Concetti Chiave
- Niccolò Machiavelli nacque a Firenze nel 1469, da una famiglia borghese e fu un critico di Savonarola.
- Collaborò con il gonfaloniere Pier Soderini e osservò la monarchia francese sotto Luigi XII.
- Nel 1502, incontrò Cesare Borgia, considerato il modello di "Principe" per la sua prudenza e impetuosità.
- Fu imprigionato nel 1513 per sospetta cospirazione contro i Medici e scrisse "Il Principe" dopo essere stato liberato.
- Nel 1525, dedicò le "Istorie fiorentine" a Papa Clemente VII, ma morì poco dopo il ritorno della Repubblica a Firenze.
Indice
Giovinezza e prime esperienze politiche
Nacque a Firenze nel 1469 da una famiglia borghese, fu un oppositore dei Savonarola e nel febbraio 1498 concorse alla segreteria della cancelleria del comune, ma fu superato da uno dei Savonarola. Fu il collaboratore del gonfaloniere Pier Soderini e presso il re Luigi XII conobbe la monarchia francese.
Missioni diplomatiche e influenze
Nel giugno 1502 compì una missione presso Cesare Borgia (il duca Valentino) che, con l'appoggio di papa Alessandro VI, si era impadronito del Ducato di Urbino. Francesco Sforza non è il modello di Principe per Machiavelli ma lo è il Valentino che è prudente e impetuoso quando è necessario. Nell'estate 1502 morì papa Alessandro VI e poi Pio III; questo portò Machiavelli a seguire il conclave di Roma da dove uscì papa Giulio II: si assistette così alla rovina politica di Cesare Borgia. Tra il 1507 e il 1508 con l'amico Francesco Vettori andò presso la corte dell'imperatore Massimiliano d'Asburgo; tra luglio e settembre 1510 fu presso il re di Francia Luigi XII a fungere da mediatore in un conflitto col papa Giulio II e qui scrive "Il ritratto delle cose di Francia".
Conflitti e caduta della Repubblica
Nel settembre 1511 ci fu lo scontro con la Francia-di cui la Firenze repubblicana era alleata-e la Lega Santa capeggiata dal papa; con la battaglia di Ravenna del 1512 la Francia sconfisse la Spagna ma fu sconfitta dalla Svizzera; i fiorentini furono battuti dalle milizie romane e spagnole a Prato: la Repubblica cadde e i Medici tornarono a Firenze.
Imprigionamento e opere letterarie
Nel febbraio 1513 Machiavelli fu sospettato di una congiura antimedicea e imprigionato; liberato-nel 1516-grazie a papa Leone X (Giovanni dè Medici), ritornò a San Casciano e scrisse "Il principe" dedicato a Lorenzo dè Medici, "I discorsi sopra la prima deca di Tito Livio" e "La mandragola". Nel 1519, morto Lorenzo, il governo passò al cardinale Giulio dè Medici che procurò a Machiavelli l'incarico di scrivere la storia di Firenze.
Ultimi anni e morte
Nel 1523 divenne papa Giulio dè Medici col nome di Clemente VII e a lui, nel 1525, dedicò le "Istorie fiorentine". Nel 1527 i Medici furono cacciati e si ristabilì la Repubblica; Machiavelli morì a Firenze il 21 Giugno 1527.
Domande da interrogazione
- Quali furono le prime esperienze politiche di Machiavelli?
- Quali furono le missioni diplomatiche più significative di Machiavelli?
- Come si concluse la vita di Machiavelli?
Machiavelli nacque a Firenze nel 1469 e inizialmente si oppose ai Savonarola. Nel 1498 cercò di ottenere la segreteria della cancelleria del comune, ma fu superato da un sostenitore dei Savonarola. Collaborò con il gonfaloniere Pier Soderini e conobbe la monarchia francese.
Machiavelli compì una missione presso Cesare Borgia nel 1502 e seguì il conclave di Roma nel 1503. Tra il 1507 e il 1508 visitò la corte dell'imperatore Massimiliano d'Asburgo e nel 1510 fu mediatore tra il re di Francia Luigi XII e papa Giulio II.
Machiavelli morì a Firenze il 21 Giugno 1527, poco dopo che i Medici furono cacciati e la Repubblica fu ristabilita. Negli ultimi anni, dedicò le "Istorie fiorentine" a papa Clemente VII e continuò a scrivere opere letterarie.