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Concetti Chiave

  • Niccolò Machiavelli nacque a Firenze nel 1469 e iniziò la sua carriera politica quando i Medici furono espulsi, diventando segretario della magistratura dei "Dieci di libertà e di pace".
  • Durante la sua attività diplomatica, visitò la Francia e fu ospite di Cesare Borgia, mentre a Firenze si occupò della riorganizzazione dell'esercito cittadino.
  • Dopo il ritorno dei Medici, Machiavelli fu escluso dalla vita politica, imprigionato e poi esiliato a San Casciano, dove scrisse opere come "Il principe".
  • Nel periodo di ritiro, Machiavelli frequentò un gruppo di intellettuali antimedicei e dedicò opere a figure come Lorenzo II de' Medici e gli Orti Oricellari.
  • Negli ultimi anni, riuscì a rientrare nella vita politica grazie al papa Clemente VII e continuò a scrivere, morendo a Firenze nel 1527.

Gli esordi politici:

Indice

  1. Gli esordi politici
  2. L'attività diplomatica e politica
  3. L'esclusione dalla vita politica
  4. Opere letterarie e intellettuali
  5. Gli ultimi anni

Gli esordi politici

• Nasce a Firenze nel 1469 da una famiglia agiata

• Compì studi umanistici e lesse classici latini

• Le sue prime attività politiche arrivarono quando i Medici furono espulsi da Firenze e la loro città fu governata dal frate Savonarola

• Nel 1498 si candidò come segretario della seconda cancelleria del comune

• Savonarola venne scomunicato da papa Alessandro VI e nel governo iniziò a prevalere l’indirizzo filo aristocratico

• Nel 1498 divenne segretario della magistratura dei “Dieci di libertà e di pace”, con il compito di mantenere i rapporti con gli ambasciatori della repubblica

L’attività diplomatica e politica:

L'attività diplomatica e politica

• Nel 1500, dopo aver sposato Marietta Corsini, egli si recò in Francia

• Nel 1502 e nel 1503 fu ospite di Cesare Borgia nello stato della Chiesa (Urbino e Senigallia)

• Tornato a Firenze si dedicò alla riorganizzazione dell’esercito che volevo che fosse composto da soldati arruolati a Firenze e non da mercenari

• Si formò una milizia cittadina e nacque la magistratura dei Nove ufficiali dell’ordinanza e della milizia

L’esclusione dalla vita politica e il ritiro a San Casciano:

L'esclusione dalla vita politica

• Con il ritorno dei Medici a Firenze venne privato da ogni incarico e venne costretto a lasciare la città

• Nel 1513 venne imprigionato perché sospettato di aver partecipato ad una congiura

• Venne rimesso in libertà e escluso dalla vita politica si rifugiò a San Casciano

Opere letterarie e intellettuali

In questo periodo si dedicò:

Il principe

Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio

• Nel 1516 dedicò a Lorenzo II de Medici “Il principe” con la speranza di poter rientrare nella vita politica

• Fece parte di un gruppo di intellettuali aristocratici antimedicei che si riunivano negli Orti Oricellari

• A due di questi dedicò i Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio

Gli ultimi anni:

Gli ultimi anni

• Nel 1521 dedicò a un nobile fiorentino Il trattato dell’arte e della guerra e nel 1525 dedicò le Storie fiorentine a Clemente VII

• Grazie al papa riuscì a rientrare nella vita politica

• Fece amicizia con Guicciardini (il governatore delle Romagne)

• Morì a Firenze nel 1527


Domande da interrogazione

  1. Quali furono le prime attività politiche di Machiavelli?
  2. Le prime attività politiche di Machiavelli iniziarono quando i Medici furono espulsi da Firenze e la città fu governata da Savonarola. Nel 1498, si candidò come segretario della seconda cancelleria del comune e divenne segretario della magistratura dei “Dieci di libertà e di pace”.

  3. Come influenzò il ritorno dei Medici la carriera politica di Machiavelli?
  4. Con il ritorno dei Medici a Firenze, Machiavelli fu privato di ogni incarico e costretto a lasciare la città. Fu anche imprigionato nel 1513 per sospetto di congiura, ma successivamente liberato e si ritirò a San Casciano.

  5. Quali opere letterarie scrisse Machiavelli durante il suo ritiro?
  6. Durante il suo ritiro, Machiavelli scrisse "Il principe" e "Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio". Dedicò "Il principe" a Lorenzo II de Medici nel 1516, sperando di rientrare nella vita politica, e i "Discorsi" a due intellettuali antimedicei.

Domande e risposte

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