertente scena, il garzone-Callimaco viene colpito e portato a casa di Nicia, e poi infilato nel letto insieme a Lucrezia. Questa, che nel frattempo è stata convinta a consumare il rapporto adulterino da fra' Timoteo, accetta, e nel momento in cui scopre la vera identità di Callimaco, acconsente alla fine a diventare sua amante. Dopo la notte degli inganni, riassunte le sembianze del medico, Callimaco ottiene dall'inconsapevole Nicia, contento della futura paternità, il permesso di abitare in casa sua e quindi di godere, non visto, delle grazie di Lucrezia.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono i primi incarichi politici di Niccolò Machiavelli?
  2. Machiavelli ottenne la carica di segretario della seconda cancelleria del comune di Firenze nel 1498 e divenne anche segretario dei Dieci di libertà e pace, incarichi che gli permisero di acquisire esperienza politica e militare.

  3. Qual è l'importanza del "Principe" nella carriera di Machiavelli?
  4. "Il Principe", pubblicato nel 1513, è un'opera fondamentale in cui Machiavelli espone le sue riflessioni sulla politica e il potere, dedicandolo a Lorenzo de Medici nella speranza di ottenere un incarico politico.

  5. Come si differenziano "Il Principe" e "I Discorsi" di Machiavelli?
  6. "Il Principe" è scritto con urgenza per affrontare la crisi italiana e propone un modello di stato forte, mentre "I Discorsi" sono una riflessione generale sulla storia di Roma e non rispondono a esigenze contingenti.

  7. Qual è il tema principale della commedia "La Mandragola"?
  8. "La Mandragola" è una commedia che tratta di un amore contrastato e risolto felicemente grazie all'intervento di un terzo personaggio, riflettendo lo stato d'animo risentito di Machiavelli durante il suo esilio dalla vita politica.

  9. Quali sono le caratteristiche principali del pensiero politico di Machiavelli?
  10. Machiavelli enfatizza la verità effettuale della politica, proponendo mezzi pratici per conquistare e mantenere lo Stato, piuttosto che virtù morali ideali, e considera la virtù e la fortuna come forze da controllare.

Domande e risposte

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