Concetti Chiave
- I "Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio" di Machiavelli sono riflessioni basate sui primi dieci libri della storia romana di Tito Livio.
- L'opera, iniziata nel 1513 e conclusa nel 1518, mira a costruire una teoria politica attraverso principi fondamentali.
- Il Libro I si concentra sulla politica interna e l'importanza della religione pagana come strumento di coesione statale.
- Il Libro II affronta la politica estera, mentre il Libro III esamina la grandezza di Roma e le crisi fiorentine.
- Machiavelli distingue tra due forme di stato: il principato e la repubblica mista, preferendo quest'ultima per il suo equilibrio.
Origine e struttura dell'opera
I Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio furono iniziati nel 1513, ripresi tra il 1515 e il 1517 e conclusi nel 1518.
L’opera si presenta coma una serie di riflessioni a partire della Prima deca , ovvero i primi dieci libri della storia romana, scritti da Tito Livio . Questi hanno lo scopo di fornire principi di base sui quali sui quali costruire una teoria politica.
Contenuto dei tre libri
L’opera è suddivisa in tre libri:
-Libro I: dedicato alla politica interna si sofferma sull’ instrumentum regni, ovvero l’importanza della religione pagana che portava il cittadino a considerarsi parte dello stato.
-Libro II: dedicato alla politica estera.
-Libro III:considerala grandezza di Roma grazie all’azioni di personaggi illustri, inoltre il processo di trasformazione ed evoluzione degli stati in genere qui insiste molto sui riferimenti alla crisi fiorentina.
Forme di stato secondo Machiavelli
Machiavelli accetta solo due forme di stato:
-Il principato:controllato dal popolo o dalla borghesia, secondo il modello francese.
-La repubblica mista: sulle impronte dell’antica Roma, in cui regna l’equilibrio tra crisi diverse.
Tra le due forme di stato Machiavelli predilige la repubblica ma in entrambi i casi esclude degenerazioni del potere in tirannide , oligarchia anarchia.