Concetti Chiave
- Belfagor arcidiavolo, scritto nel 1518, usa la prospettiva di un diavolo per criticare l'egoismo e l'inganno umani, mostrando un mondo umano peggiore di quello infernale.
- Mandragola, una commedia del 1518, segue gli schemi del teatro comico, con un intreccio di amore contrastato e inganni, evidenziando la corruzione della società contemporanea.
- In Mandragola, Machiavelli ammira i personaggi astuti come Ligurio, che usano l'inganno per raggiungere i propri fini, riflettendo un disincantato realismo sulla società.
- Clizia, scritta nel 1525, è una commedia ispirata a Plauto che esplora temi di vecchiaia e desiderio, ridicolizzando un vecchio innamorato di una serva.
- Machiavelli inserisce in Clizia una riflessione autobiografica sulla vecchiaia e la frustrazione dei desideri, usando l'ironia per criticare se stesso e la società.
Indice
Belfagor e il mondo umano
Belfagor arcidiavolo è una novella scritta nel 1518 e racconta di Plutone (re degli Inferi) che manda un diavolo sulla terra per mostrare il misoginismo e l'astuzia dei contadini. Belfagor dovrà rimanere sulla terra 10 anni, così si sposa a Firenze e, indebitato dalla moglie, viene salvato da un contadino chiamato Gian Matteo che lo inganna, minacciandolo di farlo tornare dalla moglie: così Belfagor ritorna per sempre negli Inferi. "Il mondo umano è davvero peggiore di quello infernale": il punto di vista del diavolo sulla nostra società serve a smascherare gli egoismi, le cattiverie, gli inganni e a farne emergere le caratteristiche più infernali che umane.
Intrighi amorosi nella Mandragola
Mandragola è una commedia scritta nel 1518 (periodo in cui egli era escluso dalla politica). L'intreccio ricalca gli schemi del teatro comico: l'amore contrastato che si risolve grazie all'intervento di un parassita (garzone) sul modello della commedia latina e l'intreccio di uno sciocco che risale a Boccaccio.
Trama: Callimaco è innamorato di Lucrezia, moglie del dottore in legge Nicia, uomo di mezz'età sciocco. Con l'aiuto del parassita Ligurio e di frà Timoteo, a Nicia viene fatto credere che la moglie rimarrà incinta solo se berrá una pozione di mandragola, ma il primo che avrà rapporti con lei morrà. Così si sostituisce a Nicia un garzone che è Callimaco.
Dipingendo i suoi personaggi, Machiavelli scaglia i suoi tetri umori polemici contro la corruzione della società contemporanea, ma con disincantato realismo, ammira anche la virtù di quei personaggi che, come Ligurio, con astuzia e decisione, sanno commisurare perfettamente le azioni ai fini.
Clizia e la riflessione sulla vecchiaia
Clizia è la seconda commedia composta nel 1525 e fu rappresentata in occasione di una festa in casa dell'amico Jacopo Falconetti. Il testo, ispirato alla Càsina di Plauto, è vicino ai modelli classici e lontano dalla comicità della Mandragola. Il protagonista è un vecchio, Nicomano, vittima di una passione senile per una serva, che viene ridicolizzato dalla moglie e costretto a ritornare entro i limiti borghesi. Vi è una proiezione autobiografica di Machiavelli che ironizza sul suo amore per la giovane cantante Barbara Raffacani Salutati.
Il tópos comico classico del conflitto fra vecchi e giovani si risolve in una dolente riflessione sulla vecchiaia e sull'impossibilità di realizzare i desideri.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale della novella "Belfagor e il mondo umano"?
- Come si risolve l'intrigo amoroso nella commedia "Mandragola"?
- Qual è il significato della commedia "Clizia" in relazione alla vecchiaia?
La novella "Belfagor e il mondo umano" esplora il tema del confronto tra il mondo umano e quello infernale, mettendo in luce gli egoismi, le cattiverie e gli inganni della società umana attraverso gli occhi di un diavolo inviato sulla terra.
Nella commedia "Mandragola", l'intrigo amoroso si risolve grazie all'astuzia del parassita Ligurio e di frà Timoteo, che ingannano Nicia facendogli credere che sua moglie Lucrezia rimarrà incinta solo bevendo una pozione di mandragola, permettendo così a Callimaco di sostituirsi a Nicia.
La commedia "Clizia" offre una riflessione sulla vecchiaia attraverso il personaggio di Nicomano, un vecchio innamorato di una giovane serva, che viene ridicolizzato e costretto a tornare entro i limiti borghesi, rappresentando l'impossibilità di realizzare i desideri senili.