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Concetti Chiave

  • Machiavelli introduce un metodo innovativo nel capitolo XV de Il Principe, concentrandosi sulle norme di comportamento dei principi verso collaboratori e sudditi.
  • Utilizza un apparato retorico che combina umiltà e originalità, differenziandosi dagli scrittori precedenti con un'analisi basata sulla "verità effettuale".
  • Presenta un catalogo di qualità e vizi dei principi, usando antitesi e variazioni per rendere il testo dinamico e coinvolgente.
  • Il capitolo culmina con un ragionamento ipotetico che viene ribaltato, introducendo la tesi centrale con una tecnica di antitesi e paradosso.
  • L'obiettivo di Machiavelli è mostrare che non è realistico aspettarsi che un principe possieda solo qualità positive, giustificando l'uso di vizi se necessario.

Il capitolo XV del Il Principe si apre con la dichiarazione dell’autore, che annuncia il passaggio a un nuovo argomento («Resta ora a vedere.», r. 3): fino al capitolo xxiii, infatti, l’interesse di Machiavelli sarà incentrato sulle norme di comportamento cui il principe deve conformarsi nelle relazioni con i propri collaboratori e con i sudditi. Posto all’inizio di questo nucleo tematico, il capitolo xv utilizza in apertura l’apparato retorico tipico dei proemi: dal tópos di modestia («dubito ...

non essere tenuto prosuntuoso», rr. 4-5) alla rivendicazione della propria originalità. Il ricorso al tópos, però, non nasconde la coscienza che Machiavelli ha della natura innovativa del suo metodo, per cui egli, «nel disputare» (rr. 5-6) la sua materia, si distingue da coloro che prima di lui hanno scritto di politica. Al discorso generale (e magari generico) di costoro, che hanno «imaginato repubbliche e principati» mai esistiti,infatti, egli ha contrapposto la concretezza della «verità effettuale» (rr. 7-8). Machiavelli tocca qui, portandolo in primo piano, il nodo stesso della sua scrittura, fondata sull’analisi del dato reale.

Indice

  1. Analisi delle Qualità e Vizi
  2. Conclusione e Tesi del Capitolo

Analisi delle Qualità e Vizi

Segue (rr. 19-26) una sorta di catalogo delle qualità e dei vizi che possono caratterizzare gli uomini, e in particolare i principi. Con notevole abilità retorica Machiavelli oppone attitudini positive e negative procedendo per antitesi (liberale/misero; donatore/rapace), quindi rovescia l’ordine iniziando dal comportamento negativo per passare a quello positivo (crudele /pietoso; fedifrago/fedele); ancora, con gusto della variatio, la coppia di opposti si moltiplica per due (effeminato e pusillanime /feroce e animoso). L’elenco prosegue con disposizione a chiasmo degli aggettivi, alternati sapientemente per evitare che la struttura dell’elenco risulti prevedibile e noiosa al lettore.

Conclusione e Tesi del Capitolo

L’ultima parte del capitolo (rr. 26-36) si apre con un ragionamento ipotetico, che viene però ribaltato dallo scrittore: il nesso avversativo ma (r. 28) segna infatti una netta cesura rispetto all’ipotesi teorica esposta nelle righe precedenti (sarebbe assai lodevole che in un principe albergassero solo qualità positive) e introduce la tesi del capitolo (rr. 29-32). Nelle righe finali (rr. 32-36) il ragionamento machiavelliano procede spedito verso la conclusione che culmina in una sentenza, ancora una volta giocata sulla tecnica dell’antitesi e del paradosso.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema principale del capitolo XV de "Il Principe"?
  2. Il capitolo XV si concentra sulle norme di comportamento che un principe deve seguire nelle relazioni con i collaboratori e i sudditi, introducendo l'idea della "verità effettuale" rispetto alle teorie politiche astratte.

  3. Come Machiavelli presenta le qualità e i vizi dei principi?
  4. Machiavelli elenca le qualità e i vizi dei principi utilizzando antitesi e variatio, confrontando attitudini positive e negative per evidenziare la complessità del comportamento umano.

  5. Qual è la tesi conclusiva del capitolo XV?
  6. La tesi conclusiva del capitolo è che, sebbene sia lodevole per un principe possedere solo qualità positive, la realtà richiede un approccio più pragmatico, spesso caratterizzato da antitesi e paradossi.

Domande e risposte

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